Bando “Digital Trasformation”: presentazione delle domande dal 15 dicembre 2020


Ecco cosa prevede il bando del MISE per sostenere la trasformazione digitale e dei processi produttivi delle PMI nell’ambito di Imprese 4.0
Bando “Digital Trasformation”: presentazione delle domande dal 15 dicembre 2020

E’ stato pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) il decreto direttoriale che stabilisce le modalità di partecipazione e di presentazione delle domande al bando “Digital Transformation” delle PMI allo scopo di favorire lo sviluppo tecnologico delle realtà imprenditoriali che appartengono alle micro, piccole e medie imprese.

Per tale misura sono stati stanziati 100 milioni di euro tramite il Decreto Crescita (D.L. 30 aprile 2019, n. 34) da utilizzare in base a quanto stabilito dall’articolo 29, commi da 5 a 8, di tale decreto.

Grazie a tali fondi, le PMI italiane potranno essere sostenute economicamente nel percorso di digitalizzazione delineato nell’ambito di Impresa 4.0.
Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 15 dicembre 2020 e saranno valutate e gestite da Invitalia.

 

 

 

Soggetti ammessi al bando

Riprendendo l’articolo 29, comma 7, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (Decreto Crescita), il decreto direttoriale del MISE elenca i requisiti che devono rispettare le imprese per poter accedere alle agevolazioni. Quindi, le imprese devono possedere, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le seguenti caratteristiche:

a) essere iscritte e risultare attive nel Registro delle imprese;

b) operare in via prevalente/primaria nel settore manifatturiero;

c) operare in via prevalente/primaria nel settore dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;

d) operare, in via sperimentale per gli anni 2019-2020, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali;

e) aver conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100 mila euro;

f) aver approvato e depositato almeno due bilanci;

g) non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente.

 

 

 

I progetti ammessi

I progetti che possono essere presentati sono solo quelli che prevedono una trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e che rispettano le caratteristiche indicate dal comma 6 dell’art. 29 del decreto Crescita e riprese nel decreto direttoriale del MISE. Dunque, i progetti devono:

“a) essere diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel piano Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e delle tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori, al software, alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, nonché ad altre tecnologie quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange, EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things;
b) presentare un importo di spesa almeno pari a euro 50.000,00”
.

 

 

Caratteristiche del contributo

Il contributo si sostanzia in un’agevolazione che riguarda il 50% delle spese ammissibili del progetto. Nello specifico, tale aliquota è ulteriormente divisa in due quote come segue:

1.    Il 10% è erogato sotto forma di contributo;

2.    Il restante 40% è erogato sotto forma di finanziamento agevolato.

Sul punto è importante sottolineare che sono ammessi soltanto i progetti che prevedono un investimento compreso tra 50 mila euro e 500 mila euro “presentati sia da imprese singole che associate, fino a 10 soggetti aderenti al progetto mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione in cui figuri, come capofila, un DIH - Digital Innovation Hub o un EDI - ecosistema digitale per l’innovazione”.

 

 

Criteri di valutazione dei progetti

I progetti saranno valutati in base ad alcuni criteri ben definiti nel bando che riguardano la qualità, la fattibilità tecnica e dei costi. Nel decreto, infatti, sono elencati i seguenti criteri:

a. la qualità e la chiarezza del progetto, ovvero l’esaustività e chiarezza della documentazione fornita e coerenza dell’intervento con gli obiettivi del Decreto;

b. la definizione delle milestone e dei parametri di performance connessi alla realizzazione del progetto, inclusa la loro misurabilità in sede di monitoraggio degli stati di avanzamento;

c. il costo del progetto, ovvero la valutazione dei costi connessi allo svolgimento del progetto e la loro ragionevolezza rispetto al progetto da realizzare;

d. la solidità economico-patrimoniale dei soggetti beneficiari valutata sulla base della possibilità di far fronte agli impegni finanziari legati alla realizzazione del progetto, in particolare: (i) la copertura finanziaria delle immobilizzazioni e (ii) l’indipendenza finanziaria.

 

 

 

Modalità di presentazione delle domande

Le domande di partecipazione al bando devono essere inviate esclusivamente in via telematica attraverso le apposite procedure online presenti sul sito www.mise.gov.it e sul sito www.invitalia.it.

L’invio è possibile a partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2020.

Per accedere alla procedura è richiesta l’identificazione del compilatore (ovvero del legale rappresentante del soggetto beneficiario o della capofila in caso di una forma aggregata o associata) tramite:
•    il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
•    la Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
•    il sistema di gestione delle identità digitali di Invitalia.

Inoltre, l’istanza deve essere firmata digitalmente.
Nel caso di invio senza rispettare tali condizioni, la domanda non sarà presa in considerazione.

Come prescritto nel bando, ogni partecipante (sia in forma singola che congiunta), può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni che può riguardare in alternativa:
1.    un progetto di innovazione di processo
2.    un progetto di innovazione dell'organizzazione
3.    un progetto di investimenti (Capo III).

Nel decreto, inoltre, sono elencati i documenti che devono essere allegati all’istanza.

Infine, le domande sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Ciò significa che quelle presentate nello stesso giorno, ma in orari differenti, sono considerate comunque come pervenute nello stesso momento.

 

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