ROI e ROE: analisi delle performance tramite gli indici di redditività aziendale


Come analizzare, attraverso il calcolo di indicatori sintetici, un preciso quadro sull'andamento delle performance dell’azienda.
ROI e ROE: analisi delle performance tramite gli indici di redditività aziendale

L’analisi per indici è uno strumento importante per la direzione aziendale poiché consente, attraverso il calcolo di indicatori sintetici di ottenere un quadro preciso e integrato sull’andamento delle performance dell’azienda ed avere un feedback delle scelte decisionali effettuate.

Per conoscere, quindi, lo stato di salute dell’azienda e per monitorare il percorso per obiettivi delineato ci si avvale di diversi indici di bilancio da analizzare. Tali indici sono:
- indici di redditività
- indici di liquidità
- indici di solidità

In questo articolo si vogliono presentare la prima tipologia di indici, gli indici di redditività, lasciando ai prossimi articoli la disamina delle altre due tipologie di indici di bilancio.

Gli indici di redditività hanno lo scopo di misurare come le diverse aree gestionali concorrono alla formazione del rendimento del capitale investito all’interno dell’azienda. In pratica, mettono in rapporto il risultato economico ottenuto e il capitale investito per ottenerlo.

Gli indici di redditività maggiormente usati sono principalmente due:
1.    Indice di redditività del capitale investito ROI, acronimo di Return On Investment
2.    Indice di redditività del capitale proprio ROE, acronimo di Return On Equity

 

Indice di redditività del capitale investito ROI, acronimo di Return On Investment

L’indice di redditività del capitale investito ROI indica la redditività e l'efficienza economica della gestione caratteristica dell’azienda, indipendentemente dal fatto che la fonte investita sia il capitale della società (capitale sociale) o il capitale preso a prestito da banche e intermediari finanziari (capitale di debito).

Per gestione caratteristica, detta anche gestione tipica, si intende l’insieme di attività, come la produzione, la trasformazione, la distribuzione e vendita di un prodotto o servizio che identifica il core dell’attività dell’azienda. Ad esempio, per un’industria tessile, la gestione caratteristica è la produzione e la vendita di tessuti. La gestione caratteristica si distingue, quindi, da altre gestioni aziendali che possono affiancarsi, come la gestione finanziaria (per esempio l’acquisto e la vendita di asset) che, pur presente, non rappresenta l’attività tipica dell’impresa. Ed è la redditività della gestione caratteristica che viene messa sotto la lente di ingrandimento del ROI.

Matematicamente, il ROI è espresso come il rapporto tra il reddito operativo aziendale (ROA) e il capitale investito, sia proprio che di terzi (CI). Il ROA è la differenza tra i ricavi ottenuti dalla vendita di beni o servizi oggetto della gestione caratteristica aziendale e i costi sostenuti per realizzarli (costi di produzione, spese commerciali, spese amministrative, ecc…).

Il ROI, poi, può essere ulteriormente approfondito scomponendolo nel modo seguente:

dove il ROS (Return On Sales) è l’indice di redditività delle vendite, mentre il ROT è il tasso di rotazione del capitale investito. Infine, V sono i ricavi di vendita.
Il ROS, semplificando, misura quanto reddito operativo si crea per ogni unità monetaria di ricavo dalle vendite, mentre il ROT misura quanto il capitale investito riesce a "trasformarsi" in ricavi di vendita.

Dalla scomposizione del ROI, dunque, si può capire se la sua variazione dipende da una modificazione del tasso di redditività sul venduto (ROS) o dal tasso di rotazione del capitale investito (ROT).

 

Indice di redditività del capitale proprio ROE, acronimo di Return On Equity

Altro indice importante da affiancare al ROI è il ROE che misura la redditività del capitale proprio.
Matematicamente, il ROE è espresso come il rapporto tra il reddito netto di esercizio (RN) e il capitale proprio (CP).

Semplificando, il ROE misura la redditività complessiva dell’azienda, misurando il livello di autofinanziamento potenziale che si può ottenere attraverso l’investimento degli utili netti.

 

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