Reddito di emergenza: cos’è, a quanto ammonta e come ottenerlo
Tra le misure urgenti in materia di lavoro e politiche sociali contenute nel Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 maggio scorso) vi è il Reddito di emergenza, una novità rispetto agli interventi stabiliti dai decreti precedenti (D.L. “Cura Italia” e D.L. “Liquidità”) del governo Conte.
Il reddito di emergenza è un sostegno economico destinato alle famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 15 mila euro e non percepiscono altre tipologie di sostegni. La misura è evidentemente finalizzata a sostenere economicamente i nuclei familiari più in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica causata dal Covid-19.
Indice:
Cos’è il reddito di emergenza?
Il reddito di emergenza (il cui acronimo è “Rem”) è stato introdotto con l’art. 82 del D.L. n. 34 del 19 maggio 2020 (meglio noto come Decreto Rilancio) ed è un sostegno al reddito destinato “ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Per tale misura sono stati stanziati fino a 954,6 milioni di euro per l’anno 2020 confluiti nell’apposito “Fondo per il Reddito di emegenza”.
Chi può ottenere il reddito di emergenza?
Il reddito di emergenza è destinato alle famiglie colpite dalla crisi da Coronavirus e che rispettano le seguenti condizioni indicate nel comma 2 dell’art. 82 del D.L. 34/2020:
• devono essere residenti in Italia (verificata con riferimento al componente del nucleo familiare che presenta la domanda);
• un valore del reddito familiare nel mese di aprile 2020 inferiore ad un ammontare compreso tra 400 ed 800 euro (parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e calcolato in base agli stessi coefficienti utilizzati per il reddito di cittadianza);
• un valore del patriminio mobiliare nel 2019 inferiore a 10 mila euro, aumentato di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20 mila euro; se in famiglia è presente un componente con disabilità grave o di non autosufficienza economica come definite dall’ISEE, il tetto massimo sale a 25 mila euro;
• un valore ISEE inferiore a 15 mila euro.
Cause di incompatibilità con il Rem
Pur rispetando i requisiti prescritti dal comma 2, non è possibile percepire il reddito di emergenza se si è percepito o si percepisce ancora una delle seguenti indennità introdotte con il Decreto “Cura Italia” (indicate nel comma 3 del D.L. 34/2020) e introdotte o riconfermate con il Decreto Rilancio (indicate negli art. 84 e 85 del D.L. 34/2020):
• indennità per liberi professionisti titolari di partita Iva e lavoratori co.co.co.;
• indennità per i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell'Ago;
• indennità per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
• indennità per i lavoratori del settore agricolo;
• indennità per i lavoratori dello spettacolo;
• lavoratori dipendenti e autonomi percettori del reddito di ultima istanza;
• indennità di 500 euro i lavoratori domestici.
Oltre a tali incompatibilità, sono esclusi dal Rem:
• i percettori del reddito di cittadinanza;
• i titolari di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità;
• i dipendenti con una retribuzione lorda superiore ad un ammontare compreso tra 400 ed 800 euro (parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e calcolato in base agli stessi coefficienti utilizzati per il reddito di cittadianza).
E', infine, escluso:
• chi si trova in uno stato detentivo;
• chi è ricoverato in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.
A quanto ammonta il reddito di emergenza?
Il comma 5 dell’art. 82 del D.L. 34/2020 stabilisce l’ammontare del reddito di emergenza che è compreso tra i 400 euro e 800 euro, innalzabile fino ad 840 euro se in famiglia è presente un componente con disabilità grave o di non autosufficienza economica come definite dall’ISEE.
Il valore del Rem è parametrato in base al numero dei componenti del nucleo familiare e a parametri della scala di equivalenza utilizzati anche per il reddito di cittadinanza che vanno da 1 a un massimo di 2,1.
In base a tale scala, al nucleo familiare con un solo componenente è attribuito il parametro 1; per ogni componente aggiuntivo il parametro è maggiorato di uno 0,4 (se maggiorenne) e di 0,2 (se minorenne) fino a un massimo di 2,1.
Sintetizzando in una tabella le casistiche familiari principali, ecco il reddito percepibile in base al numero dei componenti e del parametro applicato:
Il reddito di emergenza è erogato in due quote di importo come da tabella (ad esempio, il nucleo familiare composto da entrambi e genitori e un figlio minorenne percepirà due quote da 640 euro).
Come e quando chiedere il reddito di emergenza?
I reddito di emergenza viene erogato dall’Inps dai richiedenti e dopo aver effettuto le verifiche di compatibilità dei requisiti necessari.
Il richiedente deve presentare un’apposita domanda entro il 30 giugno 2020 compilando il modulo che sarà predisposto dall’Inps, oppure presso i Caf e patronati autorizzati.
Articolo del: