Pensioni minime: tredicesime maggiorate di 155 euro
Bonus natalizio per i tanti pensionati che percepiscono la pensione minima

Non è tanto, ma è sempre qualcosa. E sicuramente rappresenta una buona notizia per i tanti pensionati che percepiscono la pensione minima.Quest’anno, nella tredicesima si troveranno 154,94 euro in più. Un bonus che rappresenta una maggiorazione a ridosso delle feste natalizie.
Non tutti, però, hanno diritto alla maggiorazione, poiché questa è condizionata all’ammontare della pensione e al reddito complessivo familiare.
Partendo dall’importo della pensione, per poter ricevere i poco meno di 155 euro nella tredicesima, è indispensabile che l’assegno pensionistico non superi i 6.525 euro annui.
Se la pensione è compresa tra i 6.525 euro e i 6.680 euro annui, la maggiorazione è comunque garantita, anche se di importo leggermente minore.
Per le pensioni che superano la soglia dei 6.680 euro annui, non è previsto alcun bonus.
Oltre al requisito dell’importo della pensione, è necessario rispettare anche gli ulteriori limiti previsti del reddito complessivo familiare per avere diritto alla maggiorazione. E’ il caso in cui un pensionato riesca ad "arrotondare" con altri lavori o possa contare anche sullo stipendio o sulla pensione del coniuge.
Nello specifico, se il pensionato risulta l’unico componente del nucleo familiare, il suo reddito complessivo (pensione compresa), non deve essere superiore ai 9.787 euro annui.
Se il nucleo familiare è composto dal pensionato e dal coniuge, allora il reddito complessivo familiare non deve superare i 19.593 euro annui.
Ci sono comunque alcuni pensionati che, pur rispettando i requisiti e le condizioni appena descritte, non hanno diritto alla maggiorazione. Questo perché percepiscono alcune pensioni espressamente escluse dal bonus. Sono ad esempio le pensioni di invalidità civile, le pensioni sociali, le pensioni supplementari, quelle alle casalinghe o gli indennizzi rivolti ai commercianti che hanno chiuso l’attività.
Altro vantaggio, oltre a quello espressamente economico, è che la maggiorazione non costituisce reddito. Quindi, non rientra nell’imponibile fiscale della pensione e non deve essere dichiarato per l’erogazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali.
Non tutti, però, hanno diritto alla maggiorazione, poiché questa è condizionata all’ammontare della pensione e al reddito complessivo familiare.
Partendo dall’importo della pensione, per poter ricevere i poco meno di 155 euro nella tredicesima, è indispensabile che l’assegno pensionistico non superi i 6.525 euro annui.
Se la pensione è compresa tra i 6.525 euro e i 6.680 euro annui, la maggiorazione è comunque garantita, anche se di importo leggermente minore.
Per le pensioni che superano la soglia dei 6.680 euro annui, non è previsto alcun bonus.
Oltre al requisito dell’importo della pensione, è necessario rispettare anche gli ulteriori limiti previsti del reddito complessivo familiare per avere diritto alla maggiorazione. E’ il caso in cui un pensionato riesca ad "arrotondare" con altri lavori o possa contare anche sullo stipendio o sulla pensione del coniuge.
Nello specifico, se il pensionato risulta l’unico componente del nucleo familiare, il suo reddito complessivo (pensione compresa), non deve essere superiore ai 9.787 euro annui.
Se il nucleo familiare è composto dal pensionato e dal coniuge, allora il reddito complessivo familiare non deve superare i 19.593 euro annui.
Ci sono comunque alcuni pensionati che, pur rispettando i requisiti e le condizioni appena descritte, non hanno diritto alla maggiorazione. Questo perché percepiscono alcune pensioni espressamente escluse dal bonus. Sono ad esempio le pensioni di invalidità civile, le pensioni sociali, le pensioni supplementari, quelle alle casalinghe o gli indennizzi rivolti ai commercianti che hanno chiuso l’attività.
Altro vantaggio, oltre a quello espressamente economico, è che la maggiorazione non costituisce reddito. Quindi, non rientra nell’imponibile fiscale della pensione e non deve essere dichiarato per l’erogazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali.
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