Tassazione delle rendite finanziarie


Ecco cosa sapere prima di effettuare un investimento finanziario
Tassazione delle rendite finanziarie

Quando si decide di investire i propri risparmi è bene conoscere gli strumenti e soprattutto i regimi fiscali che ha previsto il nostro legislatore sul deposito titoli o sugli investimenti finanziari che si intende attuare.
Il regime fiscale degli investimenti, infatti, è uno degli elementi da valutare in sede di scelte alternative finanziarie.

Il nostro legislatore ha previsto che tutti i proventi che derivano dai titoli e dalle altre forme di investimento finanziario siano tassati, anche se con qualche differenza di aliquota.Così, sono tassati gli interessi delle obbligazioni (le cosiddette cedole), i dividendi delle azioni, i proventi derivanti dalla partecipazione ai fondi comuni di investimento oppure le plusvalenze derivanti dalla compravendita dei titoli in borsa (il cosiddetto capital gain).

Un elemento importante da sapere è che si possono generare due differenti tipologie di redditi quando si investe il proprio risparmio: ci sono i redditi da capitale e i redditi diversi di natura finanziaria.I redditi da capitale sono quelli che derivano direttamente dall’investimento fatto; sono, cioè, i ricavi derivanti dallo strumento finanziario. Ne sono un esempi le cedole delle obbligazioni, o i dividendi delle azioni, gli interessi sui conti correnti o sui depositi.
In questo caso, l’ammontare del capital gain da destinare a tassazione sui proventi viene prelevata direttamente dalla banca o dall’intermediario scelto per conto dell’Erario poiché operano come sostenuti di imposta.

I redditi diversi di natura finanziaria, invece, sono i proventi o le perdite (ovvero le plusvalenze o le minusvalenze) che vengono generate quando si vendono/acquistano strumenti finanziari (come le azioni e le obbligazioni), quando vengono rimborsati i titoli a reddito fisso (come le obbligazioni o i titoli di stato), quando si cedono partecipazioni in società o quote di OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio).

Per fare un esempio concreto, nel momento in cui si percepiscono gli interessi a fronte di una cedola obbligazionario, i proventi sono considerati redditi da capitale, mentre nel momento in cui si cede l’obbligazione, il provento (o la perdita) diventa reddito di natura finanziaria.

Da un punto di vista fiscale in merito alle aliquote di tassazione applicabili sui redditi, vi è una quasi uguaglianza tra redditi da capitale e redditi di natura finanziaria.
A titolo esplicativo e non completo:
- l’aliquota applicata sulle cedole obbligazionarie è del 26%, così come sulle plusvalenze/minusvalenze sulla cessione delle obbligazioni
- l’aliquota applicata sui dividendi è del 26%, così come sulle plusvalenze/minusvalenze sulla cessione delle azioni
- l’aliquota applicata sui titoli di stato (o buoni postali) è del 12,5%, così come sulle plusvalenze/minusvalenze sulla cessione dei titoli di stato

Fanno eccezione le aliquote sui titoli di risparmio per l’economia meridionale. Infatti, l’aliquota applicata sulle cedole è del 5%, mentre quella sulle plusvalenze/minusvalenze sulla cessione dei titoli è del 26%.

Infine, indipendentemente dal tipo di reddito, esistono tre regimi di tassazione:
- regime della dichiarazione dei redditi
- regime del risparmio amministrato
- regime del risparmio gestito

Per conoscere le differenze tra i tre regimi, le aliquote di tassazione degli strumenti finanziari, ma soprattutto per conoscere le alternative di investimento migliore in base al proprio portafoglio, è consigliabile affidarsi a un consulente finanziario esperto. Cercatelo nel nostri sito. Il primo contatto in studio è gratuito!

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