Omicidio stradale e revoca a vita della patente


La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha votato un emendamento che inasprisce le pene per chi provoca un incidente mortale
Omicidio stradale e revoca a vita della patente

La strada è ancora lunga, ma il traguardo si avvicina. La nona Commissione della Camera dei deputati, quella dei Trasporti, ha approvato un emendamento del disegno di legge che dovrebbe riformare il Codice della strada che prevede, tra le altre cose, quello che è stato ribattezzato "l’ergastolo della patente". In sostanza, il guidatore che provoca la morte colposa di un individuo per mancanza di rispetto delle norme stradali rischia, oltre alle sanzioni penali, anche quella accessoria del ritiro della patente a vita.

Il legislatore, con tale emendamento, intende mettere un freno ai fenomeni delle auto pirata, degli incidenti mortali a causa di chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, o ancora di chi provoca il decesso di qualcuno perché non rispetta i limiti di velocità o le norme vigenti del Codice della Strada.

Se il disegno di legge dovesse essere approvato in via definitiva senza ulteriori modifiche all’emendamento in questione, la sanzione accessoria prevedrebbe, dunque, la revoca dell’abilitazione alla guida e la conseguente inibizione a condurre l’auto in maniera irrevocabile e a tempo illimitato. Almeno, in Italia.

La naturale conseguenza dell’ergastolo della patente è anche la modifica del Codice Penale e delle sanzioni previste per tale tipo di reato. Oggi, infatti, chi provoca involontariamente il decesso di un individuo mentre è alla guida della propria auto è accusato di omicidio colposo, rischiando una pena che va dai 2 ai 10 anni di carcere, oltre alle sanzioni accessorie. L’intenzione del legislatore è quella di introdurre il reato di "omicidio stradale", prevedendo pene detentive più severe, dagli 8 ai 18 anni di carcere, oltre al ritiro della patente a vita.

Tra le altre modifiche previste dal disegno di legge per riformare il Codice della Strada, c’è il divieto, per i minorenni, di percorrere autostrade e superstrade con motocicli di cilindrata inferiore ai 120 cc. Inoltre, è stata prevista una nuova segnaletica dedicata ai bambini, ai disabili, agli anziani, ai pedoni, ai ciclisti e ai motociclisti.

Certo, il disegno di legge è passato alla Commissione Trasporti, ma adesso dovrà essere sottoposto al vaglio di altre Commissioni e della votazione definitiva. Quindi, tutto può ancora succedere, ma di certo è un primo e importante passo per limitare le vittime della strada

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