Caro mutui, come difendersi: il vademecum dell’ABI 


L’associazione bancaria italiana fornisce cinque strategie per affrontare il rialzo dei tassi di interesse
Caro mutui, come difendersi: il vademecum dell’ABI 

Il dannoso mix tra inflazione e costante rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE sta creando non poche difficoltà economiche agli italiani, soprattutto a coloro che hanno acceso un mutuo.

Secondo un recente rapporto della FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) sarebbero circa un milione i cittadini indebitati con le banche per aver acceso un mutuo a tasso variabile, per un debito di quasi 147 miliardi di euro sui circa 437 miliardi totali erogati dagli istituti di credito.

Un altro dato preoccupante, che emerge sempre dai dati diffusi dalla Fabi, è che sarebbero circa 14,9 i miliardi di euro di rate non pagate, di cui 6,8 miliardi circa per i canoni del mutuo non pagate, 3,8 miliardi per crediti al consumo non rimborsati e i restanti 4,3 miliardi per insolvenze di altre tipologie di prestiti.

A fronte di tale situazione, l’ABI ha pubblicato un vademecum composto da cinque punti per fornire soluzioni utili a contenere il caro mutui e ha consigliato come “ai primi segnali di possibili difficoltà il titolare del mutuo si rivolga alla propria banca” per vagliare insieme “le diverse opzioni e per valutare preventivamente gli impatti” del tasso di interesse variabile.

Vediamo, quindi, le cinque strategie alternative per allentare la stretta del caro mutui:

1.    Strategia spalma-mutui

Consiste nell’allungare i tempi di rimborso del piano di ammortamento in modo da abbassare la rata mensile. Bisogna prestare attenzione, però, ai risvolti negativi: un aumento dell’esborso dovuto ai maggiori interessi e la perdita di convenienza dello spalma-mutui se i tassi di riferimento dovessero abbassarsi nel prossimo futuro


2.    Revisione delle condizioni del mutuo

Un’altra alternativa consiste nel procedere con una rinegoziazione o una sostituzione del mutuo in corso con la propria banca.
Entrambe le soluzioni hanno dei pro e dei contro: la rinegoziazione non ha costi per il mutuatario, ma la banca potrebbe non concederla. La sostituzione consiste nell’accensione di un nuovo mutuo estinguendo quello originario. In questo caso è possibile ottenere condizioni più favorevoli, ma bisogna tener conto delle spese di accensione del nuovo finanziamento e delle eventuali penali per l’estinzione anticipata dell’originario.


3.    Portabilità/surroga del mutuo

A differenza del punto precedente, la portabilità o surroga prevede di “spostare” il proprio mutuo presso un altro istituto di credito che offre condizioni migliori. Tale facoltà, prevista a fronte del Decreto Bersani sulle liberalizzazioni, non prevede costi a carico del mutuatario poiché le spese peritali e notarili gravano sulla nuova banca. Unici limiti sono l’impossibilità di variare l’importo residuo del mutuo e la titolarità del debito.


4.    Fondo Gasparrini

Solo se il mutuo è riferibile all’acquisto della prima abitazione, è possibile sospendere il pagamento delle rate per un massimo di 18 mesi ricorrendo al fondo di solidarietà noto come “Fondo Gasparrini”. Di conseguenza, il piano di rimborso verrà allungato per la stessa durata. Infine, è possibile adottare questa strategia soltanto se si verificano eventi negativi, come la perdita o la riduzione del lavoro per i lavoratori dipendenti o il calo del fatturato per i liberi professionisti.


5.    Passare dal tasso variabile a fisso

Grazie alla cosiddetta “Manovra Mutui” inserita nella Legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 322, Legge n. 197 del 29 dicembre 2022), è possibile passare dal tasso variabile a quello fisso. E’ stata infatti riaperta la possibilità di convertire il tasso, ma a determinate condizioni: essere in regola con le scadenze delle rate, avere un mutuo di importo inferiore ai 200 mila euro e un valore ISEE massimo di 35 mila euro.

Ciascuna di queste cinque ipotesi suggerite dall’Abi potrebbe essere utile per coloro che faticano a rispettare le scadenze dei mutui. Per capire, però, quale sia l’alternativa migliore rispetto alla propria situazione specifica, potrebbe essere utili affidarsi a un consulente finanziario.
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