Le Novità del DDL Lavoro: quali impatti sul lavoro e sulle imprese
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Il Senato ha recentemente approvato in via definitiva il Disegno di Legge n. 1264, che introduce una serie di modifiche significative in ambito lavorativo e imprenditoriale. Con 81 voti a favore, 47 contrari e un solo astenuto, il provvedimento ha avuto il via libera anche dalla Camera dei Deputati.
Vediamo le principali novità contenute nel nuovo testo.
Assenze ingiustificate e dimissioni automatiche
Una delle misure di maggiore impatto riguarda le assenze ingiustificate dei lavoratori. Se un dipendente si assenta senza fornire motivazioni valide per un periodo superiore a quello stabilito dal contratto collettivo o, in assenza di una specifica indicazione, per più di 15 giorni, il rapporto di lavoro può essere considerato risolto automaticamente. Tuttavia, il lavoratore ha la possibilità di giustificare l’assenza dimostrando l’esistenza di cause di forza maggiore o problematiche riconducibili al datore di lavoro.
Rateizzazione dei debiti contributivi
Un’altra importante novità riguarda la possibilità di rateizzare i debiti nei confronti di INPS e INAIL. A partire dal 1° gennaio 2025, i datori di lavoro potranno suddividere il pagamento delle somme dovute in un massimo di 60 rate mensili. Questa agevolazione sarà applicabile solo se i debiti non sono già stati affidati agli agenti della riscossione. I dettagli operativi saranno definiti da un decreto ministeriale.
Modifiche ai contratti a termine e somministrazione
Il provvedimento introduce innovazioni anche per i contratti di somministrazione a tempo determinato. Sono esclusi dal limite del 30% sul totale dei contratti stabili i lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro e quelli impiegati in specifiche situazioni, come i lavoratori stagionali, gli over 50 e il personale di start-up.
Nuova definizione di lavoro stagionale
La normativa amplia la definizione di lavoro stagionale, includendo attività organizzate per fronteggiare picchi di domanda o necessità produttive legate ai cicli stagionali di specifici mercati. Questa modifica intende offrire una maggiore adattabilità alle aziende che operano in settori caratterizzati da una forte variabilità delle esigenze lavorative.
Periodo di prova nei contratti a termine
Il periodo di prova per i contratti a termine è stato ridefinito in base alla durata del rapporto lavorativo. Per contratti inferiori a sei mesi, il periodo di prova varia tra 2 e 15 giorni, mentre per quelli compresi tra sei e dodici mesi è previsto un periodo tra 2 e 30 giorni.
Smart Working: obbligo di comunicazione
Con l’aumento dello smart working, il disegno di legge introduce l’obbligo per i datori di lavoro di comunicare telematicamente al Ministero del Lavoro le informazioni relative ai lavoratori coinvolti, incluse le date di inizio e fine del lavoro agile. Questa comunicazione dovrà essere effettuata entro cinque giorni dall’avvio del lavoro agile.
Visite mediche per il rientro al lavoro
Infine, la nuova normativa prevede che l’obbligo di visita medica per il rientro al lavoro dopo un’assenza per malattia superiore a 60 giorni sia applicato solo se ritenuto necessario dal medico competente.
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