Ecco le nuove norme anti contagio Covid-19
Giuseppe Conte e il ministro Speranza hanno firmato il nuovo DPCM del 13 ottobre 2020 che aggiorna le norme di comportamento relative all'emergenza Sars-Covid 19, in ragione della progressiva impennata dei contagi che ha investito l'Europa, senza risparmiare l'Italia.
Indubbiamente i numeri del contagio nel nostro paese sono notevolmente inferiori rispetto a quelli dei nostri cugini europei e debbono essere sempre rapportati in termini percentuali al numero dei tamponi eseguiti.
Ciò nonostante è innegabile una progressione preoccupante, sopratutto se analizzazta in termini di pressione crescente sul nostro Sistema Sanitario Nazionale e nella fattispecie in termini di ricoveri in Terapia Intensiva.
Il bollettino del 15 ottobre del Ministero della Salute descrive una situazione non di certo rassicurante: sono 5.796 le persone ricoverate con sintomi in Italia a causa del Coronavirus, in aumento di 326 rispetto al 14 Ottobre. Salgono le terapie intensive che arrivano a 586 (+47), mentre le persone in isolamento domiciliare sono 6.448 in più (92.884 in totale).
Ma vediamo nel dettaglio i nuovi provvedimenti.
Mascherine obbligatorie anche all'aperto
Le mascherine tornano ad essere obbligatorie anche all’aperto e ovviamente nei luoghi chiusi. Le sanzioni previste vanno dai 400 ai 1000 euro. Gli unici ad esserne dispensati sono le persone con patologie respiratorie accertate che controindichino l’impiego dei dispositivi di protezione delle vie aeree, i bambini al di sotto dei 6 anni e le persone che praticano sport.
Stop agli sport amatoriali
Relativamente a quest'ultimo punto sono vietati tutti gli sport collettivi amatoriali che implichino un contatto fisico, come la classica partita a calcetto e le sfide sotto il canestro.
Rimane permesso lo sport anche con contatto fisico per tutte le società professioniste e dilettantesche riconosciute dal CONI e dal CIP (Comitato Italiano Paraolimpico), anche se gli spalti rimarranno perlopiù disabitati, in quanto potrà assistere alle competizioni un numero di spettatori massimo pari al 15% della capienza delle strutture e in ogni caso non più di 1000 persone all'aperto e 200 al chiuso.
Le regiorni e le province autonome, previo accordo con il Ministero della Salute, possono stabilire il numero degli spettatori, in ragione della campienza dei propri impianti sportivi e all'andamento epidemiologico dell'infezione.
Scuola
Il DPCM per adesso non tocca la scuola in presenza e non affronta l'argomento, suggerito da alcune regioni, della didattica a distanza, ma vieta le gite.
Stretta alla movida
La categoria più penalizzata è quella della movida. Sono vietate feste, anche a casa dove il limite massimo di non conviventi è fissato a 6. Chiusi quindi locali e discoteche.
I matrimoni, con rito religioso o civile, sono permessi, ma con un numero massimo di invitati pari a 30.
Stretta anche su bar, gelaterie, pub e ristoranti. Che rimarrano aperti fino alle 24, con servizio al tavolo, mentre non oltre le 21 per il servizio in piedi. Il cibo d'asporto è permesso, ma non deve essere consumato nei pressi del locale.
Cinema e teatri
Si potrà andare al cinema e al teatro, ma con il numero massimo di spettatori sempre pari a 1000 all'aperto e 200 al chiuso. Anche in questo caso le regioni e province autonome possono variare il numero degli spettatori previsti, in accordo con il Ministero della Salute, in base all'andamento epidemiologico.
Misurazione della temperatura e distanza minima di un metro sono le misure che devono essere sempre rispettate sia per gli eventi sportivi, che per le rappresentazioni teatrali e cinematografiche.
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