Premi di produttività, le novità
La legge di Bilancio 2017 conferma il regime fiscale agevolato con modifiche rispetto allo scorso anno
La legge di Bilancio 2017 ha confermato, rendendolo strutturale, un regime fiscale agevolato con modifiche rispetto allo scorso anno per i premi di produttività destinati ai dipendenti. Condizione necessaria affinché si possa usufruire dell’agevolazione fiscale è che ci sia stata effettivamente un incremento della produttività del dipendente.
Le novità più importanti in tale ambito sono legate a un potenziamento delle agevolazioni fiscali sui premi di produttività e sulle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa destinati ai dipendenti del settore privato.
Nello specifico, sono stati aumentati i limiti reddituali e l’ammontare massimo del premio per poter fruire dei premi stessi beneficiando delle agevolazioni fiscali con la conseguenza che più lavoratori potranno usufruire dei vantaggi. Quindi, le misure saranno rivolte non soltanto agli operai e agli impiegati, ma anche ai quadri e, in parte, ai dirigenti.
Ciò, perché il limite reddituale è stato innalzato da 50 mila euro annuali a 80 mila euro annuali.
Novità anche per quanto riguarda le soglie massime del premio. Queste sono state ugualmente innalzate e sono pari a:
- 3.000 euro lordi annui se l’erogazione è legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili
- 4.000 euro lordi annui se c’è il coinvolgimento paritetico del dipendente nell’organizzazione del lavoro di impresa.
L’agevolazione fiscale, invece, resta invariata ed è una applicazione di una imposta pari al 10 per cento, in sostituzione dell'IRPEF e delle addizionali regionali e comunali.
Per accedere ai benefici fiscali sono necessari specifici requisiti, tra cui un accordo tra azienda e sindacati. Per conoscere tutti i dettagli e i vantaggi in materia è consigliabile affidarsi a un consulente del lavoro. Cercate nel nostro sito il professionista che risponde meglio alle vostre esigenze. Il primo contatto in studio è gratuito!
Le novità più importanti in tale ambito sono legate a un potenziamento delle agevolazioni fiscali sui premi di produttività e sulle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa destinati ai dipendenti del settore privato.
Nello specifico, sono stati aumentati i limiti reddituali e l’ammontare massimo del premio per poter fruire dei premi stessi beneficiando delle agevolazioni fiscali con la conseguenza che più lavoratori potranno usufruire dei vantaggi. Quindi, le misure saranno rivolte non soltanto agli operai e agli impiegati, ma anche ai quadri e, in parte, ai dirigenti.
Ciò, perché il limite reddituale è stato innalzato da 50 mila euro annuali a 80 mila euro annuali.
Novità anche per quanto riguarda le soglie massime del premio. Queste sono state ugualmente innalzate e sono pari a:
- 3.000 euro lordi annui se l’erogazione è legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili
- 4.000 euro lordi annui se c’è il coinvolgimento paritetico del dipendente nell’organizzazione del lavoro di impresa.
L’agevolazione fiscale, invece, resta invariata ed è una applicazione di una imposta pari al 10 per cento, in sostituzione dell'IRPEF e delle addizionali regionali e comunali.
Per accedere ai benefici fiscali sono necessari specifici requisiti, tra cui un accordo tra azienda e sindacati. Per conoscere tutti i dettagli e i vantaggi in materia è consigliabile affidarsi a un consulente del lavoro. Cercate nel nostro sito il professionista che risponde meglio alle vostre esigenze. Il primo contatto in studio è gratuito!
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