Polizia di Stato: bando per 320 posti ma non per tutti (forse…)
Inseriti requisiti su età e altezza in contrasto con le norme sul divieto di discriminazione

Nella Gazzetta Ufficiale (4^ Serie speciale "Concorsi ed esami") del 22 dicembre 2015 è stato pubblicato il concorso pubblico, per esami, per il conferimento di 320 posti di allievo vice ispettore della Polizia di Stato.
Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino alle ore 23.59 del 21 gennaio 2016 utilizzando esclusivamente la procedura informatica pubblicata sul sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it oppure sul sito https://concorsips.interno.it
A far discutere sono alcuni i requisiti di partecipazione al bando.
Nello specifico, in base all’articolo 2 (Requisiti per l’ammissione), punto d) del bando, il candidato non deve aver superato i 32 anni di età (salvo alcune eccezioni) mentre in base al punto f) del Bando, il candidato deve avere idoneità fisica, psichica ed attitudinale al servizio di Polizia e, in particolare, avere i seguenti requisiti:
1. Sana e robusta costituzione fisica;
2. Statura non inferiore al 1,65 metri per gli uomini e 1,61 per le donne. Il rapporto altezza-peso, il tono e l’efficienza delle masse muscolari, la distribuzione del pannicolo adiposo e il trofismo devono rispecchiare un’armonia atta a configurare una robusta costituzione e la necessaria agilità indispensabile per l’espletamento dei servizi di polizia;
3. Senso cromatico e luminoso normale, campo visivo normale, visione notturna sufficiente, visione binoculare e stereoscopica sufficiente;
4. Visus corretto non inferiore a 10/10 per ciascun occhio, con una correzione massima complessiva di 3 diottrie per i seguenti vizi di rifrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo semplice (miopico e ipermetropico) e di tre diottrie quale somma complessiva dei singoli vizi di rifrazione per l’astigmatismo composto e l’astigmatismo misto;
5. Idoneità all’attività sportiva agonistica per l’atletica leggera ed il superamento delle prove di efficienza fisica;
A finire sotto la lente di ingrandimento sono soprattutto il requisito dell’età (il limite massimo dei 32 anni) e i limiti di altezza (statura non inferiore al 1,65 metri per gli uomini e 1,61 per le donne).
Sarebbero due condizioni in netto contrasto con quanto stabilito per legge e rappresenterebbero una discriminazione di trattamento non consentita contro la quale è possibile proporre ricorso.
Infatti, in base alla La base normativa Direttiva europea 200/78/CE, sono vietate qualsiasi tipo di discriminazioni per l’accesso al pubblico impiego. Inoltre, nel D.lgs 216/2013 ("Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro") che recepisce la Direttiva europea è espressamente citato il principio di parità di trattamento.
L’articolo 3 del citato Decreto legislativo recita infatti "Il principio di parita' di trattamento senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di eta' e di orientamento sessuale si applica a tutte le persone sia nel settore pubblico che privato ed e' suscettibile di tutela giurisdizionale (...), con specifico riferimento alle seguenti aree:
a) accesso all'occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione;
b) occupazione e condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni del licenziamento;
c) accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali;
d) affiliazione e attivita' nell'ambito di organizzazioni di lavoratori, di datori di lavoro o di altre organizzazioni professionali e prestazioni erogate dalle medesime organizzazioni".
Nel secondo comma del citato articolo si afferma espressamente che: "La disciplina di cui al presente decreto fa salve tutte le disposizioni vigenti in materia di:
a) condizioni di ingresso, soggiorno ed accesso all'occupazione, all'assistenza e alla previdenza dei cittadini dei Paesi terzi e degli apolidi nel territorio dello Stato;
b) sicurezza e protezione sociale;
c) sicurezza pubblica, tutela dell'ordine pubblico, prevenzione dei reati e tutela della salute;
d) stato civile e prestazioni che ne derivano;
e) forze armate, limitatamente ai fattori di eta' e di handicap".
Chiunque si senta ingiustificatamente escluso in base ai criteri di età richiesti dal bando può, rivolgersi a un legale per ottenere informazioni su come presentare ricorso e quali siano i suoi diritto al bando.
Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino alle ore 23.59 del 21 gennaio 2016 utilizzando esclusivamente la procedura informatica pubblicata sul sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it oppure sul sito https://concorsips.interno.it
A far discutere sono alcuni i requisiti di partecipazione al bando.
Nello specifico, in base all’articolo 2 (Requisiti per l’ammissione), punto d) del bando, il candidato non deve aver superato i 32 anni di età (salvo alcune eccezioni) mentre in base al punto f) del Bando, il candidato deve avere idoneità fisica, psichica ed attitudinale al servizio di Polizia e, in particolare, avere i seguenti requisiti:
1. Sana e robusta costituzione fisica;
2. Statura non inferiore al 1,65 metri per gli uomini e 1,61 per le donne. Il rapporto altezza-peso, il tono e l’efficienza delle masse muscolari, la distribuzione del pannicolo adiposo e il trofismo devono rispecchiare un’armonia atta a configurare una robusta costituzione e la necessaria agilità indispensabile per l’espletamento dei servizi di polizia;
3. Senso cromatico e luminoso normale, campo visivo normale, visione notturna sufficiente, visione binoculare e stereoscopica sufficiente;
4. Visus corretto non inferiore a 10/10 per ciascun occhio, con una correzione massima complessiva di 3 diottrie per i seguenti vizi di rifrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo semplice (miopico e ipermetropico) e di tre diottrie quale somma complessiva dei singoli vizi di rifrazione per l’astigmatismo composto e l’astigmatismo misto;
5. Idoneità all’attività sportiva agonistica per l’atletica leggera ed il superamento delle prove di efficienza fisica;
A finire sotto la lente di ingrandimento sono soprattutto il requisito dell’età (il limite massimo dei 32 anni) e i limiti di altezza (statura non inferiore al 1,65 metri per gli uomini e 1,61 per le donne).
Sarebbero due condizioni in netto contrasto con quanto stabilito per legge e rappresenterebbero una discriminazione di trattamento non consentita contro la quale è possibile proporre ricorso.
Infatti, in base alla La base normativa Direttiva europea 200/78/CE, sono vietate qualsiasi tipo di discriminazioni per l’accesso al pubblico impiego. Inoltre, nel D.lgs 216/2013 ("Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro") che recepisce la Direttiva europea è espressamente citato il principio di parità di trattamento.
L’articolo 3 del citato Decreto legislativo recita infatti "Il principio di parita' di trattamento senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di eta' e di orientamento sessuale si applica a tutte le persone sia nel settore pubblico che privato ed e' suscettibile di tutela giurisdizionale (...), con specifico riferimento alle seguenti aree:
a) accesso all'occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione;
b) occupazione e condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni del licenziamento;
c) accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali;
d) affiliazione e attivita' nell'ambito di organizzazioni di lavoratori, di datori di lavoro o di altre organizzazioni professionali e prestazioni erogate dalle medesime organizzazioni".
Nel secondo comma del citato articolo si afferma espressamente che: "La disciplina di cui al presente decreto fa salve tutte le disposizioni vigenti in materia di:
a) condizioni di ingresso, soggiorno ed accesso all'occupazione, all'assistenza e alla previdenza dei cittadini dei Paesi terzi e degli apolidi nel territorio dello Stato;
b) sicurezza e protezione sociale;
c) sicurezza pubblica, tutela dell'ordine pubblico, prevenzione dei reati e tutela della salute;
d) stato civile e prestazioni che ne derivano;
e) forze armate, limitatamente ai fattori di eta' e di handicap".
Chiunque si senta ingiustificatamente escluso in base ai criteri di età richiesti dal bando può, rivolgersi a un legale per ottenere informazioni su come presentare ricorso e quali siano i suoi diritto al bando.
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