Fattura elettronica e regime forfettario: quali novità?

Scatta dal prossimo 1° luglio l’obbligo della fatturazione elettronica anche per altri soggetti finora esclusi.
La decisione è stata approvata nel Consiglio dei ministri dello scorso 13 aprile ed è stata introdotta con il Decreto-legge n.36/2022 recante “Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” (la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale c’è stata il 30 aprile scorso).
Vediamo allora cosa prevedono le nuove regole sulla fatturazione elettronica.
Chi è interessato dalle nuove regole?
Sono coinvolti dal cambiamento i soggetti che finora hanno operato in “regime di vantaggio”.
A stabilirlo è l’art. 18, commi 2 e 3 del D.L. n. 36/2022.
Il comma 2 abroga parte dell’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo del 5 agosto 2015, n. 127 che così novellato, amplia la platea dei soggetti obbligati alla fatturazione elettronica.
Il comma 3, invece, entra più nello specifico dell’obbligo e recita:
“La disposizione di cui al comma 2 si applica a partire dal 1° luglio 2022 per i soggetti che nell'anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000, e a partire dal 1° gennaio 2024 per i restanti soggetti (…)”.
Da quanto scritto, il nuovo obbligo riguarda:
• I titolari di partita Iva che godono del regime dei minimi
• I titolari di partita Iva che godono del regime forfettario
• Le associazioni che hanno optato per l’applicazione del regime speciale ai fini Iva
Unici esclusi dall’obbligo sono i titolari di partita Iva che svolgono la loro attività nel settore sanitario. La scelta dell’esonero è stata dettata da ragioni di privacy che impediscono l’emissione di fattura elettronica per prestazioni professionali che contengono dati da trasmettere al Sistema tessera sanitaria.
Ugualmente esclusi sono i piccoli lavoratori agricoli, che sono esclusione in generale dalla fatturazione.
La tempistica di adeguamento alla nuova fatturazione elettronica
Fermo restando l’obbligo per tutti i soggetti sopra individuati di passare dalla fattura cartacea a quella elettronica, il Governo ha stabilito un passaggio graduale che prevede le seguenti scadenze:
1. Dal 1° luglio 2022 l’obbligo della fattura elettronica scatta per coloro i quali hanno registrato incassi superiori a 25 mila euro annui
2. Dal 1° gennaio 2024 per tutti gli altri (ovvero anche per chi ha avuto redditi inferiori ai 25 mila euro)
Per chi ha la scadenza alle porte, comunque, è stato previsto un periodo di transizione, in base al quale da luglio fino a settembre 2022 si potranno emettere fatture anche entro il mese successivo a quello in cui c’è stata l’operazione contabile.
Le sanzioni per chi non emette la fattura elettronica
Sempre il comma 3 dell’art. 18 del D.L. n. 36/2022 recita:
“Per il terzo trimestre del periodo d'imposta 2022, le sanzioni (…) non si applicano ai soggetti ai quali l'obbligo di fatturazione elettronica è esteso a decorrere dal 1° luglio 2022, se la fattura elettronica è emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione”.
Dunque, prevede il periodo transitorio accennato nel paragrafo precedente.
Quindi, dal 1° luglio al 30 settembre le sanzioni non scattano, in modo da dare il tempo ai professionisti e autonomi, oltre che agli altri soggetti a partita Iva coinvolti, di adeguarsi alla nuova normativa.
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