Fondo patrimoniale tra coniugi: cosa c’è da sapere


Scopri tutto quello che c’è da sapere sul fondo patrimoniale tra coniugi: cos'è, da cosa è costituito e i casi di revoca
Fondo patrimoniale tra coniugi: cosa c’è da sapere

Un argomento molto interessante e dibattuto è quello relativo alla scelta di costituire un fondo patrimoniale tra coniugi al fine di creare una sorta di tesoretto “inattaccabile”, che possa essere una garanzia per il futuro. 

Nel fondo patrimoniale stipulato tra coniugi vi possono rientrare, per esempio, i costi per l’abitazione, il vestiario, le cure mediche, l’istruzione, il mantenimento dei figli, e così via. 

In questo articolo vedremo cos’è esattamente il fondo patrimoniale tra coniugi, se e quali costi bisogna sostenere per costituirlo e tutto ciò che c’è da sapere in materia, con una certa attenzione alla sua effettiva “inattaccabilità”. 

 

Fondo patrimoniale coniugi: cos’è 

Dopo essersi congiunti in matrimonio, i due coniugi possono decidere di costituire un fondo patrimoniale per garantirsi un “salvadanaio” da poter utilizzare solo per spese finalizzate al mantenimento della famiglia

 

Da cosa può essere costituito il fondo patrimoniale? 

Il fondo patrimoniale che i coniugi possono decidere di costituire è un paniere a cui possono essere destinati i seguenti beni: 

  •     immobili 
  •     beni mobili registrati 
  •     titoli di credito 

Nell’atto di costituzione del fondo patrimoniale si può scegliere, di comune accordo, di conferire la proprietà dei beni, facenti parte dello stesso fondo, ad entrambi i coniugi o anche ad uno solo dei due. 

Il fondo patrimoniale può essere costituito anche da una terza persona, quindi non necessariamente dalla coppia coniugale, ma devono essere poi i coniugi a sugellare il fondo con una congiunta accettazione da parte di entrambi. 

L’atto di costituzione di un fondo patrimoniale tra coniugi dovrà, comunque, avvenire davanti ad un notaio con la stipula di una convenzione per atto pubblico che verrà annotata a margine dell’atto di matrimonio e trascritta nei Registri immobiliari. 

 

Come si può accedere al fondo patrimoniale? 

Per poter accedere e quindi utilizzare i beni che costituiscono il fondo patrimoniale costituito tra i coniugi bisogna che ci sia il consenso da parte di entrambe i coniugi. 

Nel caso ci fossero figli ancora minorenni, oltre al consenso di entrambi i genitori bisogna rivolgersi al giudice competente per ricevere anche la sua autorizzazione. 

 

Fondo patrimoniale coniugi: costi e pignoramenti 

Bisogna sostenere dei costi per costituire un fondo patrimoniale tra coniugi

Il fondo patrimoniale tra coniugi di per sé non costituisce un costo, ma considerando che l’atto deve essere stipulato alla presenza di un notaio, ne deriva che i costi da sostenere sono per quest’ultimo. 

I coniugi che decidono, dunque, di costituire un fondo patrimoniale per investire sul proprio futuro e quello della famiglia, devono tener presente i costi del notaio e la tassazione relativa. 

Il numero e il valore dei beni che si vuole inserire nel fondo patrimoniale non comportano un’alterazione della spesa da effettuare. 

 

Il fondo patrimoniale è davvero inattaccabile? 

Il fondo patrimoniale tra coniugi è considerato inattaccabile da eventuali creditori a partire dall’anno successivo la sua costituzione. 

Tale modifica è stata voluta da una variazione al codice civile del 2015, che ha reso pignorabile il fondo patrimoniale entro il suo primo anno di vita. 

Il concetto di “inattaccabilità” del fondo patrimoniale è comunque venuto meno negli anni, in quanto, secondo le più recenti interpretazioni dei giudici, il patrimonio, che una volta rappresentava un tesoretto ben custodito, oggi può essere pignorato nei seguenti casi: 

  •     subentrati bisogni di famiglia che costringono a dover mettere mano al fondo 
  •     debiti fiscali nei confronti di Agenzia Entrate 
  •     debiti con i fornitori dell’attività lavorativa 
  •     fideiussione prestata per l’azienda di famiglia 
  •     debiti derivanti dall’attività professionale 

Insomma, ciò che un tempo veniva ritenuto lo scrigno patrimoniale perfetto per pensare al futuro della famiglia, assicurandosi un angolo inattaccabile, oggi, secondo i casi gestiti dalla giurisprudenza, diventa anch’esso un fondo da cui attingere nei casi in cui si contraggono debiti di natura lavorativa o fiscale. 

 

Revocatoria del fondo patrimoniale coniugi: cos’è?  

Abbiamo visto che entro il primo anno il fondo non è considerato ancora un posto inattaccabile in cui proteggere il patrimonio. 

Trascorso il primo anno il fondo si fortifica, ma non diventerà più intoccabile, come succedeva prima delle più recenti riforme. 

Ed è in quest’ottica che si inserisce la possibilità di revocatoria del fondo. Cos’è, dunque, la revocatoria del fondo patrimoniale?  

E’ la possibilità di sciogliere l’atto costituito nei suoi primi 5 anni di vita in modo da renderlo inefficace e poter così pignorare gli immobili ivi inseriti. 

L’azione revocatoria si intende attuabile quando ci sono le condizioni tali da presupporre che il fondo sia stato costituito solo per sfuggire ai creditori. 

In tal caso non assume più la causa di tesoretto a beneficio familiare, ma una scappatoia alla giustizia. 

Quando il giudice ha modo di appurarlo, allora consente anche che si possa procedere alla revocatoria del fondo patrimoniale

Trascorsi i 5 anni stabiliti per legge, si può aggredire il fondo patrimoniale anche senza un’azione revocatoria. 

Ma cosa accade se si è in presenza di figli? 

 

Figli maggiorenni 

Qualora il fondo patrimoniale sia ancora in essere, i figli ne possono godere fino alla maggiore età, dopo la quale il beneficio decade. 

Secondo alcune tesi, pare che il limite della maggiore età sia oltrepassato nei casi in cui i figli maggiorenni non siano economicamente autosufficienti. 

Qualora, invece, sia stato attuato il processo di revocabilità del fondo patrimoniale dei coniugi, esso decade automaticamente anche per i figli minorenni. 

 

Figli minorenni 

I figli minorenni godono a pieno titolo dei benefici del fondo fino al compimento della maggiore età, tranne nei casi di scioglimento e revocabilità del fondo indicati sopra. 

 

Senza figli 

E’ il caso più semplice che prevede la gestione e titolarità del fondo patrimoniale solo tra i coniugi, o eventualmente un terzo che l’ha costituito, senza obblighi di beneficio verso figli. 

 

Fondo patrimoniale coniugi: cosa succede in caso di separazione 

Cosa succede quando i coniugi decidono di separarsi? A chi va il fondo? 

La legge parla chiaro, nei casi di separazione tra i coniugi il fondo patrimoniale continua a sussistere mantenendo gli stessi requisiti descritti finora. 

Quando si intende revocato il fondo patrimoniale tra coniugi? Come dice la legge, il fondo patrimoniale cessa nei casi di “scioglimento, annullamento e cessazione degli effetti civili del matrimonio”. 

Il fondo patrimoniale tra coniugi può essere sciolto anche dai coniugi stessi in qualsiasi momento, se decidono congiuntamente di procedere all’atto che deve essere svolto davanti ad un notaio. 

 

Conclusione 

La materia legale sul fondo patrimoniale tra coniugi è vasta e talvolta controversa. E’ un tema molto dibattuto, che ha avuto non poche variazioni normative, soprattutto negli ultimi anni. 

Se sei interessato ad aprire un fondo patrimoniale con il tuo coniuge, ma ti stai chiedendo se e come fare e se è effettivamente utile per te e la tua famiglia, consulta un nostro professionista, che ti aiuterà a prendere la decisione giusta e scegliere la strada più utile ai tuoi scopi. 

 

 

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