Tax day del 16 giugno: IMU e Tasi


La maggioranza dei Comuni non hanno deliberato le nuove aliquote
Tax day del 16 giugno: IMU e Tasi

Mentre avanza il conto alla rovescia per il tax day, il 16 giugno prossimo, data in cui si dovrà pagare l’acconto di IMU e Tasi, la maggior parte dei Comuni non ha deliberato le nuove aliquote per il 2015.Un ritardo che potrebbe creare confusione nei cittadini che si apprestano a versare le imposte e creare problemi nel calcolare esattamente gli importi non riuscendo a capire esattamente quale aliquota applicare. Per questo è importante affidarsi a un esperto in modo da non commettere errori di calcolo.

E la mancata facilitazione dipende anche dal fatto che non siano stati spediti neppure i bollettini precompilati che i Comuni avrebbero dovuto inviare direttamente a casa dei contribuenti. Infatti, quello che doveva essere un obbligo del Comune è diventato una mera facoltà, con il risultato che molti Comuni non li hanno predisposti. Per i bollettini precompilati si dovrò attendere, pare, il 2016.

In ogni caso, finora sarebbero solo circa 1.200 sugli oltre 8000 totali i Comuni che hanno deliberato le nuove aliquote dato che il termine entro il quale stabilirle è il 28 ottobre. I contribuenti residenti nei Comuni che non hanno ancora deliberato le aliquote, dovranno calcolare l’imposta municipale unica (IMU) e la tassa sui servizi indivisibili (Tasi) in base alle aliquote 2014. Le variazioni rispetto all’anno scorso saranno regolate con il saldo da versare il prossimo 16 dicembre.

Il calcolo della Tasi è uguale a quello dell’Imu: occorre aumentare la rendita catastale dell’immobile del 5%, moltiplicare il risultato per 160 e, infine, applicare al nuovo risultato l’aliquota decisa dal Comune di residenza. L’aliquota base per la Tasi è del 2,5 per mille, ma ogni Comune può applicare un’ulteriore addizionale dello 0,8 per mille arrivando così a un prelievo massimo del 3,3 per mille. In quest'ultimo caso, il Comune dovrà, però, prevedere una detrazione per i redditi più bassi. L’aliquota massima applicabile IMU sulle seconde case è del 10,6 per mille che, con la maggiorazione dello 0,8 per mille può raggiungere l’11,4 per mille totale. Inoltre, i Comuni devono stabilire la quota della Tasi a carico degli inquilini, che è compresa tra il 10% e il 30%.

Infine, occorre ricordare il vincolo di legge in base al quale la somma delle aliquote IMU e Tasi non devono superare la soglia massima prevista per la sola IMU, cioè il 10,6 per mille o, se è prevista l’addizionale, l11,4 per mille.

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