Fecondazione assistita anche per coppie fertili


Corte Costituzionale: la diagnosi pre-impianto dell’embrione è possibile anche per le coppie fertili portatrici di gravi patologie
Fecondazione assistita anche per coppie fertili

Un nuovo tassello della famosa Legge 40 è stato scardinato dalla Corte Costituzionale. Stavolta a finire nel mirino della lente di ingrandimento dei giudici della Consulta è il divieto per le coppie fertile ma portatrici di gravi patologie di poter avvalersi della diagnosi pre-impianto degli embrioni.

Il divieto è stato giudicato incostituzionale dalla Corte di Cassazione, quindi anche in Italia si dovrà permettere anche alle coppie fertili portatrici di patologie genetiche di poter ricorrere alla fecondazione assistita. Ad oggi, infatti, la diagnosi pre-impianto degli embrioni era concessa esclusivamente alle coppie infertili.

E’ di certo una buona notizia per le tante coppie che in Italia desiderano e concepiscono dei figli affrontando il periodo della gravidanza e del parto con difficoltà emotive legate alla possibilità concreta che il figlio possa essere affetto da malattie genetiche, dalla talassemia alla fibrosi cistica. Sarebbero, infatti, oltre duemila coppie l’anno secondo i dati presentati recentemente dal centro Pma Genera e Bioroma.

La decisione della Corte Costituzionale è arrivata dopo il ricorso presentato da due coppie portatrici di gravi patologie e che, proprio a causa del divieto di diagnosi pre-impianto, hanno dovuto affrontare diversi aborti. Il divieto della diagnosi pre-impianto è l’ultimo dei paletti imposti dalla Legge 40 ad essere stato considerato incostituzionale.

Appena un anno fa la Corte Costituzionale aveva dichiarato incostituzionale il divieto, esclusivamente per le coppie infertili, di ricorrere alla fecondazione eterologa, ovvero la fecondazione eseguita con il ricorso di gameti di un donatore esterno alla coppia.

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