Arriva la nuova IMU?


La nuova IMU dovrebbe accorpare IMU e Tasi. Esentati anche gli immobili inagibili, quelli non locati e i terreni incolti
Arriva la nuova IMU?

Con la prossima legge di Bilancio 2020 potrebbe arrivare la “Nuova IMU”, ovvero un’unica imposta che andrebbe ad accorpare le attuali IMU e TASI in nome di una maggiore semplificazione e compliance tra fisco e cittadini.

I disegni di legge, depositati dal 7 dicembre scorso a Montecitorio, sono al vaglio della Commissione finanze della Camera e recano «Disposizioni per la semplificazione della tassazione immobiliare mediante l'unificazione dell'imposta comunale sugli immobili e l'abolizione dei tributi per i servizi indivisibili».

La nuova IMU, il cui disegno di legge vede come primo firmatario del testo il vice presidente della commissione Finanze della Camera, il leghista Alberto Gusmeroli, nasce dalla volontà di accorpare IMU (l’imposta municipale unica) e la Tasi (la tassa dei servizi indivisibili), oltre a ridurre il carico fiscale dei contribuenti.

Ad oggi, il gettito che entra nelle casse dello Stato è di oltre 17 miliardi di euro, 16 e 190 milioni dei quali dovuti all’IMU e il restante miliardo e 136 milioni di euro dalla Tasi.

Prima di vedere nel dettaglio cosa prevede il disegno di legge che consta di 13 articoli in tutto, è bene ribadire che, al momento, si tratta di un proposta di legge che deve essere votata dal Parlamento per poter entrare in vigore.

Le prerogative principali del disegno di legge, che mira a costituire il “Testo unico dell’IMU” sono:

- ridurre a una sola imposta i versamenti dovuti dalla proprietà di un immobile in modo da ridurre o eliminare le oltre 200 mila aliquote previste attualmente, riducendo contemporaneamente anche il rischio del doppio pagamento di imposta sulla stessa unità immobiliare

- identificare un’unica imposta che avrebbe un’aliquota massima pari a 10,6 per mille

- grazie alla semplificazione, potrebbe essere predisposto direttamente dal Comune di competenza un unico bollettino precompilato (come già avviene con la Tari) e inviato al contribuente.

Le novità più importanti introdotte con il “testo unico dell’IMU” sarebbero:

- accorpamento in una sola tassa di tutte le imposte e versamenti ora separati

- ricezione di un bollettino precompilato da parte del Comune come avviene attualmente per la Tari

- ma soprattutto di ridurre il carico per i contribuenti (è prevista l’esenzione sugli immobili inagibili, sui terreni incolti o sugli immobili non locati).

Accanto alle novità, vi sono alcuni elementi che rimarrebbero uguali anche con la nuova IMU, ovvero:

- la nuova imposta non dovrebbe essere pagata per le abitazioni principali, salvo che non siano considerate di lusso (ovvero quelle appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9)

- il calcolo della base imponibile per individuare l’ammontare della nuova IMU resta immutato, ovvero la rendita catastale deve essere rivalutata del 5% e il risultato deve essere moltiplicato per uno specifico coefficiente o moltiplicatore in base alla categoria catastale

- resta invariata l’aliquota base pari allo 0,4 per mille sulle prime case di lusso con la possibilità del Comune di competenza di aumentarla di 0,2 per mille fino a raggiungere la soglia massima dello 0,6 per mille

- invariate anche le scadenze per pagare la nuova imposta: l’acconto andrebbe sempre versato entro il 16 giugno, mentre il saldo entro il 16 dicembre.


Per avere più informazioni in merito è consigliabile affidarsi a un consulente fiscale e tributario. Cercatelo nel nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!

 

Articolo del:

I professionisti più vicini a te in Consulenza fiscale e tributaria