Bonus mobili 2019, la ristrutturazione deve essere cominciata al massimo nel 2018


É possibile usufruire del Bonus mobili nel 2019 anche se la ristrutturazione edilizia è cominciata nel 2018?
Bonus mobili 2019, la ristrutturazione deve essere cominciata al massimo nel 2018

E’ possibile usufruire del Bonus mobili nel 2019 anche se la ristrutturazione edilizia è cominciata nel 2018

Ciò significa che se si è acquistato un mobile o un grande elettrodomestico nell’anno in corso, ma la ristrutturazione dell’appartamento è avvenuta nell’anno precedente, si può comunque usufruire dell’agevolazione. Non è possibile, invece, se la ristrutturazione precede di due anni la data di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Quindi, gli acquisti effettuati nel 2019 di mobili e grandi elettrodomestici possono essere portati in detrazione solo se i lavori di ristrutturazione dell’unità immobiliare a cui gli acquisti sono destinati sono cominciati a partire dal 1° gennaio 2018.
Tale possibilità è piuttosto recente, poiché è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 e si applica anche per l’anno 2017 (cioè si può usufruire del bonus mobili per gli acquisti effettuati nel 2017, ma la ristrutturazione è avvenuta nel 2016). Se l'acquisto, invece, è avvenuto tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre
2016, occorre aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012.
La condizione rimasta invariata è che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve precede quella dell’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici. Non è fondamentale, invece, che i pagamenti della ristrutturazione precedano quelli degli acquisti dei beni di arredo.

 

Cosa prevede il bonus mobili

L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 50% da calcolare su un tetto massimo di spesa di 10mila euro per gli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici di classe A+ o superiore (per i forni A o superiore) destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.
Il credito di imposta deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.

 

Quali lavori sono considerati ristrutturazione edilizia per ottenere il bonus mobili?

I lavori di ristrutturazione che consentono la fruizione del bonus mobili sono:
•    Manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti condominiali, oltre alle opere di ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo, sempre sulle parti condominiali
•    Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo all’interno della singola unità abitativa. In questo caso non sono ricomprese le spese per la manutenzione ordinaria come la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti, infissi o sanitari.

 

Cosa è possibile acquistare per ottenere il bonus mobili?

Per poter usufruire dell’agevolazione è possibile acquistare componenti di arredo e grandi elettrodomestici. Nello specifico:
•    Sono ricompresi nell’arredo i mobili nuovi come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione
•    Sono ricompresi tra i grandi elettrodomestici che, ricordiamo, devono essere di classe A+ o superiore (per i forni A o superiore), lavatrici, asciugatrici, forni, forni a microonde, frigoriferi, congelatori, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori e ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

 

Come è possibile pagare per ottenere il bonus mobili?

Per beneficiare del credito di imposta è possibile pagare unicamente con bonifico bancario o postale, con la carta di credito o carta di debito (bancomat), mentre non sono ammessi pagamenti effettuato i con contanti, assegni bancari o altri mezzi di pagamento.

 

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