Settore agricolo incentivi alle reti di imprese e all'e-commerce
Scade il termine per presentare domande per credito d'imposta per le reti d'impresa e l'e-commerce

Scade oggi il termine di presentazione delle domande per l'attribuzione del credito di imposta per gli investimenti delle reti di imprese agricole e agroalimentari e per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari.
Secondo il progetto per favorire gli investimenti delle reti di imprese, in attuazione del provvedimento Campolibero, l’agevolazione consiste in un credito d'imposta degli investimenti fino al tetto massimo di 400 mila euro per ciascuna impresa che investa nello sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, nuove tecnologie e per la cooperazione di filiera.
Nel comunicato stampa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 17 febbraio scorso, si specifica che la domanda può essere presentata dalle imprese che, però, devono essere già aderenti ad un contratto di rete già costituito al momento della presentazione della domanda. La finalità, quindi, è quella di sviluppare il settore agroalimentare creando nuove reti di impresa e favorendo gli investimenti nel settore.
Le spese agevolabili sostenute nel 2016 e beneficiarie del credito di imposta riguardano:
- i costi per l'acquisto, la costruzione o il miglioramento dei beni immobili- l'acquisto di beni strumentali mobili (attrezzature, strumentazioni, ecc...)
- spese professionali relative alla costituzione della rete
- spese per software e hardware funzionali al progetto di rete
- i costi di promozione, comunicazione e pubblicità
- i costi di ricerca e sviluppo, compresi quelli per beni immateriali
- i costi per la formazione.
Per quanto riguarda, invece, il commercio elettronico di prodotti agroalimentari, la domanda può essere presentata dalle imprese, anche costituite in cooperative o riunite in consorzi, che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura.
In questo caso, il credito d'imposta è pari al 40% delle risorse investite per l'avvio e lo sviluppo dell'e-commerce con un tetto massimo di 50 mila euro e le spese agevolabili affrontate nel 2016 riguardano appunto i costi per la "realizzazione e l'ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate all'avvio e allo sviluppo del commercio elettronico".
Il tempo rimasto è minimo. Quindi, per chi volesse approfittare di tale opportunità è consigliabile affidarsi a un commercialista esperto che possa assistere l’impresa a presentare la domanda. Cercalo suo nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!
Secondo il progetto per favorire gli investimenti delle reti di imprese, in attuazione del provvedimento Campolibero, l’agevolazione consiste in un credito d'imposta degli investimenti fino al tetto massimo di 400 mila euro per ciascuna impresa che investa nello sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, nuove tecnologie e per la cooperazione di filiera.
Nel comunicato stampa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 17 febbraio scorso, si specifica che la domanda può essere presentata dalle imprese che, però, devono essere già aderenti ad un contratto di rete già costituito al momento della presentazione della domanda. La finalità, quindi, è quella di sviluppare il settore agroalimentare creando nuove reti di impresa e favorendo gli investimenti nel settore.
Le spese agevolabili sostenute nel 2016 e beneficiarie del credito di imposta riguardano:
- i costi per l'acquisto, la costruzione o il miglioramento dei beni immobili- l'acquisto di beni strumentali mobili (attrezzature, strumentazioni, ecc...)
- spese professionali relative alla costituzione della rete
- spese per software e hardware funzionali al progetto di rete
- i costi di promozione, comunicazione e pubblicità
- i costi di ricerca e sviluppo, compresi quelli per beni immateriali
- i costi per la formazione.
Per quanto riguarda, invece, il commercio elettronico di prodotti agroalimentari, la domanda può essere presentata dalle imprese, anche costituite in cooperative o riunite in consorzi, che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura.
In questo caso, il credito d'imposta è pari al 40% delle risorse investite per l'avvio e lo sviluppo dell'e-commerce con un tetto massimo di 50 mila euro e le spese agevolabili affrontate nel 2016 riguardano appunto i costi per la "realizzazione e l'ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate all'avvio e allo sviluppo del commercio elettronico".
Il tempo rimasto è minimo. Quindi, per chi volesse approfittare di tale opportunità è consigliabile affidarsi a un commercialista esperto che possa assistere l’impresa a presentare la domanda. Cercalo suo nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!
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