Permesso di costruire, il nuovo modello unificato
Entro il 20 ottobre le regioni dovranno aggiornare il modello adottato
Con l’ultima conferenza unificata Stato Regioni è stato approvato il nuovo modello unificato del Permesso di costruire. Il modello dovrà essere utilizzato in maniera standard in tutte le regioni di Italia per permettere ai cittadini, ma soprattutto agli addetti ai lavori (architetti, ingegneri e geometri) di confrontarsi con un modello unico, seppur con qualche differenza regionale, allo scopo di semplificare la complessità burocratica e la notevole differenza di compilazione delle richieste tra Comune e Comune.
Prima che il Governo adottasse, qualche anno fa, la linea della semplificazione in ambito edile, infatti, molti professionisti incontravano molte difficoltà non tanto legate allo svolgimento pratico del lavoro edilizio in sé, ma legate alla complessità delle procedure da seguire, ai tempi lunghi per ottenere permessi e pareri, e soprattutto alla difficoltà di doversi districare tra normative spesso ambigue o differenti da Comune a Comune.
In passato, è toccato anche ai modelli Cila (Comunicazione inizio lavori asseverata), Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), Scia alternativa al permesso di costruire e CIL (Comunicazione inizio lavori) essere approvati con la Conferenza Unificata del 4 maggio scorso e già operativi dal 30 giugno 2017.
Ma tornando specificatamente sul permesso di costruire, il modello unico era già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 161 del 14 luglio 2014 - Suppl. Ordinario n. 56, permettendo di sostituire gli oltre 8000 moduli diversificati in un unico modello. Adesso, con l’aggiornamento del modulo standardizzato sono stati introdotte le novità inserite nei Dlgs 126/2016 e Dlgs 222/2016.
Approvato il nuovo Permesso di costruire, adesso le Regioni dovranno adeguare il modulo agli specifici ordinamenti regionali entro il 30 settembre 2017 mentre i Comuni hanno l’obbligo di pubblicare i moduli sui loro siti istituzionali entro il 20 ottobre 2017 così come definiti dalle Regioni.
Prima che il Governo adottasse, qualche anno fa, la linea della semplificazione in ambito edile, infatti, molti professionisti incontravano molte difficoltà non tanto legate allo svolgimento pratico del lavoro edilizio in sé, ma legate alla complessità delle procedure da seguire, ai tempi lunghi per ottenere permessi e pareri, e soprattutto alla difficoltà di doversi districare tra normative spesso ambigue o differenti da Comune a Comune.
In passato, è toccato anche ai modelli Cila (Comunicazione inizio lavori asseverata), Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), Scia alternativa al permesso di costruire e CIL (Comunicazione inizio lavori) essere approvati con la Conferenza Unificata del 4 maggio scorso e già operativi dal 30 giugno 2017.
Ma tornando specificatamente sul permesso di costruire, il modello unico era già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 161 del 14 luglio 2014 - Suppl. Ordinario n. 56, permettendo di sostituire gli oltre 8000 moduli diversificati in un unico modello. Adesso, con l’aggiornamento del modulo standardizzato sono stati introdotte le novità inserite nei Dlgs 126/2016 e Dlgs 222/2016.
Approvato il nuovo Permesso di costruire, adesso le Regioni dovranno adeguare il modulo agli specifici ordinamenti regionali entro il 30 settembre 2017 mentre i Comuni hanno l’obbligo di pubblicare i moduli sui loro siti istituzionali entro il 20 ottobre 2017 così come definiti dalle Regioni.
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