Omesse dichiarazioni dei redditi: in attivo 156mila lettere
L’Agenzia delle Entrate sta inviando gli avvisi a coloro che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi
In nome della già annunciata tax compliance, l’Agenzia delle Entrate sta inviando 156 mila lettere ad altrettanti contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, pur essendo tenuti a farlo, in modo da invitare i contribuenti stessi a regolarizzarsi. I destinatari degli avvisi sono i cittadini che risultano essere percettori di redditi da lavoro dipendente, da pensione o da altri sostituti di imposta, ma che non hanno effettuato le dichiarazioni.
In un comunicato, l’Agenzia delle Entrate spiega che l’invio degli avvisi ha lo scopo di dare la possibilità ai contribuenti "di verificare la propria situazione in autonomia, in modo da correggerla per tempo senza incorrere in controlli successivi".
Infatti, presentando il modello Unico Persone fisiche entro il 29 dicembre 2016, ovvero entro i 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 settembre, i contribuenti possono usufruire delle sanzioni ridotte previste in caso di ravvedimento operoso.Proprio in nome del dialogo tra Fisco e contribuenti, gli avvisi sono stati inviati con una maggiore celerità rispetto al passato: proprio per consentire al contribuente di regolarizzarsi beneficiando delle sanzioni ridotte.
Nel comunicato che il "vantaggio dell’invito è duplice: oggi è possibile individuare in largo anticipo le anomalie oggetto degli avvisi, innalzando così il livello della tax compliance e l’efficienza dei controlli da parte delle Entrate; allo stesso tempo, ricevendo l’invito preventivo in anticipo, il cittadino può verificare la propria posizione ed eventualmente porvi rimedio da solo, in piena autonomia, tramite l’istituto del ravvedimento operoso e senza imbattersi in successivi controlli".
Inoltre, secondo il il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, la strategia del dialogo con il contribuente funziona. "Le dichiarazioni che mancavano all'appello l'anno scorso erano circa 220mila - ha affermato Rossella Orlandi - quest'anno poco più di 150mila: in pratica un quarto delle persone che nel 2015 hanno dimenticato di presentare la dichiarazione e sono stati avvisate per tempo, nel 2016 non hanno commesso lo stesso errore".
Per regolarizzarsi e per avere chiarimenti è possibile rivolgersi agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate e, per evitare ulteriori errori, è consigliabile affidarsi a un consulente fiscale e tributario esperto. Cercatelo nel nostro sito. La prima consulenza in studio è gratuita!
In un comunicato, l’Agenzia delle Entrate spiega che l’invio degli avvisi ha lo scopo di dare la possibilità ai contribuenti "di verificare la propria situazione in autonomia, in modo da correggerla per tempo senza incorrere in controlli successivi".
Infatti, presentando il modello Unico Persone fisiche entro il 29 dicembre 2016, ovvero entro i 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 settembre, i contribuenti possono usufruire delle sanzioni ridotte previste in caso di ravvedimento operoso.Proprio in nome del dialogo tra Fisco e contribuenti, gli avvisi sono stati inviati con una maggiore celerità rispetto al passato: proprio per consentire al contribuente di regolarizzarsi beneficiando delle sanzioni ridotte.
Nel comunicato che il "vantaggio dell’invito è duplice: oggi è possibile individuare in largo anticipo le anomalie oggetto degli avvisi, innalzando così il livello della tax compliance e l’efficienza dei controlli da parte delle Entrate; allo stesso tempo, ricevendo l’invito preventivo in anticipo, il cittadino può verificare la propria posizione ed eventualmente porvi rimedio da solo, in piena autonomia, tramite l’istituto del ravvedimento operoso e senza imbattersi in successivi controlli".
Inoltre, secondo il il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, la strategia del dialogo con il contribuente funziona. "Le dichiarazioni che mancavano all'appello l'anno scorso erano circa 220mila - ha affermato Rossella Orlandi - quest'anno poco più di 150mila: in pratica un quarto delle persone che nel 2015 hanno dimenticato di presentare la dichiarazione e sono stati avvisate per tempo, nel 2016 non hanno commesso lo stesso errore".
Per regolarizzarsi e per avere chiarimenti è possibile rivolgersi agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate e, per evitare ulteriori errori, è consigliabile affidarsi a un consulente fiscale e tributario esperto. Cercatelo nel nostro sito. La prima consulenza in studio è gratuita!
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