Il nuovo Isee e la Superanagrafe
Nel nuovo “riccometro” finiranno anche i dati dei conti correnti dei contribuenti così come accertato dal Fisco

La lotta all’evasione si compone di un altro tassello. Con un emendamento approvato e inserito nel Disegno di Legge di Stabilità 2015, è stato deciso che nel nuovo Isee, o "riccometro" come è stato definito, saranno inseriti i dati dei conti correnti o dei depositi finanziari dei contribuenti risultanti dalla Superanagrafe del Fisco, istituita con la manovra Salva Italia, il D.L. 201 del 2011 convertito in legge n. 214 del 2011.
Innanzitutto va chiarito che la Superanagrafe è una banca dati in cui confluiscono tutte le informazioni principali sui conti correnti o depositi bancari e postali dei cittadini. Sono, infatti, inseriti i dati riguardanti i saldi di inizio e di fine anno, il totale dei movimenti in entrata e in uscita, le operazioni extraconto (come, ad esempio, i versamenti di denaro presso altri istituti di credito) e la giacenza media annua di depositi e conti correnti bancari e postali. E’ uno strumento già a disposizione del Fisco per stanare gli evasori i cui movimenti finanziari presentino delle incongruenze e anomalie. Dal 2015 servirà anche per compilare l’Isee.
Già solo attraverso la Superanagrafe il Fisco può individuare con maggior rapidità e precisione tutti i contribuenti a "rischio evasione", ovvero coloro i quali hanno effettuato movimenti finanziari in cui si riscontrino incongruenze tra entrate e uscite monetarie. Utilizzando la Superanagrafe per la compilazione del nuovo Isee, tale ricerca sarà più semplice. I dati della Superanagrafe, infatti, saranno confrontati con altre informazioni di carattere reddituale e patrimoniale fornendo un quadro più veritiero sulla reale situazione economica familiare. Senza contare poi che l’utilizzo della Superanagrafe permetterà una compilazione semplificata della Dsu, la dichiarazione sostitutiva unica, necessaria per ottenere, appunto, l’Isee.
Anche il nuovo Isee, o "redditometro", quindi si propone lo stesso obiettivo di contrasto all’evasione fiscale e un accertamento, si diceva, più veritiero della reale situazione economica equivalente. A partire dal 2015, infatti, nel "redditometro" saranno inseriti nel conteggio altre tipologie di reddito finora escluse. Saranno presi in considerazione i redditi tassati con regimi sostitutivi, come la cedolare secca o i premi di produttività, e i redditi non tassati, come gli assegni di invalidità, di accompagnamento, gli assegni familiari o le borse di studio.
Sarà più difficile, in sostanza, camuffare entrate e proprietà per ottenere un valore Isee più basso che permetta agevolazioni e benefici fiscali ed economici.
Dall’anno prossimo, anche la procedura per ottenere l’Isee sarà differente. Finora, recandosi in un qualsiasi Caf, commercialista o all’INPS era possibile fornire i dati necessari con autocertificazione e il modello veniva immediatamente stampato e consegnato. Dal 1° gennaio non sarà più così. Il contribuente dovrà recarsi sempre al Caf, all’INPS o da un commercialista e dovrà compilare la Dsu, la dichiarazione sostitutiva unica, attraverso cui si forniranno i dati richiesti, compresi quelli bancari. Tale modulo, poi, sarà trasmesso telematicamente dal Caf o dal commercialista, entro 4 giorni lavorativi, direttamente all’INPS che, una volta verificate le informazioni contenute nella Dsu attraverso le interrogazioni alle banche dati del Fisco, compresa la Superanagrafe, provvederà a compilare l’Isee e a trasmetterlo nell’indirizzo PEC indicato nel Dsu dal contribuente o al Caf o commercialista delegato.
Innanzitutto va chiarito che la Superanagrafe è una banca dati in cui confluiscono tutte le informazioni principali sui conti correnti o depositi bancari e postali dei cittadini. Sono, infatti, inseriti i dati riguardanti i saldi di inizio e di fine anno, il totale dei movimenti in entrata e in uscita, le operazioni extraconto (come, ad esempio, i versamenti di denaro presso altri istituti di credito) e la giacenza media annua di depositi e conti correnti bancari e postali. E’ uno strumento già a disposizione del Fisco per stanare gli evasori i cui movimenti finanziari presentino delle incongruenze e anomalie. Dal 2015 servirà anche per compilare l’Isee.
Già solo attraverso la Superanagrafe il Fisco può individuare con maggior rapidità e precisione tutti i contribuenti a "rischio evasione", ovvero coloro i quali hanno effettuato movimenti finanziari in cui si riscontrino incongruenze tra entrate e uscite monetarie. Utilizzando la Superanagrafe per la compilazione del nuovo Isee, tale ricerca sarà più semplice. I dati della Superanagrafe, infatti, saranno confrontati con altre informazioni di carattere reddituale e patrimoniale fornendo un quadro più veritiero sulla reale situazione economica familiare. Senza contare poi che l’utilizzo della Superanagrafe permetterà una compilazione semplificata della Dsu, la dichiarazione sostitutiva unica, necessaria per ottenere, appunto, l’Isee.
Anche il nuovo Isee, o "redditometro", quindi si propone lo stesso obiettivo di contrasto all’evasione fiscale e un accertamento, si diceva, più veritiero della reale situazione economica equivalente. A partire dal 2015, infatti, nel "redditometro" saranno inseriti nel conteggio altre tipologie di reddito finora escluse. Saranno presi in considerazione i redditi tassati con regimi sostitutivi, come la cedolare secca o i premi di produttività, e i redditi non tassati, come gli assegni di invalidità, di accompagnamento, gli assegni familiari o le borse di studio.
Sarà più difficile, in sostanza, camuffare entrate e proprietà per ottenere un valore Isee più basso che permetta agevolazioni e benefici fiscali ed economici.
Dall’anno prossimo, anche la procedura per ottenere l’Isee sarà differente. Finora, recandosi in un qualsiasi Caf, commercialista o all’INPS era possibile fornire i dati necessari con autocertificazione e il modello veniva immediatamente stampato e consegnato. Dal 1° gennaio non sarà più così. Il contribuente dovrà recarsi sempre al Caf, all’INPS o da un commercialista e dovrà compilare la Dsu, la dichiarazione sostitutiva unica, attraverso cui si forniranno i dati richiesti, compresi quelli bancari. Tale modulo, poi, sarà trasmesso telematicamente dal Caf o dal commercialista, entro 4 giorni lavorativi, direttamente all’INPS che, una volta verificate le informazioni contenute nella Dsu attraverso le interrogazioni alle banche dati del Fisco, compresa la Superanagrafe, provvederà a compilare l’Isee e a trasmetterlo nell’indirizzo PEC indicato nel Dsu dal contribuente o al Caf o commercialista delegato.
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