Tax free shopping, cosa cambia da settembre


Dal 1° settembre 2018 è obbligatoria la fattura elettronica per acquisti superiori ai 155 euro per i viaggiatori e turisti extra UE
Tax free shopping, cosa cambia da settembre

Dal 1° settembre 2018 scatta l’obbligo di emissione della fattura elettronica da parte dei venditori di beni di consumo per acquisti superiori ai 154,94 euro di viaggiatori o turisti extra UE, ovvero in generale, di soggetti domiciliati o residenti fuori della Comunità europea. I beni ceduti devono essere destinati all'uso personale o familiare del compratore e devono essere trasportati nei bagagli personali fuori del territorio doganale della Comunità stessa entro i 3 mesi successivi all’acquisto.

Stiamo parlando della cosiddetta tax free shopping prevista dal collegato fiscale 2017 (nell'art. 4-bis, comma 1 del D.L. 193/2016) e il cui obbligo di fatturazione elettronica è slittato dal 1° gennaio 2018 al 1° settembre 2018 con il comma 1088 dell'articolo 1 della Legge di Bilancio 2018 (Legge 205/2017 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 302 del 29.12.2017).

Innanzitutto va detto che il tax free shopping è un beneficio fiscale riservato ai residenti fuori UE che possono richiedere il rimborso dell’Iva pagata sugli acquisti dei beni di consumo effettuati in Italia. Per intenderci, quelli che sono effettuati soprattutto negli aeroporti prima di partire. Lo scopo per il quale il legislatore ha previsto questa agevolazione è favorire la crescita del nostro commercio internazionale, il turismo e il consumo straniero nel nostro Paese. Per questo, gli acquisti sono esentasse.

Per richiedere il rimborso e beneficiare dell'agevolazione, il soggetto non residente all’interno della Comunità europea, deve chiedere il rimborso alle Tax Refund Agency, ovvero agenzie internazionali di intermediazione tra i viaggiatori e turisti e l’amministrazione finanziaria del paese in cui è avvenuta la vendita. Per richiedere il rimborso, però, è necessario che il negoziante convenzionato con le Tax Refund Agency esponga il cartello con scritto Tax free shopping. Il compratore straniero paga quanto dovuto al lordo dell’Iva, riceve la fattura e il modello di Tax Refund e poi richiede il rimborso all’apposita Agenzia.

Con l’obbligo della fattura elettronica per acquisti superiori a 154,94 euro, però, si avranno due procedure diverse da seguire. In particolare:
1. se i beni acquistati hanno un valore inferiore ai 154,94 euro si segue il procedimento appena illustrato
2. se i beni acquistati hanno un valore superiore ai 154,94 euro il venditore dovrà emettere la fattura elettronica tax free

In alternativa, però, esiste una terza pratica, ma meno seguita. Il venditore può emettere una fattura senza IVA effettuando, quindi, un’immediata detassazione. Il compratore straniero, però, entro 4 mesi deve indicare gli estremi del passaporto e visto della dogana, per poi restituire la fattura. Se ciò non avviene, il negoziante dovrà regolarizzare l’operazione entro 1 mese dalla scadenza del suddetto termine. Essendo una procedura indaginosa, è anche quella meno seguita.

Per avere maggiori informazioni al riguardo è consigliabile affidarsi a un consulente fiscale e tributario esperto. Cercate nel nostro sito quello che rispecchia maggiormente le vostre esigenze. Il primo contatto in studio è gratuito!

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