Dipendenti pubblici, badge sostituito da impronte digitali e videocamere


Potrebbero essere già installati a ottobre i nuovi sistemi di controllo anti assenteismo contro i “furbetti del cartellino”
Dipendenti pubblici, badge sostituito da impronte digitali e videocamere

Si dovrà attendere il prossimo autunno per poter vedere in pratica le nuove norme anti “furbetti del cartellino” inserite nella legge «Concretezza» voluta dalla ministra della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno.

Il regolamento, recentemente approvato dal Parlamento, contiene specifiche regole contro gli assenteisti nella pubblica amministrazione.

Clamorosi i casi in cui i alcuni dipendenti pubblici, muniti anche dei badge dei colleghi, registravano le entrate e le uscite anche per coloro che non si presentavano neppure sul posto di lavoro, pur risultando in attività. Ora, le nuove norme puntano a sradicare il famigerato fenomeno conosciuto come “furbetti del cartellino”.

Il regolamento dovrà essere ora sottoposto al vaglio del Garante della Privacy e, successivamente, a quello della Conferenza Unificata del Consiglio di Stato. Per questo, le norme potranno essere operative soltanto tra qualche settimana.

Ma cosa prevedono le norme contro l’assenteismo nella pubblica amministrazione contenute nella legge Concretezza?

La modifica più rilevante è certamente l’addio al badge per molti dipendenti pubblici sostituito da un sistema di riconoscimento attraverso l’impronta digitale.

Non più, quindi, un’identificazione tramite il cartellino, ma attraverso controlli biometrici decisamente più difficili da aggirare. In pratica, gli ingressi e le uscite dal posto di lavoro saranno registrate attraverso la propria impronta, un po’ come avviene per lo sblocco degli smartphone.

In alternativa, nel caso di mancata installazione dei nuovi sistemi che rilevano gli accessi, potrebbero essere installate delle telecamere.

Previste videocamere anche sulle ambulanze; in questo caso, però, lo scopo non è tanto quello di controllare il personale medico e sanitario, quanto piuttosto fungere da deterrente contro le possibili aggressioni ai dipendenti pubblici in servizio.

Lo scopo delle norme sarebbe quello di sradicare alla radice il fenomeno dell’assenteismo e non contrastarlo tramite lo spauracchio delle sanzioni.

Non tutti i dipendenti pubblici, però, saranno coinvolti dalle novità. Sono, infatti, rimasti esclusi gli insegnanti (che hanno già l’obbligo di compilare il registro elettronico), i magistrati, gli avvocati, i procuratori dello Stato, i prefetti, i docenti universitari, e il personale militare e delle forze armate.

 

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