Scuole più sicure ed efficienti: stanziati 350 milioni di euro
Comuni e Provincie potranno far eseguire i lavori edili per l’efficientamento energetico a tassi agevolati
Secondo le prime stime, potranno essere circa 700 gli interventi edili finalizzati all’efficientamento edilizio e alla riqualificazione energetica delle scuole italiane grazie al fondo rotativo "Kyoto".
Tale fondo, consentirà a Comuni e Provincie di ottenere finanziamenti a tasso agevolato, pari allo 0,25% anziché dello 0,50% normalmente previsto per legge, per dare il via a tutta una serie di lavori edili nelle scuole del nostro Paese allo scopo di rendere gli istituti scolastici più sicuri da un punto di vista strutturale, ma anche e soprattutto per renderli più efficienti da un punto di vista energetico.
Il totale stanziato è di circa 350 milioni di euro grazie al decreto attuativo del Decreto Legge 24/06/2014 n.91 (il cosiddetto Decreto competitività) trasmesso dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ai colleghi dell’Economia, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione.
Le scuole che potranno essere sottoposte a riqualificazione energetica sono tutte le strutture "pubbliche", a partire dagli asili nido fino ad arrivare agli edifici universitari. Per poter ottenere i finanziamenti a tasso agevolato, Comuni e Provincie dovranno far fare da professionisti abilitati e qualificati la diagnosi energetica dell'immobile e far redigere la conseguente certificazione energetica.
Altra condizione essenziale per poter ottenere i benefici agevolativi è che i lavori edili programmati dovranno avere come risultato il miglioramento di almeno due classi energetiche nel giro di tre anni. Se ciò non avviene, il finanziamento agevolato viene revocato.
"Diventa finalmente operativo - ha affermato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - un provvedimento che ritengo di grande importanza perché dà una risposta su tre temi chiave per il nostro paese: scuola, ambiente e lavoro. Avremo scuole più efficienti e più sicure per i nostri ragazzi, risparmieremo in termini energetici e di costi di gestione e daremo lavoro a molte aziende in un settore come quello della green economy che rappresenta la filiera privilegiata del futuro".
Oltre agli obiettivi, virtuosi, del miglioramento energetico degli edifici scolastici e della maggiore attenzione all’ambiente, c’è quello, altrettanto importante, di dare un po’ di ossigeno al settore dell’edilizia, messo a dura prova in questi ultimi anni da diversi fattori, tra cui lo stallo delle compravendite immobiliari.
"Sostenere interventi per l’efficienza energetica - ha affermato Silvia Velo, Sottosegretario di Stato all’Ambiente - incide considerevolmente sull’economia nazionale perché permette di rilanciare, ad esempio, un settore importante come quello dell’edilizia. Una nuova edilizia ambientalmente sostenibile che punti alla riqualificazione del patrimonio esistente e non al consumo ulteriore di suolo".
I Comuni e le Provincie interessati potranno ottenere tali finanziamenti agevolati dalla Cassa Depositi e Prestiti tenendo presente che saranno concessi in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande.
Tale fondo, consentirà a Comuni e Provincie di ottenere finanziamenti a tasso agevolato, pari allo 0,25% anziché dello 0,50% normalmente previsto per legge, per dare il via a tutta una serie di lavori edili nelle scuole del nostro Paese allo scopo di rendere gli istituti scolastici più sicuri da un punto di vista strutturale, ma anche e soprattutto per renderli più efficienti da un punto di vista energetico.
Il totale stanziato è di circa 350 milioni di euro grazie al decreto attuativo del Decreto Legge 24/06/2014 n.91 (il cosiddetto Decreto competitività) trasmesso dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ai colleghi dell’Economia, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione.
Le scuole che potranno essere sottoposte a riqualificazione energetica sono tutte le strutture "pubbliche", a partire dagli asili nido fino ad arrivare agli edifici universitari. Per poter ottenere i finanziamenti a tasso agevolato, Comuni e Provincie dovranno far fare da professionisti abilitati e qualificati la diagnosi energetica dell'immobile e far redigere la conseguente certificazione energetica.
Altra condizione essenziale per poter ottenere i benefici agevolativi è che i lavori edili programmati dovranno avere come risultato il miglioramento di almeno due classi energetiche nel giro di tre anni. Se ciò non avviene, il finanziamento agevolato viene revocato.
"Diventa finalmente operativo - ha affermato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - un provvedimento che ritengo di grande importanza perché dà una risposta su tre temi chiave per il nostro paese: scuola, ambiente e lavoro. Avremo scuole più efficienti e più sicure per i nostri ragazzi, risparmieremo in termini energetici e di costi di gestione e daremo lavoro a molte aziende in un settore come quello della green economy che rappresenta la filiera privilegiata del futuro".
Oltre agli obiettivi, virtuosi, del miglioramento energetico degli edifici scolastici e della maggiore attenzione all’ambiente, c’è quello, altrettanto importante, di dare un po’ di ossigeno al settore dell’edilizia, messo a dura prova in questi ultimi anni da diversi fattori, tra cui lo stallo delle compravendite immobiliari.
"Sostenere interventi per l’efficienza energetica - ha affermato Silvia Velo, Sottosegretario di Stato all’Ambiente - incide considerevolmente sull’economia nazionale perché permette di rilanciare, ad esempio, un settore importante come quello dell’edilizia. Una nuova edilizia ambientalmente sostenibile che punti alla riqualificazione del patrimonio esistente e non al consumo ulteriore di suolo".
I Comuni e le Provincie interessati potranno ottenere tali finanziamenti agevolati dalla Cassa Depositi e Prestiti tenendo presente che saranno concessi in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande.
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