Sicurezza stradale: approvata la riforma del Codice della Strada


Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge che introduce importanti modifiche al Codice della Strada.
Sicurezza stradale: approvata la riforma del Codice della Strada


Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge che introduce importanti modifiche al Codice della Strada, con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto. 

La riforma si suddivide in due parti principali. La prima include modifiche dirette al Codice della Strada, con un focus su settori come la regolamentazione della micromobilità. La seconda conferisce al Governo il compito di rivedere l'intero sistema normativo relativo a motorizzazione e circolazione stradale. Vediamo le principali novità.

Stretta per guida in stato di ebrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e uso del cellulare

Tra i principali cambiamenti troviamo un inasprimento delle sanzioni contro la guida in stato di ebbrezza. I recidivi dovranno installare obbligatoriamente l’alcolock, un dispositivo che blocca l’accensione del motore in presenza di un tasso alcolemico superiore a zero. A ciò si aggiungono il ritiro della patente e un divieto assoluto di consumare alcolici prima di mettersi alla guida per un periodo da due a tre anni, in base alla gravità dell’infrazione.

Anche la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sarà contrastata con controlli più semplici ed efficaci, che porteranno al ritiro immediato della patente.

Chi utilizza il telefono mentre guida rischia multe fino a 1400 euro e la sospensione della patente per un periodo da 15 a 90 giorni nei casi più gravi.

Maggiore attenzione agli utenti vulnerabili, targhino ai monopattini

Le nuove norme intendono tutelare maggiormente gli utenti vulnerabili della strada, come pedoni e ciclisti. Per le biciclette viene introdotta una distanza minima di sicurezza di 1,5 metri durante il sorpasso. Sono inoltre previsti incentivi per l’installazione di guardrail "salva motociclisti". Sul fronte della micromobilità, i monopattini elettrici dovranno essere dotati di un contrassegno identificativo e assicurazione obbligatoria. L’uso del casco diventa obbligatorio, e nelle aree extraurbane sarà vietato il loro utilizzo in modalità sharing.

Sanzioni più severe per le soste vietate

Le nuove disposizioni prevedono anche sanzioni più severe per l’occupazione abusiva dei posti riservati ai disabili e per il superamento dei limiti di velocità nei centri urbani. Motorini e scooter parcheggiati in modo scorretto saranno sanzionati con multe che possono arrivare a 87 euro. Norme specifiche riguardano anche chi, abbandonando animali sulle strade, provocano incidenti.

Innovazioni per i giovani ed educazione stradale

La riforma include misure dedicate ai neopatentati e alla formazione. I giovani che ottengono la patente potranno condurre l’auto familiare, purché non superi i 75 kW/t di potenza. Inoltre, i corsi di educazione stradale nelle scuole superiori garantiranno l’assegnazione di due punti extra sulle patenti delle diverse categorie.

Tempi e modalità di attuazione

Le norme entreranno in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevista a breve. Tuttavia, molte misure necessitano di decreti attuativi per essere pienamente operative. Tra queste, la regolamentazione dell’alcolock, l’obbligo di esercitazioni pratiche per i candidati alla patente, e l’introduzione del contrassegno per i monopattini.
 

Articolo del: