Assegni circolari
Ecco i cinque elementi essenziali affinché l’assegno circolare sia valido

L’assegno circolare è un titolo che, come per l’assegno bancario, consente la riscossione di grosse somme di denaro. Ma, a differenza dell’assegno bancario è molto più sicuro tanto da essere considerato "moneta contante".
La ragione di ciò è che l’emittente è diverso rispetto all’assegno bancario. In quest’ultimo, infatti, sono due i soggetti coinvolti: l’emittente, che è il debitore, e il beneficiario, che è colui il quale dovrà incassare i soldi dell’assegno.
Nell’assegno circolare, invece, i soggetti coinvolti sono tre: il debitore, che è colui che deve pagare una somma di denaro al beneficiario, l’emittente dell’assegno, che è un istituto bancario, e il beneficiario, che è colui il quale dovrà incassare i soldi dell’assegno. Ciò che cambia tra assegno bancario e assegno circolare è, dunque, l’emittente. Nel primo caso è il debitore stesso, nel secondo è la banca. E la differenza non è cosa da poco.
L’assegno bancario, essendo emesso dal debitore, potrebbe essere "scoperto"; cioè, nel momento in cui il beneficiario lo versa in banca, potrebbe malauguratamente scoprire che il debitore non ha abbastanza liquidità sul suo conto bancario per pagare il debito.
Con l’assegno circolare, invece, tale rischio non c’è poiché ad emettere l’assegno è la banca e viene emesso soltanto a fronte di un contestuale prelievo di liquidità dal conto corrente del debitore.
E’, dunque, un assegno "coperto", il cui garante è la banca che lo ha emesso. Il beneficiario, in questo caso, non corre alcun rischio. Per questo motivo, per scambi monetari di cospicua entità, è consigliabile farsi pagare con assegni circolari. Il caso classico è quello delle compravendite immobiliari, ma anche quello del pagamento di una prestazione professionale di grossa entità.
Far emettere un assegno circolare da un istituto di credito, inoltre, è semplice. Basta recarsi in banca e compilare un apposito modulo. Una volta accertato dall’istituito di credito che il conto corrente registra la somma di denaro richiesta per l’assegno circolare, viene emesso il titolo. Nonostante l’assegno circolare sia il mezzo più sicuro di pagamento, occorre prestare comunque attenzione e accertarsi che ci siano cinque elementi:
1. E’ necessario che sull’assegno ci sia la firma della banca emittente. Quest’ultima, deve essere autorizzata ad emettere gli assegni, deve cioè essere presente nell’elenco della Gazzetta Ufficiale a seguito di apposita autorizzazione rilasciata da parte della Banca d'Italia. C’è da dire che anche nel caso in cui la banca non sia nell’elenco l’assegno è valido. Però, è importante che sul titolo siano indicati il nome dell'istituto di credito e la sede della filiale
2. L’assegno, pena la sua invalidità, deve contenere la data ed il luogo di emissione
3. Sul titolo deve essere indicata chiaramente la scritta di "assegno circolare"
4. Sul titolo deve essere indicato chiaramente il nome del beneficiario, nel caso di persona fisica, o la ragione sociale, nel caso di società. Questo perché l'assegno circolare non può essere al portatore
5. Deve essere obbligatoriamente indicato l’importo.
Nel caso in cui si abbia ricevuto un assegno circolare invalido e si abbia bisogno di tutela è consigliabile farsi assistere da un avvocato esperto in diritto bancario. Certatelo nel nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!
La ragione di ciò è che l’emittente è diverso rispetto all’assegno bancario. In quest’ultimo, infatti, sono due i soggetti coinvolti: l’emittente, che è il debitore, e il beneficiario, che è colui il quale dovrà incassare i soldi dell’assegno.
Nell’assegno circolare, invece, i soggetti coinvolti sono tre: il debitore, che è colui che deve pagare una somma di denaro al beneficiario, l’emittente dell’assegno, che è un istituto bancario, e il beneficiario, che è colui il quale dovrà incassare i soldi dell’assegno. Ciò che cambia tra assegno bancario e assegno circolare è, dunque, l’emittente. Nel primo caso è il debitore stesso, nel secondo è la banca. E la differenza non è cosa da poco.
L’assegno bancario, essendo emesso dal debitore, potrebbe essere "scoperto"; cioè, nel momento in cui il beneficiario lo versa in banca, potrebbe malauguratamente scoprire che il debitore non ha abbastanza liquidità sul suo conto bancario per pagare il debito.
Con l’assegno circolare, invece, tale rischio non c’è poiché ad emettere l’assegno è la banca e viene emesso soltanto a fronte di un contestuale prelievo di liquidità dal conto corrente del debitore.
E’, dunque, un assegno "coperto", il cui garante è la banca che lo ha emesso. Il beneficiario, in questo caso, non corre alcun rischio. Per questo motivo, per scambi monetari di cospicua entità, è consigliabile farsi pagare con assegni circolari. Il caso classico è quello delle compravendite immobiliari, ma anche quello del pagamento di una prestazione professionale di grossa entità.
Far emettere un assegno circolare da un istituto di credito, inoltre, è semplice. Basta recarsi in banca e compilare un apposito modulo. Una volta accertato dall’istituito di credito che il conto corrente registra la somma di denaro richiesta per l’assegno circolare, viene emesso il titolo. Nonostante l’assegno circolare sia il mezzo più sicuro di pagamento, occorre prestare comunque attenzione e accertarsi che ci siano cinque elementi:
1. E’ necessario che sull’assegno ci sia la firma della banca emittente. Quest’ultima, deve essere autorizzata ad emettere gli assegni, deve cioè essere presente nell’elenco della Gazzetta Ufficiale a seguito di apposita autorizzazione rilasciata da parte della Banca d'Italia. C’è da dire che anche nel caso in cui la banca non sia nell’elenco l’assegno è valido. Però, è importante che sul titolo siano indicati il nome dell'istituto di credito e la sede della filiale
2. L’assegno, pena la sua invalidità, deve contenere la data ed il luogo di emissione
3. Sul titolo deve essere indicata chiaramente la scritta di "assegno circolare"
4. Sul titolo deve essere indicato chiaramente il nome del beneficiario, nel caso di persona fisica, o la ragione sociale, nel caso di società. Questo perché l'assegno circolare non può essere al portatore
5. Deve essere obbligatoriamente indicato l’importo.
Nel caso in cui si abbia ricevuto un assegno circolare invalido e si abbia bisogno di tutela è consigliabile farsi assistere da un avvocato esperto in diritto bancario. Certatelo nel nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!
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