Stretta su videolottery e giochi online
Il Governo sta lavorando per recepire la quarta direttiva europea in materia di antiriciclaggio che riguarda in parte anche il gioco

Stretta del ministero dell’Economia sulle videolottery e i giochi online, soprattutto per le videolottery, le slot machine e il gioco online che promettono e consentono maxi vincite fino a 500 mila euro. Lo scopo è quello di combattere il riciclaggio attraverso l’uso di tali apparecchi da gioco.
E la soluzione che si sta abbozzando in via XX settembre è quella di introdurre severi controlli sull’identificazione del giocatore e dell’analisi delle puntate "sospette" perché frequenti e ingenti. I concessionari di gioco, ma anche i distributori e gli esercenti di videolottery, slot e giochi online dovranno adottare misure che consentano di monitorare "le singole operazioni riferite ad ogni sessione di gioco nel periodo temporale massimo di una settimana" e "i comportamenti anomali legati all’entità insolitamente elevata degli importi erogati rispetto a quelli puntati".
Dunque, al momento della richiesta di gioco e durante le puntate stesse, gli operatori dovranno obbligatoriamente acquisire i dati del giocatore, la data in cui avvengono le puntate, il valore delle puntate e i mezzi di pagamento.
Nel mirino sono finite soprattutto le videolottery perché permettono, come è risultato da alcune inchieste, di riciclare il denaro. Immettendo ingenti somme di soldi e scaricando subito dopo il ticket per la riscossione della "vincita" era possibile incassare soldi "puliti" e cash.
Attraverso il controllo automatizzato dei ticket, sarà possibile individuare le riscossioni "sospette", ovvero quelle in cui il ticket segnalerà importi giocati superiori ai 500 euro o in cui sono conteggiate assenze o minime vincite in proporzione al denaro immesso nella videolottery. In tali situazioni, distributori ed esercenti dovranno comunicare i dati del giocatore e della giocata al concessionario di riferimento entro 10 giorni dalla giocata Anche per i concessionari sono previsti nuovi obblighi di controllo della rete di vendita e delle eventuali situazioni che potrebbero celare violazioni e irregolarità.
Sotto la lente di ingrandimento anche il gioco online, per il quale gli operatori dovranno monitorare "lo stato dei conti di gioco ed in particolare quelli sospesi e quelli sui quali vi siano movimentazioni rilevanti".
Una modifica di segno opposto, invece, è prevista per le agenzie di scommesse: nella bozza si prevede di innalzare da mille a due mila euro la soglia minima per la segnalazione delle giocate e delle vincite. L’agenzia dovrà verificare l’identità del cliente che "richiede o effettua, presso il medesimo operatore, nell’arco di una stessa giornata una o più operazioni di gioco, per un importo complessivo pari o superiore a euro 2.000".
Al momento il decreto è solo una bozza, ma l’iter è già cominciato. Prima dell’approvazione però, dato che il decreto attuativo del D.Lgs. 231 contiene regole tecniche - dovrà passare il vaglio della Commissione europea.
E la soluzione che si sta abbozzando in via XX settembre è quella di introdurre severi controlli sull’identificazione del giocatore e dell’analisi delle puntate "sospette" perché frequenti e ingenti. I concessionari di gioco, ma anche i distributori e gli esercenti di videolottery, slot e giochi online dovranno adottare misure che consentano di monitorare "le singole operazioni riferite ad ogni sessione di gioco nel periodo temporale massimo di una settimana" e "i comportamenti anomali legati all’entità insolitamente elevata degli importi erogati rispetto a quelli puntati".
Dunque, al momento della richiesta di gioco e durante le puntate stesse, gli operatori dovranno obbligatoriamente acquisire i dati del giocatore, la data in cui avvengono le puntate, il valore delle puntate e i mezzi di pagamento.
Nel mirino sono finite soprattutto le videolottery perché permettono, come è risultato da alcune inchieste, di riciclare il denaro. Immettendo ingenti somme di soldi e scaricando subito dopo il ticket per la riscossione della "vincita" era possibile incassare soldi "puliti" e cash.
Attraverso il controllo automatizzato dei ticket, sarà possibile individuare le riscossioni "sospette", ovvero quelle in cui il ticket segnalerà importi giocati superiori ai 500 euro o in cui sono conteggiate assenze o minime vincite in proporzione al denaro immesso nella videolottery. In tali situazioni, distributori ed esercenti dovranno comunicare i dati del giocatore e della giocata al concessionario di riferimento entro 10 giorni dalla giocata Anche per i concessionari sono previsti nuovi obblighi di controllo della rete di vendita e delle eventuali situazioni che potrebbero celare violazioni e irregolarità.
Sotto la lente di ingrandimento anche il gioco online, per il quale gli operatori dovranno monitorare "lo stato dei conti di gioco ed in particolare quelli sospesi e quelli sui quali vi siano movimentazioni rilevanti".
Una modifica di segno opposto, invece, è prevista per le agenzie di scommesse: nella bozza si prevede di innalzare da mille a due mila euro la soglia minima per la segnalazione delle giocate e delle vincite. L’agenzia dovrà verificare l’identità del cliente che "richiede o effettua, presso il medesimo operatore, nell’arco di una stessa giornata una o più operazioni di gioco, per un importo complessivo pari o superiore a euro 2.000".
Al momento il decreto è solo una bozza, ma l’iter è già cominciato. Prima dell’approvazione però, dato che il decreto attuativo del D.Lgs. 231 contiene regole tecniche - dovrà passare il vaglio della Commissione europea.
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