Riforma della Pubblica Amministrazione
Sono 11 i decreti attuativi approvati dal Governo su scuola, licenziamenti, partecipate, forestale, Distretti, burocrazia e trasparenza
Il Consiglio dei Ministri ha approvato i primi 11 decreti attuativi della Riforma della Pubblica Amministrazione e che ora dovranno essere vagliati dal Parlamento. Il piatto forte dei decreti perché sicuramento è quello più d’impatto nell’opinione pubblica è il licenziamento per i cosiddetti "furbetti del cartellino", cioè per quei dipendenti pubblici che risultano formalmente in servizio pur allontanandosi dal posto di lavoro. Ma ci sono anche altre novità molto importanti come la riforma delle classi di concorso per gli insegnanti, l’accorpamento della guardia forestale e i Carabinieri, il taglio alle partecipate, i Distretti, i tempi burocratici dimezzati per le grandi opere e la trasparenza.
Ecco allora più in dettaglio le principali novità.
Licenziamenti nella P.A.: chi verrà colto ad assentarsi ingiustificatamente dal posto di lavoro sarà punito con la sospensione dal posto di lavoro e dalla retribuzione entro 48 ore. La norma è stata voluta dopo i tanti casi rilevati dei cosiddetti "furbetti del cartellino", ovvero quei dipendenti pubblici che, dopo aver timbrato, uscivano dal posto di lavoro oppure non si presentavano neppure in ufficio e facevano timbrare il proprio cartellino da colleghi compiacenti. Ora, per tutti gli assenteisti ingiustificati è arrivata la stretta. Oltre alla rapida sospensione dal lavoro è previsto un iter accelerato, della durata massima di un mese, per il loro licenziamento oltre a una multa pari a sei mesi di stipendio in caso di danno all’immagine della pubblica amministrazione. Stretta anche per i dirigenti e per i colleghi "complici" che rischiano pesanti sanzioni. I dirigenti che non denunciano i casi di assenteismo ingiustificato dei dipendenti, inoltre, possono essere licenziati.
Scuola: in arrivo le nuove classi di concorso che passano da 168 a 116, di cui tredici di nuova introduzione mentre altre sono state accorpate. In pratica sono stati modificati gli accorpamenti delle materie che potranno essere insegnate dal singolo docente nelle scuole medie e superiori. E’ questa, di certo, la novità che più interessa agli insegnati, in attesa del prossimo concorso della scuola previsto per febbraio.
Guardia forestale: il corpo forestale è stato accorpato all’Arma dei Carabinieri all’insegna di una maggiore ottimizzazione delle risorse. I forestali coinvolti dal passaggio sono circa 7mila, alcuni dei quali saranno trasferiti al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco per le loro specifiche competenze anti-incendio, alla Polizia e alla Guardia di Finanza.
Riordino delle funzioni di polizia e numero unico di emergenza: la riorganizzazione ha coinvolto tutte le forze di polizia prevedendo una razionalizzazione delle funzioni in base a specifiche aree di specializzazione, di intervento e di competenza. Deciso anche un riordino delle autorità portuali che si riducono da 24 a 15.Infine, è stato introdotto come numero unico per le emergenze il 112.
Tagli delle partecipate: entro 18 mesi, le amministrazioni pubbliche dovranno rivedere tutte le partecipazioni al fine di eliminare quelle "inutili" o quelle con esubero di dirigenti. A tal proposito, sono in arrivo anche i nuovi tetti massimi delle retribuzioni dirigenziali così come il taglio delle buonuscite o premi in caso di risultati economici negativi.Stretta anche sulle nomine dei dirigenti delle Asl, con un minor potere affidato alle Regioni.
Distretti: è in arrivo la fusione delle società pubbliche locali che forniscono o gestiscono i servizi pubblici come l’acqua e i rifiuti. L’obiettivo è quello di passare dalle attuali 8 mila società pubbliche a mille. Gli accorpamenti saranno decisi dalle Regioni, ma nel caso di mancato riordino potrà intervenire direttamente il Cdm.
Sblocca-burocrazia, tempi dimezzati per grandi opere: per snellire la burocrazia è in arrivo il regolamento che del taglia 50% i tempi delle procedure amministrative per la realizzazione di opere pubbliche, insediamenti produttivi e attività imprenditoriali rilevanti. E’ previsto anche il dimezzamento dei tempi delle pratiche che attualmente richiedono tra i 30 ai 180 giorni. Si passerebbe ai 15-90 giorni. Dovebbero essere ridotte anche le Camere di Commercio, dalle 105 attuali a 60.Infine, le riunioni della Conferenza dei servizi diventano telematiche, scatta il silenzio-assenso e le decisioni devono essere prese entro 60 giorni.
Trasparenza: introdotto il "Freedom of information act", che garantisce il diritto di accesso agli archivi pubblici. In pratica il cittadino potrà ricevere entro 30 giorni le informazioni di cui necessita senza l’obbligo di motivazione, altrimenti per l'amministrazione scattano le sanzioni. Infine, sui siti istituzionali della pubblica amministrazione dovranno essere pubblicati i dati relativi ai tempi di attesa delle prestazioni (ad esempio quelle sanitarie) o i debiti accumulati, in base al core-business dell’amministrazione.
Ecco allora più in dettaglio le principali novità.
Licenziamenti nella P.A.: chi verrà colto ad assentarsi ingiustificatamente dal posto di lavoro sarà punito con la sospensione dal posto di lavoro e dalla retribuzione entro 48 ore. La norma è stata voluta dopo i tanti casi rilevati dei cosiddetti "furbetti del cartellino", ovvero quei dipendenti pubblici che, dopo aver timbrato, uscivano dal posto di lavoro oppure non si presentavano neppure in ufficio e facevano timbrare il proprio cartellino da colleghi compiacenti. Ora, per tutti gli assenteisti ingiustificati è arrivata la stretta. Oltre alla rapida sospensione dal lavoro è previsto un iter accelerato, della durata massima di un mese, per il loro licenziamento oltre a una multa pari a sei mesi di stipendio in caso di danno all’immagine della pubblica amministrazione. Stretta anche per i dirigenti e per i colleghi "complici" che rischiano pesanti sanzioni. I dirigenti che non denunciano i casi di assenteismo ingiustificato dei dipendenti, inoltre, possono essere licenziati.
Scuola: in arrivo le nuove classi di concorso che passano da 168 a 116, di cui tredici di nuova introduzione mentre altre sono state accorpate. In pratica sono stati modificati gli accorpamenti delle materie che potranno essere insegnate dal singolo docente nelle scuole medie e superiori. E’ questa, di certo, la novità che più interessa agli insegnati, in attesa del prossimo concorso della scuola previsto per febbraio.
Guardia forestale: il corpo forestale è stato accorpato all’Arma dei Carabinieri all’insegna di una maggiore ottimizzazione delle risorse. I forestali coinvolti dal passaggio sono circa 7mila, alcuni dei quali saranno trasferiti al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco per le loro specifiche competenze anti-incendio, alla Polizia e alla Guardia di Finanza.
Riordino delle funzioni di polizia e numero unico di emergenza: la riorganizzazione ha coinvolto tutte le forze di polizia prevedendo una razionalizzazione delle funzioni in base a specifiche aree di specializzazione, di intervento e di competenza. Deciso anche un riordino delle autorità portuali che si riducono da 24 a 15.Infine, è stato introdotto come numero unico per le emergenze il 112.
Tagli delle partecipate: entro 18 mesi, le amministrazioni pubbliche dovranno rivedere tutte le partecipazioni al fine di eliminare quelle "inutili" o quelle con esubero di dirigenti. A tal proposito, sono in arrivo anche i nuovi tetti massimi delle retribuzioni dirigenziali così come il taglio delle buonuscite o premi in caso di risultati economici negativi.Stretta anche sulle nomine dei dirigenti delle Asl, con un minor potere affidato alle Regioni.
Distretti: è in arrivo la fusione delle società pubbliche locali che forniscono o gestiscono i servizi pubblici come l’acqua e i rifiuti. L’obiettivo è quello di passare dalle attuali 8 mila società pubbliche a mille. Gli accorpamenti saranno decisi dalle Regioni, ma nel caso di mancato riordino potrà intervenire direttamente il Cdm.
Sblocca-burocrazia, tempi dimezzati per grandi opere: per snellire la burocrazia è in arrivo il regolamento che del taglia 50% i tempi delle procedure amministrative per la realizzazione di opere pubbliche, insediamenti produttivi e attività imprenditoriali rilevanti. E’ previsto anche il dimezzamento dei tempi delle pratiche che attualmente richiedono tra i 30 ai 180 giorni. Si passerebbe ai 15-90 giorni. Dovebbero essere ridotte anche le Camere di Commercio, dalle 105 attuali a 60.Infine, le riunioni della Conferenza dei servizi diventano telematiche, scatta il silenzio-assenso e le decisioni devono essere prese entro 60 giorni.
Trasparenza: introdotto il "Freedom of information act", che garantisce il diritto di accesso agli archivi pubblici. In pratica il cittadino potrà ricevere entro 30 giorni le informazioni di cui necessita senza l’obbligo di motivazione, altrimenti per l'amministrazione scattano le sanzioni. Infine, sui siti istituzionali della pubblica amministrazione dovranno essere pubblicati i dati relativi ai tempi di attesa delle prestazioni (ad esempio quelle sanitarie) o i debiti accumulati, in base al core-business dell’amministrazione.
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