Geometra o architetto? Quando serve l’uno o l’altro

Quando si avvia un intervento edilizio, ci si chiede spesso se sia più opportuno affidarsi a un geometra o a un architetto. La scelta non è sempre scontata e dipende dal tipo di progetto, dalla complessità delle opere e dagli adempimenti richiesti. In questo articolo vediamo in quali casi è preferibile rivolgersi all’uno o all’altro professionista, analizzando competenze, limiti normativi e ambiti di intervento.
Quali sono le differenze tra geometra e architetto
Il geometra è una figura tecnica specializzata in pratiche catastali, rilievi topografici, direzione lavori per immobili di modesta entità e progettazione su scala ridotta. L’architetto, invece, ha una formazione universitaria centrata sulla progettazione architettonica, urbanistica e restauro. Può firmare progetti complessi, anche strutturali e paesaggistici.
Quando serve un geometra
È indicato rivolgersi a un geometra per:
-
pratiche catastali, accatastamenti, frazionamenti;
-
ristrutturazioni interne, senza modifiche strutturali;
-
direzione lavori su edifici residenziali di piccola entità;
-
manutenzioni ordinarie o straordinarie;
-
stesura di pratiche edilizie semplici.
Quando è necessario un architetto
Un architetto è necessario per:
-
nuove costruzioni o ampliamenti con impatto strutturale;
-
interventi su immobili vincolati o in zone tutelate;
-
progettazione estetica e compositiva complessa;
-
lavori con più discipline professionali coinvolte (urbanistica, strutture, paesaggio);
-
redazione di progetti integrati su larga scala.
Conclusione
La scelta tra geometra o architetto dipende da esigenze tecniche, normative e progettuali. In molti casi, i due professionisti collaborano per fornire una consulenza completa. Non rischiare di affidare il tuo progetto alla figura sbagliata. Consulta l’elenco dei professionisti disponibili nella colonna a destra e richiedi una consulenza personalizzata.
Articolo del: