Parcometro: niente multe se si "sfora"
Strisce blu: per il Ministro Lupi non si dovrebbe multare chi “sfora” l’orario del parcometro, ma solo richiedergli l’integrazione per la sosta in più

“E’ un problema di cambio di mentalità”, ha dichiarato il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi, che ha affermato il principio in base al quale non sarebbe giusto multare il cittadino che sfora l’orario del parcometro di qualche minuto in caso di parcheggio sulle strisce blu, ma sarebbe invece più opportuno richiedere l’integrazione di quanto dovuto per il tempo eccedente. Ci verrebbe da aggiungere che, oltre a un problema di mentalità, è anche un problema di tasche. Quelle degli italiani che, fino ad oggi, ci hanno dovuto mettere mano per pagare appunto le tanto antipatiche multe. Con le affermazioni del ministro Lupi, si crea un distinguo tra coloro che parcheggiano sulle strisce blu senza esporre i parcometri e chi li espone, ma si presenta a riprendere l’auto oltre il tempo limite concesso: nel primo caso, la multa è doverosa e giusta in quanto ci si troverebbe di fronte a un caso di “violazione di una norma di comportamento”. Nel secondo caso, invece, si tratterebbe esclusivamente di una “inadempienza contrattuale” da sanare attraverso il pagamento del saldo della tariffa non ancora corrisposta.
Immediate le repliche da parte dei Comuni, che vedrebbero diminuire le entrate nelle casse comunali, e dell’Anvu, l’Associazione della polizia locale d’Italia che contestano al Ministro Lupi la sua interpretazione. L’Anci (l’associazione dei comuni italiani) e l’Anvu, per sostenere la loro posizione, richiamano il comma 6 dell’articolo 157 del Codice della Strada secondo il quale “ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione” e il comma 15 dell’articolo 7, sempre del Codice della Strada, in base al quale “se si tratta di sosta limitata o regolamentata, la sanzione amministrativa è del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99 e la sanzione stessa è applicata per ogni periodo per il quale si protrae la violazione”.
Che si tratti di un problema di cambio di mentalità o di diversa interpretazione tra “violazione di una norma di comportamento” o di “inadempienza contrattuale”, ormai il dado è stato tratto e il Codacons ha chiesto al Ministero di chiarire che fine debbano fare le multe comminate negli ultimi 60 giorni (tempo limite per presentare ricorso) a chi ha prolungato la sosta nelle strisce blu oltre i limiti concessi dal parcometro e, soprattutto che fine fanno i soldi indebitamente incassati per la stessa ragione.
I Comuni potrebbero recuperare i mancati pagamenti per soste più lunghe di quelle per le quali si è pagato affidando ai gestori del servizio delle strisce blu il compito di recuperare le “evasioni tariffarie”. E i cittadini, invece, come si devono comportare di fronte a una multa per aver superato la soglia limite di sosta prevista dal parcometro pagato? Per le multe già evase non c’è nulla da fare, nel senso che il versamento effettuato annulla la possibilità di fare ricorso. E non si può neppure richiedere che venga restituito quanto è già stato versato dato che la Cassazione ha più volte ribadito che non si possono richiedere i rimborsi di somme considerate ingiuste ma già pagate.
Chi, invece, non ha ancora pagato una multa relativa a un verbale ricevuto di recente può fare ricorso al giudice di pace, se il verbale è stato ricevuto da non più di 30 giorni, oppure al prefetto, comunque entro 60 giorni dal ricevimento. Lo stesso vale per chi dovesse ricevere in futuro una multa per aver oltrepassato il limite di sosta nelle strisce blu previsto dal parcometro. In ogni caso, il consiglio migliore è quello di ottenere una consulenza di un esperto nel settore in modo da capire le reali possibilità di vincere il ricorso e magari, unirsi a un ricorso collettivo.
Immediate le repliche da parte dei Comuni, che vedrebbero diminuire le entrate nelle casse comunali, e dell’Anvu, l’Associazione della polizia locale d’Italia che contestano al Ministro Lupi la sua interpretazione. L’Anci (l’associazione dei comuni italiani) e l’Anvu, per sostenere la loro posizione, richiamano il comma 6 dell’articolo 157 del Codice della Strada secondo il quale “ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione” e il comma 15 dell’articolo 7, sempre del Codice della Strada, in base al quale “se si tratta di sosta limitata o regolamentata, la sanzione amministrativa è del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99 e la sanzione stessa è applicata per ogni periodo per il quale si protrae la violazione”.
Che si tratti di un problema di cambio di mentalità o di diversa interpretazione tra “violazione di una norma di comportamento” o di “inadempienza contrattuale”, ormai il dado è stato tratto e il Codacons ha chiesto al Ministero di chiarire che fine debbano fare le multe comminate negli ultimi 60 giorni (tempo limite per presentare ricorso) a chi ha prolungato la sosta nelle strisce blu oltre i limiti concessi dal parcometro e, soprattutto che fine fanno i soldi indebitamente incassati per la stessa ragione.
I Comuni potrebbero recuperare i mancati pagamenti per soste più lunghe di quelle per le quali si è pagato affidando ai gestori del servizio delle strisce blu il compito di recuperare le “evasioni tariffarie”. E i cittadini, invece, come si devono comportare di fronte a una multa per aver superato la soglia limite di sosta prevista dal parcometro pagato? Per le multe già evase non c’è nulla da fare, nel senso che il versamento effettuato annulla la possibilità di fare ricorso. E non si può neppure richiedere che venga restituito quanto è già stato versato dato che la Cassazione ha più volte ribadito che non si possono richiedere i rimborsi di somme considerate ingiuste ma già pagate.
Chi, invece, non ha ancora pagato una multa relativa a un verbale ricevuto di recente può fare ricorso al giudice di pace, se il verbale è stato ricevuto da non più di 30 giorni, oppure al prefetto, comunque entro 60 giorni dal ricevimento. Lo stesso vale per chi dovesse ricevere in futuro una multa per aver oltrepassato il limite di sosta nelle strisce blu previsto dal parcometro. In ogni caso, il consiglio migliore è quello di ottenere una consulenza di un esperto nel settore in modo da capire le reali possibilità di vincere il ricorso e magari, unirsi a un ricorso collettivo.
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