Assegno Unico Universale, al via da marzo 2022
Dal 1° marzo 2022 diventa effettivo l’Assegno unico universale, il nuovo sostegno al reddito per le famiglie con figli fino ai 21 anni di età.
Introdotto dal Decreto Legislativo del 29.12.2021, n. 230, il nuovo strumento di prefigge di semplificare le misure di sostegno per i nuclei familiari. Infatti, l’Assegno unico sostituisce il Bonus Mamma Domani, il Fondo di sostegno alla natalità e l’assegno per le famiglie con almeno tre figli minori (l’ANF Assegno Nucleo Familiare). Resta, invece, in vigore il Bonus asilo nido.
Con la circolare n. 23 del 9 febbraio 2022 l’Inps ha fornito le informazioni e le istruzioni per richiedere l’Assegno unico universale.
Cos’è l’Assegno Unico universale?
L’Assegno Unico universale è il nuovo strumento di sostegno al reddito per le famiglie che hanno almeno un figlio a carico.
A differenza di altre misure, l’assegno unico è destinato a tutti i nuclei familiari, indipendentemente dal reddito e dalla percezione o meno di uno stipendio. Unica condizione: avere almeno un figlio a carico. Quello che varia, però, è l’ammontare dell’erogazione in base al numero dei figli, alla loro età e ad altre condizioni.
Si ha diritto all’assegno unico universale:
• Per i figli a carico e per i nuovi nati (a partire dal settimo mese di gravidanza);
• Per i figli con disabilità a carico, senza limiti di età;
• Per i figli maggiorenne fino ai 21 anni, a patti che siano iscritti:
- alla scuola secondaria di secondo grado (sia pubblica che privata);
- a un Centro di Formazione Professionale;
- a corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) pubblici e privati;
- a Istituti Tecnici Superiori (ITS);
- all’università.
Spetta anche per i figli assunti con contratto di apprendistato o di tirocinio con introiti annui inferiori agli 8 mila euro.
Chi può richiedere l’assegno unico universale?
L’articolo 3 del D.lgs. 230/2021 indica le condizioni che deve rispettare il richiedente per poter ottenere il sostegno al reddito. Nello specifico, il richiedente deve possedere contemporaneamente, sia al momento della presentazione della domanda, sia durante la percezione del sostegno, i seguenti requisiti di cittadinanza, di residenza e di soggiorno, ovvero:
• essere un cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea (o un suo familiare;
• un cittadino titolare del diritto di soggiorno temporaneo o permanente;
• essere un cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per almeno sei mesi oppure ancora del permesso di soggiorno per motivi di ricerca per almeno sei mesi.
In base ai requisiti di residenza e soggiorno, chi presenta la domanda deve:
• essere residente e domiciliato in Italia;
• essere o essere stato residente in Italia per almeno due anni, anche non consecutivi, oppure sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
Un altro requisito previsto è il pagamento dell'IRPEF in Italia. Sul punto, però, la circolare dell’Inps ha chiarito che la domanda può essere presentata se in sede di dichiarazione dei redditi risulta un’Irpef azzerata o esente
Quanto spetta per l’assegno unico universale?
L’articolo 4 del Decreto Legislativo 230/2021 indica l’ammontare di cui si ha diritto se si percepisce l’Assegno unico universale.
Innanzitutto, sono state previste due macrocategorie: figli minori e figli maggiorenni fino ai 21 anni:
- figli minori: per ciascun figlio di età inferiore ai 18 anni spettano 175 euro mensili se si ha un ISEE fino a 15 mila euro. La cifra diminuisce fino ai 50 euro per valori ISEE di 40 mila euro. Sopra i 40 mila euro, l’assegno resta costante a 50 euro mensili.
- figli maggiorenni fino ai 21 anni: per ciascun figlio di età compresa tra i 18 e i 21 anni spettano 85 euro mensili se si ha un ISEE fino a 15 mila euro. La cifra diminuisce fino ai 25 euro per valori ISEE di 40 mila euro. Sopra i 40 mila euro, l’assegno resta costante a 25 euro mensili.
Dopo tali cifre “base”, sono previste diverse maggiorazioni:
• Nuclei familiari con due o più figli: è prevista una maggiorazione di euro 85 per ogni figlio successivo al secondo se l’ISEE ha un valore fino a 15 mila euro. La cifra diminuisce fino a 15 euro mensili per un valore ISEE di 40 mila euro e oltre;
• Nuclei familiari con figlio minore disabile: l’assegno unico aumentato di 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, di 95 euro mensili in caso di disabilità grave e di 85 euro mensili in caso di disabilità media;
• Nuclei familiari con figlio maggiorenne disabile: se il figlio disabile ha un’età compresa tra i 18 e i 20 anni, l’assegno unico universale è aumentato di 80 euro mensili; se ha un’età maggiore, il valore del sostegno aumenta di 85 euro mensili per valori ISEE fino a 15 mila euro, per poi ridursi fino a 25 euro mensili per valori ISEE di 40 mila euro e oltre;
• Madre di età inferiore ai 21 anni: la maggiorazione è di 20 euro per ciascun figlio;
• Entrambi i genitori percettori di reddito: l’assegno è aumentato di 30 euro mensili per ciascun figlio minore se si ha un ISEE fino a 15 mila euro. La cifra diminuisce fino ad azzerarsi in corrispondenza di un valore ISEE di 40 mila euro. Per un ISEE maggiore di 40 mila euro, l’assegno non spetta più;
Vi è da sottolineare che se non si presenta l’ISEE, l’assegno verrà calcolato come se si avesse un ISEE maggiore di 40 mila euro.
Inoltre, l'importo del sostegno non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef.
Come richiedere l’assegno unico universale?
Per ottenere l’Assegno unico universale occorre fare apposita domanda all’Inps:
• in via telematica, utilizzando l’apposito servizio online presente sul sito www.inps.it;
• tramite il Contact Center dell’Inps
• tramite gli istituti di Patronato.
Le domande potevano essere presentate già a partire dal 1° gennaio 2022.
Ma è bene tenere a mente le seguenti due date:
• entro il 30 giugno: l’erogazione partirà dal mese successivo alla presentazione della domanda, ma si percepiranno anche le mensilità arretrate a partire da marzo 2022;
• dal il 1° luglio in poi: l’erogazione partirà dal mese successivo alla presentazione della domanda, senza ottenere le prestazioni arretrate.
È importante sapere che chi riceve il Reddito di Cittadinanza non deve fare alcuna domanda poiché il beneficio viene erogato d’ufficio sempre attraverso la Carta RdC (Carta Reddito di Cittadinanza).
Se la domanda viene accettata, l’assegno unico universale può essere incassato attraverso una delle seguenti modalità di pagamento:
• su conto corrente bancario o postale:
• in contanti presso lo sportello postale;
• su libretto postale;
• su carta prepagata.
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