Pene più severe se il consulente fiscale è complice


Il nuovo regime penale tributario prevede aumenti di pene e soglie più elevate in tema di omessi versamenti
Pene più severe se il consulente fiscale è complice

Il governo ha varato il Decreto Legislativo sul nuovo regime penale tributario caratterizzato da un aumento delle pene e dall’introduzione di soglie più elevate per il reato di omesso versamento delle ritenute e omesso versamento dell’Iva.

Tra gli aumenti delle pene, ne spunta uno che coinvolge direttamente anche il consulente fiscale e tributario o l’intermediario finanziario che ha fatto i conti al contribuente. E’ stato, infatti, previsto che, nel caso di complicità del consulente fiscale o dell’intermediario finanziario nella commissione del reato tributario, le pene siano aumentate fino alla metà. Emergono dubbi, però, su come provare "tale complicità": l’attività illecita deve risultare dall’elaborazione di modelli di evasione, ma non è ancora chiaro su cosa si intenda per "modelli di evasione". Sul punto, dunque, si auspicano chiarimenti ministeriali.

L’inasprimento delle sanzioni riguarda anche il delitto di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, il reato di occultamento e sottrazione di scritture contabili e le indebite compensazioni attraverso crediti inesistenti. Nello specifico:
- il reato di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi viene punito con la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni
- il reato di occultamento e sottrazione di scritture contabili viene punti con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni
- il reato di indebita compensazione con crediti inesistenti viene punito con la reclusione da 18 mesi a 6 anni

Per quanto riguarda le nuove soglie stabilite dal Governo, queste riguardano i reati di omesso versamento delle ritenute e omesso versamento dell’Iva. In particolare, - la soglia di punibilità per il reato di omesso versamento delle ritenute passa da 50 mila euro a 150 mila euro. Il reato scatta anche quando l’imponibile evaso supera i 3 milioni di euro (la soglia precedente era di 2 milioni di euro) o il 10% dei ricavi totali- la soglia di punibilità per il reato di omesso versamento dell’Iva passa a 250 mila euro

Tra le novità c’è anche l’introduzione del reato di omessa presentazione della dichiarazione del sostituto di imposta (Modello 770). Reato che verrà punito con la pena detentiva da uno e sei mesi a quattro anni di carcere. In questo caso, la soglia è di 50 mila euro di ritenute non versate.

Infine, il tema della confisca. Il Decreto specifica che, in caso di pagamento rateale del debito tributario, non ci può essere la confisca, anche se c’è già stato il sequestro preventivo. La confisca scatterebbe solo nel momento in cui non venissero rispettati gli adempimenti ai pagamenti rateali.

Articolo del: