Al via il nuovo part-time in uscita per i quasi pensionati


Se si è prossimi alla pensione è possibile ridurre l’orario di lavoro a parità di contributi. Quali sono i requisiti?
Al via il nuovo part-time in uscita per i quasi pensionati

Il ministro del Welfare Poletti ha firmato il Decreto che disciplina le modalità di attuazione di una norma inserita nella Legge di Stabilità 2016 e che introduce il part-time agevolato in uscita per i lavoratori che sono prossimi ad andare in pensione.

La norma è stata pensata per alleggerire il carico di lavoro delle persone che hanno superato i 60 anni di età ma che, dopo la Riforma Fornero, si sono viste allungare i tempi per poter andare in pensione. Non solo, oltre a ridurre la mole di impegno ai quasi pensionati, si libererebbero nuovi posti di lavoro. Non mancano però anche le critiche al Governo, soprattutto in merito ai costi del lavoro che ne derivano. Ma giudizi a parte, cosa prevede il nuovo istituto previsto dal Governo?

Il part-time agevolato in uscita per i lavoratori che stanno per andare in pensione è rivolto esclusivamente ai dipendenti privati (sono esclusi quelli pubblici), titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e con orario pieno (full time). Oltre ai requisiti contrattuali, sono necessari altri presupposti pensionistici, ovvero:
- occorre aver versato almeno 20 anni di contributi
- occorre raggiungere l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018.

L’adesione al part-time pre-pensione va concordata tra il datore di lavoro e il dipendente, previo accertamento del rispetto dei requisiti pensionistici. Il lavoratore potrà beneficiare di una riduzione dell’orario di lavoro tra il 40% e il 60% e in busta paga si vedrà accreditare, oltre alla retribuzione per le ore effettivamente lavorate, anche una somma esentasse equivalente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro calcolati sulla restante parte di ore non lavorate a fronte della riduzione di orario.
Inoltre, al lavoratore saranno attribuiti contributi figuratovi per le ore non lavorate in modo che l’assegno pensionistico non sia ridotto a causa del passaggio dal full-time al part-time.

Per ottenere il part-time, il lavoratore deve richiedere all’Inps la certificazione che attesti il raggiungimento dell’età anagrafica e deli anni di contribuzione necessari. Solo una volta ottenuta la certificazione, il lavoratore e il datore di lavoro possono contrattano la riduzione dell’orario lavorativo.

Per avere informazioni su come effettuare il contratto part-time di uscita agevolata dei dipendenti prossimi alla pensione e per farsi consigliare e assistere negli adempimenti necessari, è consigliabile affidarsi a un consulente del lavoro.

Articolo del: