Voucher per la digitalizzazione di impresa: proroga al 14 dicembre 2018


Slitta il termine ultimo per sostenere le spese progettuali connesse agli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali
Voucher per la digitalizzazione di impresa: proroga al 14 dicembre 2018

Con il decreto direttoriale 1° agosto 2018, è stato prorogato fino al 14 dicembre 2018 il termine ultimo per sostenere le spese progettuali connesse agli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico. Conseguenza della proroga è che le imprese assegnatarie del cosiddetto “Voucher per la digitalizzazione” possono presentare la richiesta di erogazione fino al 14 marzo 2019 a condizione di aver provveduto al pagamento totale di tutte le spese programmate a tal fine.

 

Ovviamente, le imprese assegnatarie possono già presentare le richieste di erogazione attraverso la procedura informatica, disponibile al seguente link https://agevolazionidgiai.invitalia.it, accendendo nella sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Voucher per la digitalizzazione.

 

Ricordiamo che il “Voucher per la digitalizzazione” è un’agevolazione destinata alle micro, piccole e medie imprese che investono in interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. Non possono presentare la domanda, invece, i liberi professionisti e le imprese dei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

 

Il beneficio è un contributo a fondo perduto, sotto forma di voucher, che può raggiungere il 50% delle spese effettuate per l’acquisto di hardware, software, digitalizzazione dei processi, miglioramento dell’efficienza aziendale, sviluppare soluzioni di e-commerce e formazione del personale nel campo ICT. Il tetto massimo del voucher è di 10 mila euro.

 

Le spese ammissibili sono quelle destinate a:

  • migliorare l'efficienza aziendale;
  • modernizzare l'organizzazione del lavoro, mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
  • sviluppare soluzioni di e-commerce;
  • fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.

 

Gli investimenti, però, devono riguardare beni acquistati nuovi e non sostituzioni di hardware o software già esistenti.

 

Per conoscere altre informazioni e per farsi assistere nella procedura è consigliabile affidarsi a un consulente fiscale e tributario esperto. Cercate nel nostro sito il professionista che risponde meglio alle vostre esigenze. Il primo contatto in studio è gratuito!

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