Assegno all'ex coniuge: cosa cambia con il Covid?


Vediamo cosa cambia quando ci si separa in tempo di pandemia. L'importo da versare all'ex coniuge può essere modificato? È possibile chiedere di rinegoziare l’assegno all’ex coniuge? Scopriamolo
Assegno all'ex coniuge: cosa cambia con il Covid?

La pandemia, come ormai è ben noto, ha investito tutti i settori, anche quello dei divorzi e delle separazioni. Sono diversi i casi in cui l'emergenza sanitaria ha implicato problemi nel rispettare gli accordi economici presi con l'ex coniuge. Cosa succede in questi casi? È possibile rinegoziare l'importo dell'assegno destinato all'ex coniuge a causa del Covid?

Separarsi ai tempi del Covid

La crisi economica causata dalla pandemia può costituire un valido motivo al fine di rivedere le condizioni di una separazione o un divorzio?

Il giudice può modificare i provvedimenti emessi in sede di separazione o di divorzio solo per giustificati motivi. Lo prevedono gli articoli 156 del Codice civile e 9, comma 1, della legge 898/70. Si potrà, quindi, chiedere un riesame degli accordi presi al momento della divisione coniugale. Non si procederà, pertanto, ad una nuova ponderazione di fatti già esaminati ma si accerterà se e in che misura gli eventi sopravvenuti abbiano, in qualche modo, alterato gli impegni economici. Nel caso in cui si è verificata una modifica delle entrate, a causa della pandemia, si potrà valutare un ricalcolo dell’assegno da versare al coniuge.

Alcune casistiche

Viene sollecitato il riesame delle condizioni di divorzio, per esempio, se la beneficiaria dell’assegno ha acquisito un’eredità e l’obbligato, risposatosi, si trova ad affrontare maggiori spese familiari. L'assegno viene revocato se ci troviamo nella casistica per cui la divorziata risulta capace di mantenersi se l’ex marito sia andato in pensione o per chi abbia instaurato una convivenza stabile che lasci presumere un reciproco sostegno finanziario fra partners. Mentre l’assegno viene confermato per la persona è nullatenente e mai impiegatasi o per la madre impegnata in un faticosa situazione domestica e nella cura del figlio autistico

Sono, inoltre, causa di un ricalcolo le casistiche per cui l'obbligato subisce un licenziamento o gravi patologie che riducano o azzerino le sue capacità lavorative. Ovviamente i giudici terranno sempre conto della condotta di chi voglia liberarsi dall’assegno o ne chieda la riduzione. In tutti i casi non sarà sufficiente attestare la perdita di una fonte di reddito o la chiusura di un’attività se non si provi che effettivamente da ciò sia derivata una sostanziale riduzione delle proprie risorse. 

Ad ogni modo spetterà sempre e solo ai giudici ricalcolare o eliminare l'assegno all'ex coniuge. Si ricorda che sospenderlo autonomamente può comportare una condanna per violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 del Codice penale) e inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità (art. 650 del Codice penale).

Come richiedere la procedura di revisione

La domanda di modifica delle condizioni fissate con la separazione o con il divorzio dipende dal fatto che gli ex abbiano raggiunto o meno un accordo tra le parti all'epoca della decisione di divisione. 

Se avevano raggiunto un accordo potranno presentare un ricorso congiunto al giudice, avvalersi della convenzione di negoziazione assistita dai rispettivi avvocati o accedere alla soluzione semplificata dell’iter davanti al sindaco purché non abbiano in comune figli minorenni, incapaci, portatori di handicap gravi o economicamente non autonomi.

Se invece non avevano raggiunto un accordo si dovranno rivolgere al Tribunale competente che è quello dove pende la causa di divorzio.

Pigrizia e rifiuto del lavoro possono comportare la perdita dell'assegno

Se l'ex coniuge rifiuto opportunità lavorativa che potrebbero renderla autonoma, essa potrebbe perdere l'assegno versato dall'ex. Ovviamente si procederà valutando la singola casistica. Tuttavia, non meriterà la riduzione dell’assegno l’ex moglie che abbia sacrificato la propria carriera privilegiando quella del marito e contribuendo così alla formazione del patrimonio familiare. 

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