Bando “Safe working”: finanziato anche il Digital Business e proroga al 30 novembre

Proprio a fronte dell’incremento dei casi di contagio Covid-19 che si sta registrando in queste ultime settimane, la Regione Lombardia e le Camere di commercio lombarde hanno deciso di modificare e ampliare il raggio di azione del bando “Safe working”. Più nello specifico si è deciso di:
• Finanziare gli interventi di digital business;
• Prorogare il termine di presentazione delle domande al 30 novembre 2020.
La novità relativa al finanziamento degli interventi di digital business è una risposta al mondo del lavoro che deve approntare soluzioni per garantire il distanziamento sociale in modo da contrastare la diffusione del Coronavirus.
Le risorse stanziate per l’iniziativa ammontano a 14.680.000 euro totali.
Cos’è il Bando Safe working?
Il bando “Safe Working – Io riapro sicuro” è un’iniziativa promossa da Regione Lombardia e le Camere di Commercio lombarde, tra cui la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che ha il fine di favorire:
• l’adozione di misure adeguate alla ripresa in sicurezza dell’attività per le imprese soggette a chiusura, che non abbiano proseguito l’attività in deroga;
• l’introduzione del lavoro agile per le imprese che non sono state soggette a chiusura obbligatoria.
Destinatari del bando
Il bando “Safe Working – Io riapro sicuro” è destinato alle micro e piccole imprese lombarde che sono state costrette a chiudere i battenti a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 o che hanno fatto ricorso allo smart working (lavoro agile) pur potendo proseguire l’attività in presenza in ufficio.
Le imprese destinatarie del sostegno devono essere operanti nei settori del commercio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), degli alloggi, dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi, delle attività artistiche e culturali, dell’istruzione e dello sport.
I beneficiari, inoltre, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere classificate come micro o piccole imprese;
b) avere la sede operativa o un’unità locale in Lombardia;
c) essere iscritti e attivi al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia alla data dell’11 marzo 2020;
d) essere in regola con il pagamento del diritto camerale;
e) essere in regola con i versamenti contributivi (DURC regolare);
f) avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione;
g) non avere forniture in essere con una delle Camere di Commercio lombarde;
h) non essere in difficoltà ai sensi dell'articolo 2, punto 18 del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione alla data del 31 dicembre 2019.
In cosa consiste l’agevolazione?
Il sostegno consiste in un contributo a fondo perduto destinato alle micro e piccole imprese che hanno la sede operativa o un’unità locale ubicata in Lombardia.
Il contributo a fondo perduto ha un tetto massimo di 25 mila euro e sarà erogato a fronte di un investimento minimo pari a 1.300 euro.
La percentuale del sostegno varia a seconda che si tratti di micro impresa o piccola impresa.
Nello specifico, il contributo è pari:
- al 60% delle spese ammesse al netto di Iva (tranne nei casi in cui la stessa non sia in alcun modo recuperabile) per le piccole imprese;
- al 70% delle spese ammesse al netto di Iva (tranne nei casi in cui la stessa non sia in alcun modo recuperabile) per le micro imprese.
Investimenti finanziabili
Come si legge nel bando, sono ammissibili interventi relativi a:
- acquisto di macchinari per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
- acquisto di strumenti di aerazione, sia tramite apparecchi di filtraggio e purificazione dell’aria, sia attraverso sistemi di aerazione meccanica alternativi al ricircolo;
- acquisto di strumenti di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi clienti/utenti, anche in coerenza con le indicazioni delle Autorità Sanitarie;
- realizzazione di interventi strutturali o temporanei nonché acquisto di arredi atti a garantire il rispetto delle misure di distanziamento sociale prescritte dalla normativa sia tra i lavoratori che tra i clienti/utenti;
- acquisto di prestazioni e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
- acquisto di strumentazione atta a misurare la temperatura corporea a distanza (es. termoscanner all’ingresso degli esercizi):
- sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
- predisposizione di strumenti di comunicazione (segnaletica);
- interventi formativi sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarietà con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici (es. INAIL).
A questi interventi è stato aggiunto anche:
- DIGITAL BUSINESS: sistemi di digitalizzazione di strutture e processi finalizzati a ridurre la diffusione dell’epidemia da Covid-19 e cogliere le nuove opportunità di digitalizzazione del business nello scenario post pandemico.
Come presentare la domanda
Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica con firma digitale attraverso il portale http://webtelemaco.infocamere.it.
Si avrà, dunque, tempo fino alle ore 12:00 del 30 novembre 2020, per presentare la domanda che deve essere inviata direttamente dall’impresa richiedente il contributo oppure da un soggetto da lei delegato.
Condizione preliminare per l’invio dell’istanza è la registrazione ai servizi di consultazione e invio pratiche di Telemaco secondo le procedure disponibili all'indirizzo: www.registroimprese.it. La registrazione va richiesta almeno 48 ore prima della chiusura della domanda di contributo.
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