Tax credit cinematografico


Slitta al 10 agosto il termine per la presentazione della domanda di credito di imposta per la produzione cinematografica
Tax credit cinematografico

Attraverso il proprio sito istituzionale e a causa dell’inagibilità della piattaforma Dgcol, la Direzione Generale Cinema del Ministero dei beni culturali (Mibact) ha prorogato al 10 agosto 2018, alle ore 12.00 i termini per la presentazione delle domande relative al credito di imposta inerenti i seguenti procedimenti:

AMBITO PRODUZIONE
- Credito di imposta per la produzione di film - passaggio a nuovo regime
- Credito di imposta per la produzione di opere TV - passaggio a nuovo regime
- Credito di imposta per la produzione di opere WEB - passaggio a nuovo regime
- Credito di imposta per la distribuzione nazionale - passaggio a nuovo regime
- Credito di imposta per la produzione esecutiva di opere straniere - passaggio a nuovo regime

AMBITO ESERCIZIO
- Credito di imposta per la realizzazione, il ripristino e l’aumento degli schermi (interventi iniziati a partire dal 1 gennaio 2016)
- Credito di imposta per l’adeguamento strutturale e tecnologico (interventi iniziati a partire dal 1 gennaio 2016).

Le domande potranno essere inviate anche in presenza di errori non bloccanti (identificati con un triangolo e una scritta rossa). Sarà poi la Direzione Generale Cinema a valutare le anomalie e gli errori segnalati dal sistema in fase di istruttoria per capire l’ammissibilità delle domande.

Sempre nel sito della CG Cinema Mibact si legge che "per le domande dell’ambito produzione ancora da completare, all’interno della modulistica sarà possibile indicare l’aliquota attesa e descrivere in uno spazio apposito eventuali anomalie riscontrate nella compilazione automatica della domanda".

Il beneficio del tax credit per le società che operano in ambito cinematografico è riconosciuto dalla recentemente Legge Cinema (Legge 220/2016) che prevede aliquote:
- dal 15% al 30% del costo complessivo di produzione di opere cinematografiche e audiovisive per le imprese di produzione cinematografica
- dal 15% al 30% (elevata al 40% in caso specifici) delle spese sostenute per la distribuzione nazionale e internazionale per le imprese di distribuzione
- dal 20% al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di nuove sale, il ripristino di sale inattive, la ristrutturazione e l'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche e l'installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi accessori delle sale per le imprese di esercizio cinematografico
- massimo del 20% degli introiti derivanti dalla programmazione di opere audiovisive con modalità adeguate a incrementare la fruizione da parte del pubblico per gli esercenti delle sale cinematografiche
- tra il 20% e il 30% delle spese sostenute per l'adeguamento tecnologico e strutturale per le industrie tecniche e di post-produzione
- dal 25% al 30% della spesa sostenuta nel territorio nazionale, utilizzando manodopera italiana, su commissione di produzioni estere per le imprese italiane di produzione esecutiva e di post-produzione.

Per avere maggiori informazioni al riguardo è consigliabile affidarsi a un commercialista esperto in tale settore. Cercalo nel nostro sito. Il primo contatto in studio è gratuito!

Articolo del: