Scarico della caldaia sul tetto, quando è obbligatoria?
Esistono deroghe all’obbligo dello scarico della caldaia sul tetto tramite canna fumaria. Ecco quali

Dal 31 agosto 2013, per qualunque tipologia di installazione, sia essa per una nuova caldaia o per una sostituzione, esiste l’obbligo di dover condurre i residui della combustione fino al tetto attraverso una canna fumaria, un camino o un condotto di scarico.
Infatti, con l’articolo 17bis della Legge 3 agosto 2013 n. 90, è stato modificato il comma 9 dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, che recita: "Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente."
Esistono, però, delle deroghe a tale vincolo che permettono di scaricare i residui della caldaia singola all’esterno di una parete dell’immobile. Rientrano tra tali deroghe:
1) la sostituzione di una caldaia, di qualsiasi tipo, che già scaricava a parete
2) sostituzione di una caldaia a camera aperta, a tiraggio naturale, che scaricava in una canna fumaria collettiva ramificata condominiale
3) installazione in edifici storici o sottoposti a norme di tutela
4) impossibilità tecnica di andare a tetto con lo scarico fumi, asseverata da un professionista abilitato.
A tali eccezioni, se ne sono aggiunte altre due nel luglio 2014, con il Decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014, e riguardano:
5) le ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell'edificio, funzionali e idonei o comunque adeguabili all’applicazione di apparecchi a condensazione;
6) installazione di uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore e dotati di specifica certificazione di prodotto.
Nel caso si debba cambiare una caldaia e non vi è presenza di canne fumarie, camini o altri sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, è consigliabile farsi assistere da un geometra esperto in modo da assicurarsi sui lavori e interventi che devono essere effettuati. Cercalo nel nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!
Infatti, con l’articolo 17bis della Legge 3 agosto 2013 n. 90, è stato modificato il comma 9 dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, che recita: "Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente."
Esistono, però, delle deroghe a tale vincolo che permettono di scaricare i residui della caldaia singola all’esterno di una parete dell’immobile. Rientrano tra tali deroghe:
1) la sostituzione di una caldaia, di qualsiasi tipo, che già scaricava a parete
2) sostituzione di una caldaia a camera aperta, a tiraggio naturale, che scaricava in una canna fumaria collettiva ramificata condominiale
3) installazione in edifici storici o sottoposti a norme di tutela
4) impossibilità tecnica di andare a tetto con lo scarico fumi, asseverata da un professionista abilitato.
A tali eccezioni, se ne sono aggiunte altre due nel luglio 2014, con il Decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014, e riguardano:
5) le ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell'edificio, funzionali e idonei o comunque adeguabili all’applicazione di apparecchi a condensazione;
6) installazione di uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore e dotati di specifica certificazione di prodotto.
Nel caso si debba cambiare una caldaia e non vi è presenza di canne fumarie, camini o altri sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, è consigliabile farsi assistere da un geometra esperto in modo da assicurarsi sui lavori e interventi che devono essere effettuati. Cercalo nel nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!
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