Pensioni: tutte erogate il primo del mese
Mentre il mondo dei pensionati è appeso alle prossime mosse del Governo, l’Inps fornisce intanto una certezza
Il mondo delle pensioni è in continuo fermento dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco delle indicizzazioni deciso dalla riforma firmata dall’ex ministro del Welfare Elsa Fornero.
Una doccia gelata sul Governo che è corso ai ripari decidendo di erogare un rimborso una tantum ai pensionati che erano stati penalizzati dal blocco degli adeguamenti degli assegni pensionistici. La soluzione proposta, accolta da proteste e critiche, è solo il primo passo di un nuovo e prossimo rimaneggiamento sul sistema pensionistico italiano.
Le ipotesi in campo sono svariate, come confermato dal ministro del Welfare, Giuliano Poletti. Quella più accreditata è quella di rimodificare il calcolo della pensione passando dal sistema retributivo (introdotto dalla riforma Fornero) a quello contributivo.
In tutta questa incertezza, però, una certezza in fatto di pensioni è arrivata. Proviene dall’Inps e riguarda, se non un aumento dell’assegno!, almeno una facilitazione per i tanti pensionati.
In applicazione del decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015, contenente "Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR", a partire da giugno 2015, tutte le pensioni saranno erogate il primo giorno di ogni mese. Nel caso in cui tale data corrisponda a un giorno festivo o non bancabile, gli assegni pensionistici saranno disponibili il primo giorno successivo utile.
Dunque, il primo giorno di ogni mese saranno incassabili "tutti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie dell’Inail".
L’unificazione introdotta dal citato decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015 consentirà, quindi, ai pensionati destinatari di più di una pensione di poter incassarle nello stesso giorno.
Una doccia gelata sul Governo che è corso ai ripari decidendo di erogare un rimborso una tantum ai pensionati che erano stati penalizzati dal blocco degli adeguamenti degli assegni pensionistici. La soluzione proposta, accolta da proteste e critiche, è solo il primo passo di un nuovo e prossimo rimaneggiamento sul sistema pensionistico italiano.
Le ipotesi in campo sono svariate, come confermato dal ministro del Welfare, Giuliano Poletti. Quella più accreditata è quella di rimodificare il calcolo della pensione passando dal sistema retributivo (introdotto dalla riforma Fornero) a quello contributivo.
In tutta questa incertezza, però, una certezza in fatto di pensioni è arrivata. Proviene dall’Inps e riguarda, se non un aumento dell’assegno!, almeno una facilitazione per i tanti pensionati.
In applicazione del decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015, contenente "Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR", a partire da giugno 2015, tutte le pensioni saranno erogate il primo giorno di ogni mese. Nel caso in cui tale data corrisponda a un giorno festivo o non bancabile, gli assegni pensionistici saranno disponibili il primo giorno successivo utile.
Dunque, il primo giorno di ogni mese saranno incassabili "tutti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie dell’Inail".
L’unificazione introdotta dal citato decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015 consentirà, quindi, ai pensionati destinatari di più di una pensione di poter incassarle nello stesso giorno.
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