Bonus docenti, cos’è e come funziona?

Il bonus merito docenti è un incentivo introdotto dall’ex Governo Renzi.
E’ disciplinato nel nostro ordinamento con la Legge 107/2015 (più conosciuta come Legge “Buona scuola”), allo scopo di valorizzare e premiare i docenti che hanno dimostrato di aver apportato valor aggiunto alla scuola.
Come funziona il Bonus merito docenti?
Il bonus destinato ai docenti “meritevoli” è un premio da devolvere agli insegnanti che hanno rispettato alcuni requisiti di merito e che si sono distinti per impegno e risultati ottenuti a fronte dell’insegnamento.
La valutazione dell’operato del professore viene effettuata dal “Comitato di valutazione” che determina pure i criteri e i requisiti da soddisfare.
In caso di valutazione positiva del professore, il bonus viene erogato dalla stessa scuola presso la quale lavora l’insegnante beneficiario del premio.
L’ammontare massimo che l’istituto scolastico può distribuite a titolo di bonus merito, però, è pari a quanto ricevuto da un apposito fondo istituito presso il MIUR, il cui stanziamento finanziario ammonta a 200 milioni di euro all’anno.
In altri termini, ogni scuola può attingere dal fondo MIUR una cifra determinata in base ad alcuni specifici criteri, di circa 24 mila euro, per poi distribuirli agli insegnanti premiati.
Il bonus merito docenti spetta agli insegnanti di ruolo, ma anche ai docenti a tempo determinato con supplenza annuale, che decidano di presentare domanda e, di conseguenza, di essere sottoposti alla valutazione.
In base al comma 126 della Riforma della scuola (Legge 107/2015) i fondi stanziati dal MIUR vengono distribuiti tra le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado “in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo”.
Il Comitato di valutazione dei docenti
Il Comitato di valutazione resta in carica per tre anni scolastici ed è composto, oltre che dal Dirigente scolastico, da:
a) tre docenti, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;
b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, tutti scelti dal consiglio di istituto;
c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
Spetta al comitato di valutazione individuare e definire i criteri per l’ottenimento del bonus da assegnare ai professori tenendo conto:
“a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale”.
Fissati i criteri, e previa relazione sull’insegnante da parte del Dirigente scolastico, il Comitato di valutazione si esprime sull’operato dell’insegnante o insegnanti meritevoli.
Sulla base delle considerazioni effettuate, è il Dirigente scolastico a decidere se erogare o meno il bonus.
Infine, si ricorda che i bonus ha natura di retribuzione accessoria come previsto dalla Legge sulla Buona Scuola.
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