Coppie gay: adozione valida anche in Italia


Due coppie gay residenti all’estero sono diventati genitori anche in Italia
Coppie gay: adozione valida anche in Italia

Il Tribunale dei minori di Firenze ha confermato anche in Italia due sentenze straniere di adozione ad altrettante coppie gay.

Come già successo qualche giorno fa, dopo che il Tribunale di Trento ha concesso la paternità al padre non biologico di una coppia gay che è ricorsa alla maternità surrogata all’estero, anche questa sentenza è destinata a suscitare dibattiti e clamore nell’opinione pubblica e politica.&

Ma la sentenza del Tribunale dei minori di Firenze è diversa da quella di Trento: in questo caso, i giudici del capoluogo toscano hanno stabilito che un’adozione regolare all’estero è valida anche in Italia. Ed è la prima volta che nel nostro Paese viene emessa una sentenza del genere.

I casi sui quali i giudici si sono trovati a decidere sono quelli di due coppie gay. La prima è una coppia di uomini toscani che vivono e risiedono a Londra da anni, dove hanno regolarmente adottato due fratellini. La seconda coppia è composta da un cittadino americano e uno italiano e hanno adottato una bambina.

Hanno richiesto che la sentenza di adozione emessa all’estero, venisse confermata anche in Italia. La scelta non è ideologica. Senza il riconoscimento dell’adozione in Italia, i minori sarebbero stati considerati senza genitori nel nostro Paese.Con il riconoscimento dell’adozione, invece, i bambini acquisiscono la cittadinanza italiana (in quanto figli di cittadini italiani), hanno diritto ad avere una rete parentale (sono infatti riconosciuti i nonni, gli zii e tutti gli altri parenti) e rientrano tra i beneficiari dell’eredità dei genitori adottivi.

I giudici del Tribunale dei minori di Firenze hanno fatto prevalere l’interesse per il minore e il suo diritto ad avere una famiglia e un rapporto di filiazione che vanno tutelati.Da un punto strettamente normativo i giudici hanno applicato una deroga all’adozione prevista dal nostro ordinamento. Per la nostra legge, infatti, hanno la possibilità di adottare un bambino soltanto le coppie coniugate da più di tre anni. Ma se la coppia è residente all’estero, può derogare al requisito italiano in favore dei requisiti richiesti nel paese straniero. Quindi, la coppia che vive all’estero e vuole adottare un bambino, può non rispettare i tre anni di matrimonio previsti in Italia, ma deve adottare quanto previsto in materia non paese in cui vivono.
Cosi, infatti, la coppia toscana aveva regolarmente adottato i due minori. Adesso, l’adozione emessa dalla corte britannica è calida anche in Italia.

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