Alunni a scuola, non possono uscire da soli
“I genitori devono riprendere i figli a scuola anche alle medie”

Gli studenti minori devono essere consegnati ai genitori al termine delle lezioni anche alle scuole medie. E la scuola, nel caso di assenza dei genitori o di un altro adulto delegato nell’orario di uscita, non può far allontanare dall'istituto lo studente da solo. Nei casi limiti, la scuola dovrà contattare le forze dell’ordine. Ciò perché la scuola ha l’obbligo di sorvegliare gli studenti finché non vengono riconsegnati ai genitori o alle persone delegate.
E’ un monito che fa discutere e fa insorgere i tanti genitori che, per motivi di lavoro, non possono andare a riprendere i figli a scuola. Ma il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è perentoria: "E' la legge", ha affermato. "Credo - ha proseguito il ministro - che anche i genitori devono esserne consapevoli. Le scelte dei presidi sono collegate a leggi dello Stato italiano. Per cambiarle serve un'iniziativa parlamentare".
Il dibattito è scoppiato dopo la deposizione di una recente ordinanza della Corte di Cassazione che, sul caso di un bambino di 11 anni morto dopo essere stato investito all’uscita da scuola da un bus di linea, ha affermato come la responsabilità dell’istituto scolastico del bambino restava anche per incidenti avvenuti fuori dal perimetro scolastico perchè l'istituzione scolastica era tenuta ad un obbligo di sorveglianza specifico previsto da una norma del Regolamento di istituto. Il ministero dell`istruzione, però, sottolinea che la responsabilità resta anche se non prevista da alcun regolamento interno alla scuola.
E’ recente anche il caso di una ragazzina di 14 anni di origine africana che è stata investita da un’auto guidata da una sua compagna di scuola mentre attraversava le strisce pedonali. Il fatto è accaduto a Vimercate, in provincia di Monza. La ragazza alla guida dell’auto non si è poi fermata a prestare soccorso alla compagna. Fermata poco dopo dalla polizia, la ragazza ha confessato di essere scappata perché sotto choc. La compagna investita, invece, è stata ricoverata in ospedale in gravissime condizioni per un trauma cranico.
I genitori, dunque, dovranno organizzarsi per andare a prendere i figli a scuola oppure delegare un altro adulto. E non serve neppure una liberatoria firmata dai genitori e consegnata alla scuola in cui si chiede di far uscire il minore da solo. Perché, secondo la Cassazione, il dovere di sorveglianza degli alunni minorenni è di carattere generale e assoluto, e non può essere aggirato con una liberatoria.
E’ un monito che fa discutere e fa insorgere i tanti genitori che, per motivi di lavoro, non possono andare a riprendere i figli a scuola. Ma il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è perentoria: "E' la legge", ha affermato. "Credo - ha proseguito il ministro - che anche i genitori devono esserne consapevoli. Le scelte dei presidi sono collegate a leggi dello Stato italiano. Per cambiarle serve un'iniziativa parlamentare".
Il dibattito è scoppiato dopo la deposizione di una recente ordinanza della Corte di Cassazione che, sul caso di un bambino di 11 anni morto dopo essere stato investito all’uscita da scuola da un bus di linea, ha affermato come la responsabilità dell’istituto scolastico del bambino restava anche per incidenti avvenuti fuori dal perimetro scolastico perchè l'istituzione scolastica era tenuta ad un obbligo di sorveglianza specifico previsto da una norma del Regolamento di istituto. Il ministero dell`istruzione, però, sottolinea che la responsabilità resta anche se non prevista da alcun regolamento interno alla scuola.
E’ recente anche il caso di una ragazzina di 14 anni di origine africana che è stata investita da un’auto guidata da una sua compagna di scuola mentre attraversava le strisce pedonali. Il fatto è accaduto a Vimercate, in provincia di Monza. La ragazza alla guida dell’auto non si è poi fermata a prestare soccorso alla compagna. Fermata poco dopo dalla polizia, la ragazza ha confessato di essere scappata perché sotto choc. La compagna investita, invece, è stata ricoverata in ospedale in gravissime condizioni per un trauma cranico.
I genitori, dunque, dovranno organizzarsi per andare a prendere i figli a scuola oppure delegare un altro adulto. E non serve neppure una liberatoria firmata dai genitori e consegnata alla scuola in cui si chiede di far uscire il minore da solo. Perché, secondo la Cassazione, il dovere di sorveglianza degli alunni minorenni è di carattere generale e assoluto, e non può essere aggirato con una liberatoria.
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