Intervista a Gianluca di Paoli, presidente AICI


Oggi abbiamo il piacere di intervistare il presidente dell'Associazione Italiana Cittadini e Imprese, Gianluca Di Paoli
Intervista
Intervista a Gianluca di Paoli, presidente AICI

Per la rubrica "Storie di professionisti di successo" oggi abbiamo intervistato Gianluca Di Paoli, presidente dell'Associazione Italiana Cittadini e Imprese

Di paoli innanzitutto ci racconti un po' di sé

<<Fin da giovane sono stato un appassionato di vendita e di consulenza in generale. Nel corso degli anni ho avuto tantissime esperienze con aziende in svariati settori merciologici. Poi più di 10 anni fa sono arrivato a fondare la prima società di consulenza nell’ambito amministrativo-legale, con lo scopo di aiutare le aziende che avevano difficoltà a far tornare i conti a causa dei troppi debiti accumulati.>>

Qual è la sua materia prevalente d'esercizio e su cosa si sta concentrando nell'ultimo periodo?

<<L’Italia ha affrontato un ventennio di grandissima difficoltà economica che ha travolto una marea di aziende e famiglie, a causa di politiche poco lungimiranti, in primis nella gestione dei debiti fiscali e le richieste assurde da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) e la chiusura totale negli ultimi anni di accesso al credito.

Tutto questo, insieme alla lotta al contante, ha distrutto tutte quelle piccole imprese formate da artigiani e migliaia di famiglie che vivevano del dopo lavoro. La cultura non può essere cambiata per legge c’è bisogno di un processo, l’italiano era abituato ad avere i soldi in tasca, e oggi a causa di certe scelte, sembra che ci sia una continua ricerca dei cosiddetti “furbetti”. Parola ormai usata per giudicare una quantità enorme di commercianti e piccoli imprenditori che camminano su un filo più piccolo del filo del rasoio.

Quindi la materia su cui ci siamo concentrati come struttura associativa è propria quella di aiutare le persone a tutelarsi, come prevede il diritto, da tutto ciò che opprime la libertà economica e aiutare a trovare soluzioni alternative lecite nella gestione del proprio patrimonio (casa, stipendio, risparmi, lavoro, azienda).

Il nostro scopo quindi è il seguente: AICI è nata per informare e tutelare il cittadino, le imprese e il loro patrimonio, affinché possano essere liberi da aggressioni oppressive e poter vivere liberi finanziariamente.>>

Qual è il punto di forza dell'associazione e cosa la distingue dai suoi colleghi?

<<Il punto di forza dell’associazione è la velocità nella risposta, grazie alle centinaia di professionisti collegati e formati per specifici settori. Avendo gestito, insieme al mio staff, alcuni studi legali, nella loro organizzazione interna amministrativa e commerciale, abbiamo potuto capire i punti deboli ed offrire all’utente quello che manca oggi in moltissimi studi tradizionali: snellezza, velocità e costi adeguati.>>

Qual è la sfida più grande che si è trovato ad affrontare nella sua carriera? 

<<La sfida più grande nella mia carriera è stata quella di trasformare una semplice società di consulenza in una associazione con più di 200 collaboratori su tutto il territorio nazionale.>>

Come è strutturata l'associazione? 

<<Come già anticipato in precedenza la nostra associazione ha una sede centrale virtuale, che smista, a seconda dell’argomento, la pratica in entrata e ne segue fino alla fine il suo sviluppo, garantendo al cliente la giusta attenzione.>>

Qual è il suo approccio nell'affrontare un nuovo incarico?

<<Ponderato e oculato. Faccio difficoltà ad oggi ad assumere nuovi incarichi. Sono e siamo focalizzati su alcuni argomenti da tantissimi anni e tale investimento non può e non deve essere sprecato.>>

La pandemia come ha influenzato il suo lavoro?

<<La pandemia è stata letteralmente una benedizione, ossia non per il caos e le morti che ha portato al livello mondiale, ma per il nostro lavoro è stata il trampolino. Noi siamo stati fin da subito un po' profetici sulla gestione in lontananza di certi argomenti ma grazie alla pandemia la cultura è cambiata, o meglio è in cambiamento. Oggi l’appuntamento fisico non è più cosi importante per alcune tipologie di clienti. D’altra parte abbiamo avuto non poche difficoltà a livello economico, tutto il mondo legale ha avuto dei grandissimi problemi.>>

Quali sono i progetti per il futuro?

<<La struttura associativa ha come prossimo obiettivo l’apertura di 500 sedi locali su tutto il territorio nazionale per aiutare tutte quelle persone che non riescono ad entrare in contatto con noi attraverso il sistema sopracitato.>> 

Ringraziamo Di Paoli per la sua collaborazione

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