Attenti alle truffe online!
Secondo ECC-Net, nel 2014 il 12% degli utenti internet è stata vittima di frodi e l’8% ha subito il furto di identità
Secondo l’Eurostat, il 69% degli utenti europei acquista comodamente beni e servizi attraverso siti di e-commerce e soprattutto per loro si avverte con maggior interesse il tema della sicurezza negli acquisti online. Perché la truffa informatica potrebbe essere dietro l’angolo.
Infatti, le stime effettuate dal Network europeo dei centri di consumo (ECC-Net), dicono che nel 2014 il 12% degli utenti internet è stata vittima di frodi e l’8% ha subito il furto di identità, con conseguenze più gravi se si pensa al possibile accesso ai dati sensibili come il numero del conto corrente o altre informazioni rilevanti.
Tra le truffe più diffuse ce n’è una che utilizza i social. Siti fraudolenti pubblicano annunci online. Nel 70% dei casi gli internauti sono invitati a condividerli ignari del fatto che contengono collegamenti pericolosi. Spesso, addirittura, la condivisione avviene inconsapevolmente, senza cioè farlo volontariamente. Ecco che, in questo caso, è importante valutare bene gli elementi dell’annuncio: un prezzo troppo basso o recensioni estremamente positive dovrebbero indurre l’utente ad avere dei sospetti sull’attività promossa dal sito...
Un altro accorgimento da seguire per riconoscere un sito sospetto è controllare il suo indirizzo web. Nello specifico è bene:
- controllare se l’URL sia privo di errori poiché in caso affermativo il sito potrebbe essere sospetto
- nel caso di transizione online è bene che la URL contenga il protocollo https che protegge i dati di pagamento
- controllare che nel sito siano pubblicate le informazioni legali in merito al gestore, l’indirizzo, i riferimenti di contatto, il numero della partita IVA, l’informativa alla privacy e, nell’ambito del commercio online, i termini di restituzione e le condizioni d’uso.
In tema di sicurezza negli acquisti attraverso e-comerce, è stato proprio il portale di shopping online ShopAlike (che collabora con oltre 4100 negozi partner in Europa di cui circa 300 soltanto in Italia), a pubblicare un vademecum per informare gli utenti sulle truffe più comuni, su come riconoscerle e come difendersi.
In tale vademecum trova spazio anche un altro tipo di truffa che viaggia attraverso le app. Alcune di queste più note e diffuse possono essere copiate. Gli utenti, scaricandole poiché tratti in inganno, consentono ai virus di installarsi sui telefoni e a carpire dati e informazioni sensibili. Non solo: alcune app truffa potrebbero indurre l’utente a iscriversi a costosi servizi di SMS.
Cosa fare in caso di truffa? Sempre secondo il portale ShopAlike, occorre prima di tutto contattare la polizia locale, riferendo l’accaduto e fornendo tutte le informazioni possibili. Poi, consiglia di avvisare la propria banca, cambiando la password del conto corrente e, in caso di necessità, bloccando le carte elettroniche.
Per conoscere maggiori informazioni al riguardo e per capire quali soluzioni siano migliori per proteggersi è consigliabile affidarsi a un esperto consulente informatico. Cercatelo nel nostro sito. Il primo contatto è gratuito!
Infatti, le stime effettuate dal Network europeo dei centri di consumo (ECC-Net), dicono che nel 2014 il 12% degli utenti internet è stata vittima di frodi e l’8% ha subito il furto di identità, con conseguenze più gravi se si pensa al possibile accesso ai dati sensibili come il numero del conto corrente o altre informazioni rilevanti.
Tra le truffe più diffuse ce n’è una che utilizza i social. Siti fraudolenti pubblicano annunci online. Nel 70% dei casi gli internauti sono invitati a condividerli ignari del fatto che contengono collegamenti pericolosi. Spesso, addirittura, la condivisione avviene inconsapevolmente, senza cioè farlo volontariamente. Ecco che, in questo caso, è importante valutare bene gli elementi dell’annuncio: un prezzo troppo basso o recensioni estremamente positive dovrebbero indurre l’utente ad avere dei sospetti sull’attività promossa dal sito...
Un altro accorgimento da seguire per riconoscere un sito sospetto è controllare il suo indirizzo web. Nello specifico è bene:
- controllare se l’URL sia privo di errori poiché in caso affermativo il sito potrebbe essere sospetto
- nel caso di transizione online è bene che la URL contenga il protocollo https che protegge i dati di pagamento
- controllare che nel sito siano pubblicate le informazioni legali in merito al gestore, l’indirizzo, i riferimenti di contatto, il numero della partita IVA, l’informativa alla privacy e, nell’ambito del commercio online, i termini di restituzione e le condizioni d’uso.
In tema di sicurezza negli acquisti attraverso e-comerce, è stato proprio il portale di shopping online ShopAlike (che collabora con oltre 4100 negozi partner in Europa di cui circa 300 soltanto in Italia), a pubblicare un vademecum per informare gli utenti sulle truffe più comuni, su come riconoscerle e come difendersi.
In tale vademecum trova spazio anche un altro tipo di truffa che viaggia attraverso le app. Alcune di queste più note e diffuse possono essere copiate. Gli utenti, scaricandole poiché tratti in inganno, consentono ai virus di installarsi sui telefoni e a carpire dati e informazioni sensibili. Non solo: alcune app truffa potrebbero indurre l’utente a iscriversi a costosi servizi di SMS.
Cosa fare in caso di truffa? Sempre secondo il portale ShopAlike, occorre prima di tutto contattare la polizia locale, riferendo l’accaduto e fornendo tutte le informazioni possibili. Poi, consiglia di avvisare la propria banca, cambiando la password del conto corrente e, in caso di necessità, bloccando le carte elettroniche.
Per conoscere maggiori informazioni al riguardo e per capire quali soluzioni siano migliori per proteggersi è consigliabile affidarsi a un esperto consulente informatico. Cercatelo nel nostro sito. Il primo contatto è gratuito!
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