Quali Bonus edilizi sono prorogati anche nel 2021?

Nella bozza della Legge di Bilancio 2021 sono stati prorogati alcuni bonus edilizi legati alla ristrutturazione e riqualificazione energetica anche per il prossimo anno.
Nulla appare ancora, invece, relativamente al Superbonus 110% sul quale si attende una probabile proroga fino al 2023/2024.
In attesa della versione definitiva della nuova legge di bilancio 2021, ecco quali sono i bonus legati all’edilizia che sono stati prolungati e con quali condizioni.
Indice:
Bonus efficientamento energetico e Sismabonus
All’art. 12 della bozza della Legge di Bilancio 2021 è stata inserita la proroga del Bonus riqualificazione energetica con le aliquote di detrazione previste dal Decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 (convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90) e poi modificato più volte negli scorsi anni.
Tale bonus prevede due aliquote differenti (50% e 65%) e diversi tetti di spesa massima agevolabile in base alla tipologia di intervento da effettuare.
A livello generale, l’aliquota di detrazione è pari al 65%, ma scende al 50% nel caso di:
• posa in opera di finestre comprensive di infissi;
• posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30 mila euro;
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A.
L’aliquota sale al 65% per i seguenti lavori di efficientamento energetico:
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
• l'acquisto e la posa in opera delle schermature solari fino a un valore massimo della detrazione di 60 mila euro;
• l'acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti fino a un valore massimo della detrazione di 100 mila euro.
Per quanto riguarda i condomini, è sempre prevista l’aliquota base del 65% per interventi relativi a parti comuni degli edifici o che interessino tutte le unità immobiliari. L’aliquota sale al 70% per lavori di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio. Può raggiungere, infine, il 75% per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.
Le detrazioni per il condominio sono calcolate su un tetto massimo di spesa non superiore a euro 40 mila euro moltiplicato per il numero delle unità abitative che compongono l'edificio.
Sempre valido, poi, a livello condominiale è anche il Sismabonus per gli edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Le aliquote restano pari:
- all’80% per gli interventi che determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore
- all’85% per gli interventi che determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Infine, le detrazioni sono usufruibili in 10 rate annuali di pari importo in sede di dichiarazione dei redditi.
Ristrutturazione edilizia
Sempre con l’art. 12 della bozza della Legge di Bilancio 2021 è stato differito il Bonus per le ristrutturazioni edilizie.
Di conseguenza, sarà possibile usufruire del bonus ristrutturazione anche per tutto il 2021. Tale agevolazione prevede una detrazione pari al 50% delle spese effettuate per gli interventi edilizi con un tetto massimo di spesa di 96 mila euro.
Se l’intervento edilizio riguarda abitazioni ubicati nelle zone sismiche 1 e 2, le aliquote aumentano fino:
- al 70% se determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore;
- all’80% se determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Le detrazioni vengono spalmate in 5 rate uguali e costanti e il tetto massimo di spesa è di 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare del condominio.
Infine, se i lavori nelle zone a rischio 1 e 2 vengono effettuati nelle parti comuni condominiali le detrazioni diventano pari:
- al 75% se determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore;
- all’85% se determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Anche in questo caso il tetto massimo di spesa è di 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare del condominio.
Bonus mobili ed elettrodomestici
L’art. 12 della bozza della Legge di Bilancio 2021 proroga anche per l’anno prossimo il bonus mobili ed elettroomestici senza apportare modifiche rispetto alle condizioni degli anni scorsi.
Introdotto dal D.L. n° 63 del 2013 e poi rinnovato annualmente, deve rispettare le seguenti condizioni e requisiti:
• deve essere legato alla ristrutturazione edilizia (anche per ambienti differenti rispetto alla collocazione del mobilio; ad esempio, se si ristruttura il bagno è comunque possibile comprare una cucina);
• è svincolato da un limite minimo di spese per la ristutturazione a cui è legato;
• il tetto massimo di spesa è di 10 mila euro;
• l’aliquota di detrazione è di 50%;
• il bonus è legato all’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) e, in generale, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica;
• la detrazione è usufruibile in 10 rate annuali di pari importo;
Bonus facciate
Infine, il bonus facciate. Sempre con l’art. 12 della bozza della Legge di Bilancio 2021 è stata prorogata anche tale agevolazione andando a modificare l’articolo 1, comma 219, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 Legge di Bilancio 2020 che l’ha introdotta.
Il disegno di Legge della Legge di bilancio 2020 ha introdotto un nuovo bonus destinato a coloro che nel corso del 2020 effettueranno lavori di ristrutturazione edilizia delle facciate degli edifici.
Il novellato comma citato ora recita: “(…) Per le spese documentate, sostenute negli anni 2020 e 2021, relative agli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici la detrazione dall'imposta lorda di cui al comma l è incrementata al 90 per cento. Non si applicano i limiti massimi di spesa di cui al comma l del presente articolo e dei commi l e 3 dell'articolo 16-bis del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni (…)”.
Dunque, aldilà dell’arco temporale, le caratteristiche del bonus non sono state modificate:
1. La percentuale di detrazione è pari al 90%;
2. Nessun tetto massimo di spesa;
3. Valido sia per gli interventi straordinari che ordinari (“ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna”);
4. Gli edifici devono essere ubicati in zona A o B.
Bonus verde
L’art. 13 della bozza della Legge di Bilancio 2021 proroga anche il bonus verde andando a sostituire all'articolo 1, comma 12, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018) le parole «Per l'anno 2020» con «Per l'anno 2021».
Il comma novellato recita: “Per l'anno 2021, ai fini delle imposte sui redditi delle persone fisiche, dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 36 per cento delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi relativi alla:
a) «sistemazione a verde» di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
b) realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”.
Le caratteristiche del bonus sono:
• Aliquota di detrazione peri al 36%;
• Tetto massimo di spesa pari a 5 mila euro;
• Quota massima detraibile pari a 1.800 euro (5.000 x 36%);
• Bonus valido sia per privati che per condomini;
• Per i condomini il tetto massimo di spesa è di 5 mila euro per unità immobiliare;
• Il credito di imposta è usufruibile in 10 rate uguali e annuali in sede di dichiarazione dei redditi.
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