Micro cogenerazione domestica


La nuova tecnologia consente di produrre contemporaneamente energia elettrica e termica, risparmiando soldi e inquinamento. Ecco come fare
Micro cogenerazione domestica

In tempi di green economy e di risparmio energetico sono sempre di più le persone che si affidano ai sistemi di climatizzazione e di riscaldamento eco-compatibili di nuova generazione che permettono di ottenere un risparmio del consumo di energia e, quindi, anche un risparmio economico crescente nel lungo periodo, oltre a migliorare il clima del nostro Pianeta.

Uno di questi sistemi è sicuramente la micro cogenerazione domestica, ovvero un sistema che consente di generare contemporaneamente energia elettrica ed energia termica sfruttando uno stesso processo di produzione energetica. Senza entrare nello specifico del funzionamento, basti sapere che i principali modelli di cogenerazione domestica presenti sul mercato ottengono energia elettrica attraverso un motore termico capace di convertire l’energia liberata dalla combustione in energia meccanica e, successivamente in elettrica. Contemporaneamente, dallo "scarto" di energia del processo appena descritto si ottiene l’energia termica per il riscaldamento della casa e dell’acqua sanitaria. Ci sono altri sistemi di cogenerazione domestica che, al contrario, generano principalmente energia termica e, dallo "scarto", energia elettrica. Ad ogni modo, il costo associato alla produzione simultanea di energia elettrica e termica dovrebbe essere minore rispetto a quello sostenuto per ottenere entrambe le energie in maniera separata.

I modelli sul mercato sono diversi, per tipologia, caratteristiche tecnologiche e complessità dell’impianto. Indipendentemente dal modello scelto, cosa bisogna fare per apportare delle modifiche agli impianti tecnologici e di servizio igienico - sanitari della propria casa? Tecnicamente, tali modifiche potrebbero rientrano nell’ambito del risanamento conservativo, definiti dall’art.3, comma 1, lettera c) del Testo Unico dell’Edilizia come "interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio".

Proprio, però, a fronte della varietà dei modelli presenti sul mercato e dalla complessità della legge in materia di interventi agli impianti tecnologici e di servizio igienico - sanitari, sarebbe meglio farsi consigliare da un geometra esperto del settore (o un architetto o un ingegnere) sia per capire come procedere con i lavori, sia su quali siano gli adempimenti burocratici da seguire. Potrebbe essere necessario, infatti presentare una Dia (dichiarazione di Inizio Attività) o una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). In questi casi è, appunto, il geometra a valutare qual è lo strumento più opportuno e ad occuparsi anche dell’iter burocratico con i Comuni.

Al termine dell’istallazione del cogeneratore domestico, vale la pena di verificare se esistono dei vantaggi fiscali per la detrazione dall’Irpef dei costi legati all’istallazione. Per saperne di più su questo argomento, potete leggere l’articolo pubblicato nel nostro sito dal titolo "Ristrutturazioni e Bonus Mobili".

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