Obbligo di POS, commissioni ridotte


Approvato il decreto che riduce le commissioni interbancarie e aumenta la tutela del consumatore
Obbligo di POS, commissioni ridotte

Il Consiglio dei Ministri ha approvato recentemente il decreto che prevede un taglio alle commissioni sui pagamenti effettuati con il POS dagli utenti con le carte elettroniche (bancomat, carte prepagate o carte di credito) per incentivare l’utilizzo di tali strumenti con lo scopo di contrastare l’evasione fiscale.

Il decreto, che recepisce la Direttiva 2015/2366 sui servizi di pagamento nel mercato interno e le commissioni interbancarie, indica come tetto massimo per ogni operazione lo 0,2% nel caso di utilizzo di carte di debito (bancomat) e lo 0,3% per pagamento con la carta di credito. E’ utile sottolineare che le commissioni sono quelle interbancarie e non, quindi, quelle applicate ai professionisti e commercianti che decidono di munirsi di un POS. Finora, le commissioni applicate erano pari a circa lo 0,5% per le operazioni con l’utilizzo del bancomat e intorno allo 0,7 per quelle effettuate con carta di credito. Il ribasso delle commissioni sarà valido, per un periodo transitorio, fino a dicembre 2020.

Nel decreto sono previste ulteriori riduzioni per i pagamenti di minimo importo. Infatti, per le somme versate inferiori a 5 euro, i prestatori di servizi di pagamento dovranno applicare commissioni interbancarie ancor più ridotte. E questo perché molti commercianti o artigiani vendono o prestano servizi dal valore ridotto (si pensi a coloro che vendono souvenir oppure ai calzolai). Per loro, il peso delle commissioni interbancarie potrebbero erodere ulteriormente i loro guadagni.

Altro punto fondamentale del decreto è la tutela data al consumatore o utente che utilizza le carte elettroniche contro i furti o le truffe. Scende, infatti, a 50 euro la franchigia che bisogna versare per poter ottenere il rimborso delle somme eventualmente sottratte attraverso bancomat e carte di credito in maniera illecita o, comunque, in maniera non autorizzata. Ad oggi, la franchigia è intorno ai 150 euro.

Non solo tutele: per i commercianti e i professionisti è fatto divieto di applicare un sovrapprezzo al cliente in caso di utilizzo delle carte elettroniche come mezzo di pagamento.

Le associazioni dei commercianti fanno notare come, in Italia, l’utilizzo delle carte elettroniche sia stato ostacolato dall’importo eccessivo delle commissioni interbancarie e dalla difficoltà, per alcuni tipi di professionisti, di farsi pagare con il bancomat dato che spesso svolgono il lavoro fuori dal proprio studio. D’altra parte, però, secondo Confcommercio, in Italia sarebbero presenti più POS che in Francia e in Germania e i numeri sono confortanti. "In Italia il numero dei Pos installati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e a 1,2 milioni in Germania, con un incremento di circa il 60% negli ultimi cinque anni, inoltre, le transazioni effettuate complessivamente annualmente con carte di credito, di debito e prepagate sono passate da circa 1 miliardo e 700 mila del 2011 a oltre 3 miliardi del 2016, con un incremento di quasi l'80%".

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