Superbonus 110%, tutte le novità del decreto Cessioni


Stop allo sconto in fattura e alle cessioni del credito di imposta, proroga per le villette e per le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate e detrazioni in 10 anni
Superbonus 110%, tutte le novità del decreto Cessioni

All’indomani dell’approvazione in via definitiva al Senato della legge di conversione del Decreto Cessioni (D.L. 16 febbraio 2023, n. 11) chiariamo cosa cambia in ambito dei bonus edilizi e, soprattutto, relativamente al Superbonus 110%.

La cosa certa è che a partire dal 17 febbraio 2023 non ci si potrà più avvalere degli strumenti dello sconto in fattura e della cessione dei crediti. Però, dopo un iniziale blocco della prima bozza del decreto cessioni, sono state introdotte delle modifiche in fase di conversione parlamentare del provvedimento, con l’introduzione di proroghe ed eccezioni.

Vediamo allora, cosa è cambiato con il Decreto Cessioni.

 

Superbonus 110, proroga per le villette

Per gli immobili unifamiliari o per quelli indipendenti, le cosiddette “villette”, è stato prorogato dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023 il termine ultimo per poter usufruire della detrazione del 110%. Ciò è consentito, però solo a patto che i lavori siano cominciati nel 2022 e alla data del 30 settembre 2022 siano stati ultimati almeno il 30% degli interventi edilizi.

 

Proroga delle comunicazioni delle cessioni 2022

Sono state fatte salve le cessioni dei crediti di imposta e gli sconti in fattura relativi al Superbonus 110% relativamente alle spese sostenute nel 2022.

I committenti avevano tempo fino al 31 marzo 2023 (termine già prorogato dal 16 marzo 2023 dal Decreto Milleproroghe) per comunicare le opzioni all’Agenzia delle Entrate. Ma a fronte di una situazione di stallo nel mercato delle cessioni è stato stabilito che a coloro che alla data del 31 marzo 2023 non siano riusciti a sottoscrivere un contratto con una banca o con un altro soggetto, è stata data la possibilità di effettuare la comunicazione in ritardo entro il 30 novembre 2023. Si tratta di una remissione in bonis, pagando una sanzione di 250 euro.

Come condizione, però, è stato stabilito che la riapertura dei termini è possibile solo se la cessione viene effettuata a favore di banche, intermediari finanziari o assicurativi.

 

Superbonus, le deroghe che consentono ancora le cessioni dei crediti di imposta

Nessun blocco alle cessioni del credito e agli sconti in fattura in determinate situazioni, ovvero per:
•    gli interventi di edilizia libera (come, ad esempio, l’installazione di caldaie o la sostituzione di infissi); in questo caso, se i lavori non sono ancora iniziati e in assenza di un acconto, è necessario dimostrare che ci sia stato, entro il 16 febbraio 2023, un accordo tra il committente e il fornitore tramite una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
•    lavori edilizi su immobili IACP, ONLUS ed enti del terzo settore, 
•    i bonus legati alla rimozione delle barriere architettoniche
•    i Sismabonus "cratere", ovvero quelli relativi alla ricostruzione post-terremoti e per l’alluvione nelle Marche

 

Superbonus, detrazioni dai 4 ai 10 anni

Per limitare il problema della mancata capienza fiscale, e solo per le spese sostenute nel 2022, gli anni della detrazione del Superbonus 110% sono stati aumentati da 4 a 10 anni, in modo da ridurre la quota di detrazione fiscale annuale.

È il problema che interessa i cosiddetti “incapienti”, per i quali il credito fiscale è inferiore al debito fiscale. Ma attenzione: la detrazione decennale deve partire dall’anno di imposta 2023 e, quindi, va comunicata nella dichiarazione dei redditi 2024, seppur saltando un anno, pena la perdita dell’allungamento dei termini. Inoltre, una volta effettuata la scelta, questa è irrevocabile.

 

Compensazione dei crediti per banche e assicurazioni

A risentire degli effetti negativi del blocco delle cessioni potrebbero essere anche le banche e le assicurazioni. Per loro, il Decreto Cessioni ha previsto che, in caso di esaurimento della capienza fiscale, possano convertire i crediti del Superbonus con i Btp, i buoni del tesoro poliennali. La loro scadenza deve essere almeno decennale e a partire dal 2028.

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