Pignoramento conto corrente: cosa fare e come funziona

Con la Legge di Bilancio del 2020 la procedura di pignoramento del conto corrente è diventata più veloce ed immediata. Se in precedenza, infatti, si doveva necessariamente passare dall’autorità giudiziaria, oggi il pignoramento del conto corrente può avvenire anche direttamente da parte dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione.
In questo articolo approfondiremo l’argomento trattando ogni aspetto che lo riguarda, scopriremo tutto ciò che c’è da sapere sul pignoramento del conto corrente, cosa fare e come funziona.
Ma vediamo prima di tutto cos’è il pignoramento del conto corrente.
Indice:
Pignoramento conto corrente: cos’è?
Quando un debitore non rispetta le scadenze pattuite per saldare il proprio debito, il creditore può attivare, a sua difesa, una procedura di pignoramento del conto corrente nei confronti del debitore.
Infatti, se non si è arrivato ad un accordo preventivo, come per esempio una rateizzazione concordata delle rate del debito, il creditore, se in possesso di un titolo esecutivo, può chiedere un pignoramento.
Il titolo esecutivo, necessario per attivare la procedura, è un documento ufficiale che stabilisce l’esistenza del credito e della sua entità.
Se in possesso, dunque di questo documento con i dettagli del debito, si può procedere a tre tipi di pignoramento:
- il pignoramento immobiliare;
- il pignoramento mobiliare;
- il pignoramento presso terzi.
Proviamo ad entrare maggiormente nel dettaglio della questione. Vediamo ora come funziona il pignoramento del conto corrente. Come avviene concretamente il blocco dei soldi?
Pignoramento conto corrente: come funziona?
Bisogna, innanzitutto, specificare e puntualizzare che la procedura di pignoramento del conto corrente non è così immediata da renderla operativa per una semplice dimenticanza da parte del debitore del pagamento di una rata.
Essa si attiva nel momento in cui il creditore compie delle precise azioni, prima di tutto quella di notifica al debitore attraverso:
- il titolo esecutivo, una sentenza del giudice, un avviso di accertamento immediatamente esecutivo, un decreto ingiuntivo o una cartella dell’agente della riscossione;
- l’atto di precetto, una cambiale, un assegno o un atto pubblico del notaio, per il quale al debitore si dà un termine di 10 giorni per pagare;
- l’atto di pignoramento vero e proprio, che viene appunto inviato anche alla banca o alla posta, ingiungendo all’istituto in questione di non pagare al correntista le somme pignorate.
La banca o la posta poi attuano il divieto di prelievo al debitore, il quale viene citato in udienza. Il giudice stabilirà la somma da restituire al creditore e le modalità, si può infatti arrivare anche alla chiusura del conto.
Dunque, una volta ricevuta la notifica di pignoramento del conto corrente, cosa fare per non arrivare alle conseguenze sopra citate?
Pignoramento conto corrente: cosa fare?
Se hai subìto un pignoramento del conto corrente cosa fare per difenderti e sbloccare nuovamente il conto corrente?
Bisogna necessariamente saldare il prima possibile il conto per il quale si è debitori. In tal senso è utile sapere che entro 60 giorni dalla notifica si può richiedere la rateizzazione del debito.
Una volta accettata la richiesta e pagata la prima rata del piano di ammortamento, automaticamente viene sbloccato il conto.
In questo modo saranno attenuate le conseguenze e ripristinato quanto prima il proprio conto corrente, precedentemente bloccato dal pignoramento.
Nulla vieta comunque al creditore e al debitore di accordarsi anche a pignoramento già iniziato.
Ad ogni modo è, inoltre, importante sapere che in caso di pignoramento da parte di un privato, non per forza si pignorano tutte le somme presenti sul conto corrente, ma solo quelle relative al debito, se il saldo è più elevato.
Vediamo ora cosa succede in caso di pignoramento aziendale.
Pignoramento conto corrente aziendale
Ciò che abbiamo finora descritto per un privato può accadere anche per le aziende, nel momento in cui hanno accumulato debiti con altri enti.
In tali casi, come per il singolo cittadino, anche l’azienda ha la possibilità di saldare il proprio debito entro i 60 giorni dalla notifica, in modo da non vedersi pignorato il proprio conto.
Altra alternativa è quella di chiedere una rateizzazione del pagamento.
Infine, è possibile difendersi facendo ricorso. La soluzione migliore, comunque, è quella di provvedere alla rateizzazione presentando un piano di rientro serio e sostenibile.
Inoltre, come per il privato, anche per l’azienda la procedura di pignoramento è stata snellita dalle ultime leggi in vigore.
Dal 1° luglio 2017, infatti, l’Agenzia delle Entrate procede al pignoramento del conto corrente aziendale senza più bisogno dell’autorizzazione del giudice.
La procedura diventa così:
- più snella;
- più veloce, con il blocco delle somme pignorate e il loro trasferimento al Fisco.
Lo sblocco del conto corrente dopo il pignoramento
Per procedere allo sblocco del conto corrente, una volta che è iniziata la procedura di pignoramento, sarà necessario che venga compiuta una delle seguenti due azioni:
- agire con un’opposizione. Il tribunale, in base alla fondatezza di tale opposizione, valuterà se sia necessario sospendere il pignoramento e, in tal caso, invia, come atto ufficiale, un ordine del giudice;
- una rinuncia da parte del creditore. In questo caso, il creditore deve presentare presso il Tribunale una dichiarazione di rinuncia al pignoramento.
Pignoramento conto corrente: limiti
Per gli importi già presenti sul conto corrente alla data del pignoramento, questi sono i limiti:
- pensioni: non possono essere toccate fino alla cifra di 672,00 euro (corrispondente al 150% dell’assegno sociale);
- stipendi: non possono essere toccati fino a 1.344,00 euro (il triplo dell’assegno sociale).
Conclusione
Se hai ricevuto un atto di notifica che attesta un prossimo pignoramento del conto corrente, prima di allarmarti, affidati alla consulenza di un esperto professionista che ti aiuterà a trovare il modo più adeguato per affrontare la situazione.
Cerca tra i nostri esperti un consulente in ambito recupero crediti che possa seguirti in questo iter e aiutarti a bloccare il pignoramento del conto corrente.
Contattalo ora per una prima consulenza gratuita.
Articolo del: