Lavoratrici incinte, potranno lavorare fino al nono mese. Aumentato il bonus asilo


Si potrà lavorare fino al parto, ma solo con l’assenso del medico. Il bonus asilo sale a 1.500 euro
Lavoratrici incinte, potranno lavorare fino al nono mese. Aumentato il bonus asilo

Un emendamento approvato alla Legge di Bilancio stabilisce che la madre lavoratrice potrà scegliere di lavorare fino al nono mese di gravidanza, ovvero fino al momento del parto. Tale scelta, però, deve essere avvalorata dal medico. In questo modo, la madre potrà scegliere se usufruire di tutti e cinque mesi di maternità obbligatoria dopo il parto. Finora, invece, l’astensione dal lavoro poteva avvenire al massimo all’ottavo mese di gravidanza usufruendo di un mese di maternità obbligatoria prima del parto e i restanti quattro mesi dopo il parto. Nel testo si legge: "è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l'evento del parto entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro".
 

Altra novità è l’innalzamento da 1.000 euro a 1.500 euro del bonus asilo destinato all'iscrizione ai figli agli asili nido. E ciò fino al 2021, mentre a partire dal 2022 l'importo del bonus sarà determinato "nel rispetto del limite di spesa programmato e in misura comunque non inferiore a 1.000 euro su base annua, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri".
 

Il Bonus asilo nido permette di percepire un contributo del valore di 1.500 euro finalizzati a pagare le rette degli asili nido pubblici e privati oppure per sostenere le spese dell’assistenza domiciliare per chi ha figli affetti da gravi patologie croniche di età inferiore ai tre anni.

La domanda per poter ottenere il bonus può essere presentata:

- via web attraverso i servizi telematici messi a disposizione del cittadino nel portale dell’Istituto, previa acquisizione del PIN, dell’Identità Digitale (SPID) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS)

- attraverso il Contact Center, chiamando il numero verde gratuito 803.164 da rete fissa o il numero 06164.164 da cellulare (in questo caso il costo è a carico dell’utente)

- attraverso gli Enti di Patronato

 

I requisiti per poter fare domanda sono:

- avere la cittadinanza italiana, oppure europea o ancora, se si è un cittadino di uno stato extracomunitario occorre essere in possesso di un permesso di soggiorno UE lungo periodo o una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea. Ne hanno diritto anche i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria

- avere la residenza in Italia

- nel caso del pagamento delle rette, il richiedente deve essere il genitore che sostiene le spese per la frequenza agli asili nido dei figli

- nel caso del sostegno domiciliare per i figli affetti da gravi patologie croniche, il richiedente deve coabitare con il minore e avere dimora abituale nello stesso Comune

 

L’ammontare del bonus viene erogato in 11 mensilità di pari importo.

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